I quattro cavalieri delle Alpi in sella per duemila chilometri

I quattro cavalieri delle Alpi in sella per duemila chilometri Partiti da Ventimiglia il 25 giugno ieri sono giunti a Venezia I quattro cavalieri delle Alpi in sella per duemila chilometri VENEZIA — Dopo 42 giorni di marcia attraverso le Alpi (erano partiti da Ventimiglia il 25 giugno) i cavalieri torinesi Mauro Ferraris, 37 anni; Marco Noire, 36; Alberto Andreoli 40; e il veterinario Ferdinando Meregaglia, 36 anni, sono arrivati ieri alle 18 a Venezia. Una fantastica cavalcata di duemila chilometri, attraverso montagne e vallate, fiumi e foreste, con solleone e bufere, neve e temporali. Hanno attraversato i grandi parchi al-' pini di Valdieri, del Gran Paradiso, quello svizzero dell'Engadina, lo Stelvio. Valicato una quarantina di colli, con duecentomila metri globali di dislivello. Insomma, una cosa alla Marco Polo. Ieri pomeriggio sono giunti in Piazzale Roma provenienti dalla frazione Favaro di Venezia. Una trasferta non facile, ostacolata dal traffico intensissimo, specialmente nel¬ la zona di Mestre. I cavalli Ofelia, Barbara, Aminta, Mercuzlo e Matelda (uno veniva tenuto di scorta) erano piuttosto nervosi, disturbati dalle molte auto. Nella grande kermesse turistica che in questi giorni assedia la città lagunare, ai quattro cavalieri delle Alpi non è stato permesso arrivare fino In piazza S. Marco, come invece avrebbero desiderato. Hanno dovuto accontentarsi di arrivare sino al ponte dei Carmelitani Scalzi, per le foto e le interviste di rito. 'Avevamo preventivato il viaggio in 70 giorni—ha detto la guida Mauro Ferraris — invece abbiamo concluso molto prima. Questo perché i cavalli hanno tenuto molto bene e su tutti i terreni. Appena attraversato il ponte di Mestre mi è venuto un groppo in gola. Quando eravamo partiti pensavamo più ad una avventura che a una impresa. Invece tut¬ to è andato bene o quasi». In verità i quattro cavalieri alpini dell'.,4Jpirrefc '«3» hanno passato anche momenti difficili, a causa del maltempo che su alcuni passi li ha messi in difficoltà, come sulle Alpi cuneesi al Colle del Sabbione, quando furono travolti da una pioggia torrenziale. Invece sul Col dell'Eische hanno dovuto superare una nevicata di tre metri. Un altro punto cruciale è stata la salita ed il valicamento del Col del Nivolet a 2700 metri, nel Gran Paradiso. I punti più critici i cavalli 11 hanno affrontati con ferri speciali muniti di chiodi da ghiaccio, preparati dalla scuola di mascalcia di Pinerolo. Durante la traversata dell'arco alpino 1 quattro cavalieri hanno avuto appoggio nei campi estivi degli alpini. «Superato lo Stelvio — ha detto Ferraris — abbiamo avuto la convinzione che ormai il peg¬ gio era passato e attraverso l'alta via delle Dolomiti abbiamo puntato su Belluno». Ma è stato proprio mercoledì e giovedì, nella tappa conclusiva da Treviso a Venezia, che la spedizione torinese è stata Investita da un nubifragio, che ha stravolto la zona e costretto uomini e cavalli a cercare ripari di fortuna. Poi ieri l'ultimo sforzo, un rientro nella realtà del caos delle ferie, nell'immensa e frenetica folla veneziana. Alla quale V'Alpitrek '83» ha diffuso un messaggio ecologico di Pertini sulle Alpi, tpatrimo-' nio naturale di inestimabile valore». .. Giuliano Dolf ini AOSTA — Un alpinista (di cui non è ancora stato possibile accertare l'identità) è morto mentre compiva un'ascensione all'Alguille De Rochefort, sul versante italiano del Monte Bianco.

Persone citate: Alberto Andreoli, Favaro, Ferraris, Giuliano Dolf, Marco Noire, Mauro Ferraris, Pertini, Rochefort