L'Olp forma una commissione per la tregua tra i palestinesi

L'Olp forma una commissione perla tregua tra ipalestinesi Con una risoluzione adottata dal Consiglio Centrale a Tunisi L'Olp forma una commissione perla tregua tra ipalestinesi L'organismo sovrintenderà «immediatamente» alla fine degli scontri nella Bekaa e avrà facoltà di «condannare» chi non si adeguerà - Escluso ogni «intervento esterno» NOSTRO SERVIZIO TUNISI — Mentre nella valle libanese della Bekaa continuavano i combattimenti tra le opposte fastoni di fedayn, si svolgeva come previsto la prima sessione ordinaria del Consiglio dell'Olp, apertosi mercoledì sera nella sede della direzione palestinese all'Hotel Saliva, nella periferia Sud della capitale tunisina. Alla riunione, presieduta da Khaled el-Fahum, presidente del Consiglio nazionale palestinese, erano rappresentate tutte le organizzazioni popolari e i movimenti politici che compongono l'Olp, tranne il Fronte popolare per la liberazione della Palestina-Comando generale Ahmed Jibril, filolibico. Accanto ad Arafat è stata notata la presenza di Georges Habbash e di Nayef Hawatmeh, segretari generali dell'Fplp e del Fronte democratico per la liberazione della Palestina. Rivolgendosi ai giornalisti, Abdelmohsen Abu Mayzer, portavoce del Comitato esecutivo dell'Organizzazione e uno dei sei membri della Commissione speciale palestinese per la conciliazione con la Siria, si è ieri rallegrato per lo svolgimento di questa sessione, affermando che «la partecipazione unanime dei rappresentanti dei movimenti palestinesi costituisce la prova della volontà di salvaguardare l'unità dell'Olp e le sue istitu «doni». A una domanda sulle accuse rivolte sabato da Arafat, in un messaggio ai re e ai capi di Stato arabi, contro le truppe siriane e libanesi, Abdelmohsen Abu Mayzer ha affermato che la Commissione speciale per la conciliazione respinge le informazioni su «qualsiasi intervento esterno» negli scontri tra fazioni palestinesi nella valle della Bekaa. Questa dichiarazione fa seguito a una analoga smentita di Khaled el-Fahum, e sembra destinata a tranquillizzare Damasco, che aveva reagito aspramente alle accuse del presidente dell'Olp. Abu Mayzer ha poi precisato che il problema della convocazione del Consiglio nazionale palestinese non era formalmente iscritto all'ordine del giorno di questa sessione, ma che non era escluso che sarebbe stato affrontato nel corso del dibattito. Il Consiglio dovrebbe chiudersi nella notte o al massimo oggi con l'adozione di una mozione interna L'organismo ha subito adottato una risoluzione che chiede al Comitato esecutivo dell'Olp di costituire una commissione incaricata di sovraintendere «immediatamente e sul campo» alla cessazione delle ostilità fra i palestinesi nella Bekaa. La commissione avrà la facoltà di •condannare davanti al popolo palestinese, alla nazione araba e al mondo intero qualsiasi fazione che non rispetti la linea del Consiglio centrale nel riguardi degli scontri che esso denuncia». // Consiglio ha chiesto inoltre a tutte le parti coinvolte di sospendere le campagne di stampa per distendere l'atmosfera e ricercare i mezzi per risolvere le divergenze attraverso un dialogo democratico. Michel Deure Copyright «Le Monde» e per l'Italia «La Stampa»

Persone citate: Ahmed Jibril, Arafat, Georges Habbash, Michel Deure, Nayef Hawatmeh

Luoghi citati: Damasco, Italia, Palestina, Siria, Tunisi