Missili in giardino di Paolo Garimberti

Missili in giardino Missili in giardino (Segue dalla 1* pagina) nel negozialo di Ginevra, sarebbe comunque controproducente procedere automaticamente all'installazione dei missili: si creerebbero nuovi clementi di tensione list-Ovest proprio mentre si colgono i primi, lievi sintomi di distensione, come il tanto sospirato accordo a Madrid. Sarebbe dunque meglio, affermano i sostenitori di questa tesi, spostare in ogni caso l'avvio dell'installazione dei missili per non bloccare la tendenza al disgelo nella nuova «leadership» sovietica. lì' una tesi molto pericolosa perché potrebbe creare nei sovietici, già forti della loro superiorità missilistica (riconosciuta ora anche dal pei), l'impressione di debolezza c divisione del fronte occidentale, induccndoli cosi ad una maggiore inlransi genza ed arroganza nel negozialo. E forse è proprio quello che i sovietici sperano di ottenere con la loro attuale tattica di immobilismo. D'altra parte, ci sembra improbabile che repubblicani e liberali possano accettare una impostazione cosi remissiva, che rischierebbe perciò di provocare una grossa crisi nel governo neonato. Che farà Bettino Craxi, che ci ricorda il Paul Ncwman di «Missili in giardino», schiaccia lo tra i suoi compaesani irosamente pacifisti c i generali del Pentagono decisi a fare del suo villaggio una base missilistica? Il presidente del Consiglio sembra rendersi conto di essere in un vicolo cicco e pare intenzionato ad uscirne, secondo il suo temperamento, con quella che l'ex ministro della Difesa, Lelio Lagorio, ha descritto come una «iniziativa coraggiosa». Attendibili indiscrezioni suggeriscono che V«iniziativa coraggiosa» potrebbe prendere la forma di un duplice viaggio, auc a e a Washington e a Mosca. li' un'iniziativa che va preparala con estrema cura perché non appaia velleitaria: prima con i partners» europei, c poi con approfonditi sondaggi verso americani e sovietici per avere garanzie di buone probabilità di successo. Craxi ha l'identikit giusto per proporsi quale mediatore. L'etichetta socialista lo rende accettabile ai sovietici, che non si fidano di Mitterrand e han no perduto i loro interlocutori privilegiati, i socialdemocratici tedeschi; la provala fedeltà atlantica è una garanzia per gli americani, che difalti hanno già manifestato per due volte, pubblicamente, a Craxi la loro fiducia L'ipotesi di compromesso sulla quale il neo presi dente potrebbe lavorare i quella della cosiddetta «passeggiata nei boschi», elaborala dai capi-delegazione a Ginevra, l'americano Paul Nilze e il sovietico Julij Kvitsinskij: ri duzione degli SS-20 sovietici da circa 300 a 75 e installazione di 75 Cruise Nato. E' un'ipotesi che piace ai tedeschi non trova seria opposizione da parte francese e inglese. Ma per Craxi questa sarà comunque una scommessa molto grossa c rischiosa. Se dovesse fallire comprometterebbe in un colpo solo il suo prestigio personale all'estero e quello accumulato in tre anni dall'Ila lia. Perciò la preparazione questa eventuale missione deve essere accuratissima ed estremamente discreta. Senza garanzie di successo, tanto vale che il primo presidente del Consiglio socialista attenda se ratamente l'esito delle trattati ve di Ginevra e, il 31 dicem bre, si limiti a rispettare gli im pegni presi dai suoi predecessori in governi dei quali anche i socialisti facevano parie. Paolo Garimberti

Persone citate: Bettino Craxi, Craxi, Cruise, Julij Kvitsinskij, Lelio Lagorio, Mitterrand, Paul Ncwman, Paul Nilze

Luoghi citati: Ginevra, Madrid, Mosca, Washington