McFarlane ottimista a Beirut Sì israeliano a un calendario? di Giorgio Romano

McFarlane ottimista a Beirut Sì israeliano a un calendario? L'inviato Usa dopo due giorni di colloqui a Gerusalemme McFarlane ottimista a Beirut Sì israeliano a un calendario? Begin fisserebbe anche la data del ritiro totale dal Libano in cambio, ovviamente, di un analogo impegno di Siria e Olp - Preparativi per lo sgombero parziale NOSTRO SERVIZIO TEL AVIV — L'Incontro tra l'Inviato di Reagan, per 11 Medio Oriente, Robert McFarlane, e 11 primo ministro israeliano Begin è stato definito dal mediatore «estremamente costruttivo-. Non si conoscono ufficialmente 1 particolari del colloquio, né di quello che il diplomatico americano ha avuto in-mattlnata, per la seconda volta, con 1 ministri degli Esteri Shamir e della Difesa Arens. La visita al premier è durata per 90 minuti, e, secondo le parole di Me Parlane, «mi ha permesso di capire meglio come le parti considerano il problema: per questo motivo considero con ottimismo il proseguimento della mia missione». Nel pomeriggio, 11 diplomatico è partito per Beirut (contrariamente a una precedente notizia secondo la quale sa rebbe andato a Gedda) per in formare 1 dirigenti libanesi sui risultati della visita In Israele. Poi, affermano personaggi del suo seguito, «si recherà in diverse altre capitali del mondo arabo». Secondo Radio Gerusalem¬ me, 11 governo o un gruppo di ministri esamineranno una proposta fatta da McFarlane di pubblicare un calendario del ritiro delle truppe israeliane dal Libano, sino alla data dello sgombero completo, in cambio di un impegno al ritiro delle forze siriane e del fedayn dell'Olp. L'emittente non ha precisato chi otterrebbe l'impegno di Damasco e del palestinesi, né se il loro sgombero debba essere contemporaneo a quello israeliano; ma ha detto che in caso di accordo a Gerusalemme verrebbero concesse adeguate garanzie di sicurezza nel Libano Sud a tutela della sua frontiera Israele avrebbe però anche detto all'inviato Usa che occorre esercitare forti pressioni sulla Sirla per convincerla a ritirare anche le sue forze dalla valle della Bekaa. Secondo il quotidiano Maariv, di Gerusalemme Israele avrebbe pregato Me Farlane di trasmettere a Damasco un severo ammonimento «a non scherzare col fuoco», dopo gli scontri a fuoco tra le parti avvenuti negli ultimi giorni. A Gerusalemme si è ora soddisfatti delle relazioni con gli Stati Uniti, specialmente dopo 11 veto opposto dal delegato americano al progetto di risoluzione araba al Consiglio di Sicurezza dell'Orni sulla politica israeliana nei territori occupati e dopo la dichiarazione del portavoce del Dipartimento di Stato secondo la quale «non è realistico esigere da Israele lo smantellamento degli insediamenti: Sebbene le fonti ufficiali non lo ammettano la prima fase dello sgombero sembra già iniziata. E' cominciato il trasporto delle installazioni mobili, e in particolare delle case prefabbricate e dei bungalow attraverso la città di Damur in lunghe file di camion diretti a Sud. Per ora i soldati vivranno in tende quando l'autorità politica darà l'ordine, il nuovo spiegamento potrà cosi essere effettuato in modo rapido. Sono in corso grandi lavori si costruiscono le infrastrutture lungo il fiume Awali, che costituirà la nuova linea, 25 apripista sono al lavoro. Vi sono gravi preoccupazioni economiche per il carattere provvisorio del ripiego; il nuovo allineamento costerà almeno 30 milioni di dollari, 45 miliardi di lire. Questa nuova linea si estenderà su una cinquantina di chilometri e andrà dal Nord di Sidone fino ai contrafforti del monte Baruk, che domina la Bekaa, seguencorso del fiume. Giorgio Romano

Persone citate: Arens, Awali, Begin, Radio Gerusalem, Reagan, Robert Mcfarlane, Shamir