Solo alcune commissioni di controllo potrebbero avere un presidente pci

Solo alcune commissioni di controlio potrebbero avere un presidente pei Una proposta è stata avanzata dai capigruppo della maggioranza Solo alcune commissioni di controlio potrebbero avere un presidente pei I comunisti Napolitano e Chiaromonte anticipano la risposta negativa dei gruppi parlamentari - Reggiani (psdi): «Le commissioni permanenti sono funzionali all'attività del governo e quindi vanno riservate alla maggioranza» ROMA — I capigruppo dei cinque partiti della maggioranza hanno proposto al pei la presidenza comunista di alcune commissioni bilaterali di controllo e di alcune giunte. I comunisti sarebbero invece esclusi dalle presidenze delle commissioni permanenti perché queste sarebbero «funzionali all'attività del governo», come ha spiegato il presidente dei deputati socialdemocratici, Reggiani. Napolitano e Chiaromonte. i due capigruppo comunisti alla Camera e al Senato, si sono riservati di riunire gli organismi parlamentari per dare una risposta ufficiale a questa proposta della maggioranza, ma hanno già anticipato, ieri sera, un orientamento negativo. Le votazioni per le presidenze delle commissioni, comunque, dovrebbero svolgersi stasera e domani mattina alla Camera e domani al Senato. A questa proposta si è giunti dopo una lunga riunione dei capigruppo della maggioranza cominciata al mattino nella sede de di Montecitorio. Alla riunione hanno partecipato per la de Rognoni e Basaglia, nonché i vicepresidenti Segni e Cirino Pomicino; per il psi Formica e Fabbri, nonché i vicepresidenti Seppia e Sacconi; per il psdi Reggiani e Conti Persini; per il pri Battaglia e Gualtieri; per il pli Bozzi e Malagodi. Secondo quanto ha detto ai giornalisti Ferdinando Russo, membro del direttivo dei deputati de, la democrazia cristiana chic derebbe alla Camera la presidenza delle commissioni Esteri, Difesa, Bilancio, Finanze e Tesoro. Lavoro, Agricoltura, Giustizia (o un'altra) più quella degli Affari Costi' tuzionall per l'altoatesino Riz ; per il Senato la presidenza delle commissioni Interni, Esteri, Bilancio, Finanze e Tesoro, Pubblica Istruzione. Lavori Pubblici e Lavoro. Nel pomeriggio la riunione è stata allargata ai comunisti. L'incontro è durato circa un'ora e alla fine è stato il presidente dei deputati socialdemocratici Reggiani a spiegare la proposta fatta al pei. «Il discorso coi comunisti è limitato a quasi tutte le commissioni bicamerali di controllo (sarebbero escluse la "Inquirente", quella sui servizi di sicurezza e quella di ingilanza sulla Rai) e alle giunte e non alle commissiono permanenti. Queste ultime — ha precisato l'esponente del psdi — sono funzionali all'attività del governo e quindi riteniamo clie vadano riservate alla maggioranza». Secondo Reggiani, qualora la «trattativa» coi comunisti si risolvesse positivamente analogo discorso andrebbe fatto col msi-dn tenendo conto ovviamente dei rapporti proporzionali». Stando cosi le cose, slittano anche le «primarie» per la de¬ signazione dei parlamentari de candidati alla presidenza delle commissioni parlamentari. Nella passata legislatura le presidenze delle commissioni erano cosi ripartite: la de aveva la presidenza di sette commissioni alla Camera (Esteri, Bilancio. Finanze, Lavori Pubblici, Trasporti, Agricoltura, Sanità) e sette al Senato (Affari Costituzionali e Interni, Esteri, Bilancio, Finanze e Tesoro, Pubblica Istruzione. Lavori Pubblici. Lavoro); il psi tre alla Camera (Giustizia. Industria e Lavoro) e tre al Senato (Difesa, Agricoltura, Sanità); il psdi una alla Camera (Pubblica Istruzione) e una al Senato (Giustizia); il pri una alla Camera (Interni) e una al Senato (Industria). I liberali una presidenza alla Camera (Difesa), presidenza che verso la fine della legislatura, con una votazione a sorpresa, fu attribuita ai comunisti. Sempre alla Camera, dove le commissioni parlamentari permanenti sono 14 (al Senato sono 12), una presidenza di commissione era stata anche attribuita all'Svp.

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