I grossisti si costituiranno parte civile

I grossisti si costituiranno parte civile I grossisti si costituiranno parte civile «Finalmente» si lascia sfuggire la titolare di uno stand per la vendita all'ingrosso di frutta e verdura ai Mercati generali. Il «finalmente» si riferisce alla notizia della richiesta di rinvio a giudizio di 10 taglieggiatori. «Lo sa perché — spiega la nostra interlocutrice — questa notizia è importante per noi operatori? Glielo dico io, perché vien meno la quasi sicurezza dell'impunità per gli sciacalli che circolano spesso tra I nostri stand. Per anni siamo vissuti sotto l'incubo degli estorsori da una parte e la consapevolezza dell'impotenza dall'altra. «Sa qual era il clima fino a qualche mese fa? Rabbia e sfiducia. Se uno di noi aveva il coraggio di denunciare le minacce, i ricatti ricevuti, si sentiva spesso dire dal vicino: "Meglio lasciar perdere, ricordati che hai famiglia...". E poi, con cinismo: "Tanto, non succede nulla, polizia, carabinieri, magistratura hanno altro cui pensare». E ora com'è il clima? «Meno pesante d'un tempo, anche se non è il caso di cantar vittoria. Dietro l'angolo gli sciacalli sono in agguato». Soddisfatto per le conclusioni della Procura della Repubblica anche il presidente dell'Associazione grossisti dei Mercati generali, Ottavio Guala. «Abbiamo già interpellato un avvocato per costituirci parte civile al processo. E' un'iniziativa doverosa per difendere l'immagine della categoria e tutelare 1 soci vittime delle estorsioni. •Se la magistratura è arrivata a questa prima conclusione, lo si deve al lavoro paziente di alcuni funzionari della Questura. Mai come in questi ultimi tempi abbiamo notato una gran voglia di fare da parte della polizia. La nostra associazione riunisce 250 su 300 operatori all'interno del mercato. Quasi tutti confidano di lavorare ora più tranquilli». Vuol dire che 11 racket è ormai un ricordo? «Io riferisco quanto mi dicono gli amici e soci della categoria, e cioè: oggi si lavora senza l'incubo delle bande di stampo mafioso. Non faccio previsioni, ma la decisione della magistratura è un campanello d'allarme per quanti confidavano nell'Impunità e un'iniezione di fiducia per gli operatori».

Persone citate: Ottavio Guala