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Cile, movimentata espulsione dei due parlamentari italiani Cile, movimentata espulsione dei due parlamentari italiani BUENOS AIRES — L'espulsione, subito dopo il loro arrivo giovedì sera all'aeroporto di Santiago del Cile, dei due parlamentari comunisti italiani, il senatore Guido Fanti e l'on. Pancrazio De Pasquale, è stala quanto mai movimentala e la polizia cilena ha fatto ricorso alla forza per obbligare i due «indesiderali» a imbarcarsi su un aereo A nulla è valsa la presenza all'aeroporto dei rappresentanti diplomatici d'Italia, di Grecia e del Belgio, intervenuti per tentare rit intercedere presso le autorità cilene a favore dei due parlamentari. Poco è mancato che l'incidente si trasformasse in un fatto più grave, quando alcuni agenti sono intervenuti con decisione per respingere gli ospiti non graditi. Nel tafferuglio 11 senatore ha riportalo uno strappo a un legamento del ginocchio guaribile in dieci giorni, salvo complicazioni. Questi ultimi due non hanno avuto difficoltà a superare il controllo dei documenti da parte della polizia di frontiera, ma Fanti e De Pasquale sono stati subito avvicinati dagli agenti i quali hanno notificalo il ritinto opposto dal governo al loro ingresso in Cile, spingendo i due europarlamentari, la signora Fanti e una funzionarla del Parlamento europeo, verso una vettura — una specie di cellulare A questo punto Fanti reagì va all'intimazione dei poliziotti protestando ed esigendo la presenza di rappresentanti diplomatici, i quali giungevano dopo una ventina di minuti, senza riuscire tuttavia — perché tenuti a bada da altri poliziotti — ad avvicinare i due deputati. Di fronte alla resistenza opposta dal parlamentare, le autorilà decidevano di sostituire la vettura con un pullman, mentre una decina di uomini «in uniforme blu» interveniva per dare una mano ai poliziotti che riuscivano in questo modo a spingere 11 gruppo fin sotto la porta del veicolo.