Fatto il governo, ministri a sorpresa

Fatto il governo, ministri a sorpresa Craxi è il primo presidente del Consiglio socialista nella storia d'Italia Fatto il governo, ministri a sorpresa Fino all'ultimo minuto durissimo scontro nella de fra maggioranza e minoranza sul nome di Emilio Colombo - L'esclusione dell'ex ministro degli Esteri apre la strada alla nomina di Scalfaro all'Interno - Darida alle Partecipazioni Statali, Scotti alla Protezione civile e Pandolfì all'Agricoltura - L'unico ministero nuovo, l'Ecologia, va al liberale Biondi - Dopo la lettura della lista, il psdi Di Giesi, trasferito alle Regioni, rifiuta l'incarico e non va al giuramento: lo sostituirà Romita ROMA — Quando Craxi, alle 12,45, è apparso davanti alle telecamere per leggere la lista del ministri, tutti sapevano della lotta furibonda nella de tra maggioranza e minoranza, che ha portato all'esclusióne di Colombo e alla promozione di Scalfaro agli Interni. Si sapeva anche che, alla fine, Forlani aveva accettato l'Incarico di vicepremier; c'è chi dice dopo una telefonata di Pertini sotto gli occhi di Craxi e chi, invece, dopo che la minoranza de aveva ottenuto, oltre gli Interni, anche l'Agricoltura (Pandolfì). •Non ho toccato la lista dopo che sono entrato nello studio del Presidente», ci ha detto Craxi. «forse, Bettino è entrato con qualche casella in bianco», sospetta Longo, neoministro del Bilancio. Craxi ha iniziato la lettura in modo insolito: -Presidente del Consiglio: il sottoscritto: Da almeno 7 anni attende questo momento e si vede benissimo che, sotto una calma apparente, è un po' emozionato. Tanto che, alla fine, né lui né tutti 1 presenti si sono accorti che si era dimenticato di citare l'unico ministero nuovo, quello dell'Ecologia, e 11 suo nuovo titolare, Alfredo Biondi (pli). Se n'è accorto il cerimoniale della presidenza, poco dopo, e ha rimediato con breve comunicato, mentre Craxi stava compiendo le tradlaonaJi vialte di cortesia al presidenti delle due Camere e a Fanfani. Ma le sorprese non erano finite. Alle 17, ora del giuramento, tutti 1 ministri sono arrivati tranne Michele DI Giesi, che dalla Marina Mercantile è stato trasferito alle Regioni. Non e un banale ritardo: Di Giesi ha rinunciato. Fa sapere che le Regioni non, sono un ministero politico e lui, d'ora in avanti, farà politica non al governo ma nel partito. Una rinuncia che non ha precedenti. Craxi, però, non si scoraggia. SI consulta con Longo. La scelta è rapida ed unanime: DI alesi tara sostituito da Romita, che in quel momento è al mare, a Porto Ercole. SI dice che anche Scotti, costretto a lasciare 11 Lavoro (c'è aridato, non sappiamo con quanto entusiasmo, il socialista De Michells) per la Protezione Civile (c'era Loris Fortuna) avrebbe voluto seguire l'esempio Di Giesi. E si dice (come potrebbe essere altrimenti!) che più che Craxi lo abbia convinto Andreotti, suo prestigioso capo corrente e nuovo ministro degli Esteri. Risultato: Scotti si è presen- JUL"-* ranza de non è stata sopita. In una nota diffusa ieri pomeriggio, 1'.area Forlani», cioè la componente di minoranza della de, afferma che manche se nelle scelte compiute dalla segreteria del nostro partito per la formazione del governo sono stati compiuti atti e scelte a nostro giudizio alcuni preoccupanti, altri incomprensibili non solo per noi, ma, pensiamo fondatamente, per l'opinione pubblica, abbiamo convenuto tuttavia, fedeli alla linea di solidarietà tra i partiti dell'attuale coalizione che abbiamo sostenuto con continuità, coerenza e fermezza, di non sottrarci alla responsabilità di una nostra partecipazione diretta al governo Craxi. Riteniamo tra l'altro che sia particolarmente ingiustificata l'esclusione di Emilio Colombo, per le funzioni esercitate con alto senso di responsabilità». Da parte sua l'ex capogruppo alla Camera 1 Gerardo Bianco, anch'egli appartenente all'.orca Forlani», ha cosi commentato la formazione del nuovo governo per quanto riguarda la compagine democristiana: .Craxi ha applicato rigorosamente l'articolo 92 per conto di De Mita, così preparandogli il futuro congresso. Quattro anni di storia e di autonomia parla* mentore sono stati spazzati via, rientrando al governo solo gli ossequienti ai capigruppo. Bisogna perdere all'interno della de—ha concluso Bianco1 —per essere considerati». Pertini non ha voluto esprìmere giudizi sulla lista e ha detto che, per lui, .rutti i governi sono buoni». Craxi l'ha definito un -governo molto autorevole, pieno di personagrande prestigio: Forila assicurato .collaboratone, lealtà e massimo impegno per l'attuazione del programma: Nel governo Craxi, la de ha 15 ministeri, il psi 5, pri e psdi 3, i liberali 2. Entrano 3 ex-presidenti del consi¬ glio (Andreotti, Spadolini, Forlani) e ne esce uno (Colombo). Entrano, circostanza del tutto inedita, addirittura tre segretari di partito, tutti decisi a mantenere le loro cariche: Craxi, Spadolini e Longo. Craxi avrebbe voluto anche De Mita e Zanone, che hanno preterito mandare, aem esperte e qualificate. I -sottosegretari verranno scelti tra oggi e lunedi Martedi 11 governo Craxi-Forlani si presenterà alle Camere. B dibattito nel due rami del Par¬ lamento dovrebbe chiudersi entro sabato prossimo. B pei ha già annunciato una opposizione intransigente e cosi pure 11 msi. Con una lettera, Capanna ha chiesto a Craxi di dargli una mano per far costituire «Dp. gruppo autonomo, come è già stato promesso per i liberali. Sul voto, non ci sono dubbi: 1 demoproletari voteranno contro 11 primo governo a guida socialista del nostro Paese che ha però in Parlamento una maggioranza molto ampia. Con la seconda presidenza del Consiglio laica dalla liberazione ad oggi, torna infatti in Parlamento 11 pentapartito, che gi& sostenne i due governi Spadolini. Allora, la maggioranza a cinque nacque per salvare una legislatura nata male e vissuta peggio, tanto che Pertini scelse Spadolini non solo per mediare nella «lotta continua» tra de e psi ma per evitare 11 quarto scioglimento delle Camere. Spadolini governò per due anni; poi, le cose sono andate come tutti sanno. Oggi, con Craxi, molte cose sono cambiate. Altre, si spera, cambino presto, naturalmente In bene. La nuova legislatura parte con «un governo al quale non ci sono alternative., come ha detto De Mita. L'alternativa a Craxi è il governo del presidente, cioè un esecutivo scelto al di sopra o •1 fa fuori dei partiti. .Sarebbe la cosa peggiore per la de», ha scritto Piccoli sul «Popolo», -mettendo, una volta tanto, d'accordo maggioranza e minoranza del suo partito, di nuovo lacerate dopo 1 «casi» Cdcccc Colombo-Bianco. Dunque, la de è costretta a collaborare con il partito che meno ama e con 11 suo leader, che ama ancora di meno (prima di quelli con De Mita, basta ricordare gli scontri storici tra Craxi e Andreotti). Ma proprio 11 nuovo mini-, stro degli Esteri, ieri durante la cerimonia al Quirinale, ha risposto a chi gli ricordava i duelli con Craxi che «ogni legislatura ha la sua stórta: E la storia della solidarietà nazionale, quando 11 pd appoggiava il governo Andreotti, non è mai stata cosi lontana. •Quale è stato il momento più difficile della crisi?., abbiamo chiesto a Craxi. -Non lo so. Forse non ce ne sono stati. Comunque affidiamo questa risposta ai posteri: Anche lei, come Spadolini, scriverà la storia del suo governo? -No. Prenderò solo qualche appunto». Loca Giurato

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