Lega un cane all'automobile e lo trascina per chilometri

Lega un cane all'automobile e lo trascina per chilometri Incredibile comportamento di un vigile lombardo Lega un cane all'automobile e lo trascina per chilometri MILANO — La sezione milanese dell'Ente nazionale protezione animali ha denunciato alla magistratura un vigile urbano che, trascinando un cane legato con una corda al paraurti posteriore dell'auto, gli aveva procurato ferite cosi profonde da lasciare sull'asfalto una scia di sangue lunga alcune centinaia di metri. Il fatto è accaduto nei giorni scorsi a Buscate, un centro a pochi chilometri dal capoluogo lombardo. La vettura che ha seviziato l'animale appartiene al Comune. Per possibile concorso in una serie di contravvenzioni alla legge, l'ente ha denunciato il sindaco di Buscate, il comandante dei vigili, gli assessori alla polizia urbana e alla sanità, il president|e.,deirusl nel cuicomprenr sorto si trova Buscate. L'ennesimo episodio di crudeltà nei confronti degli animali è stato raccontato da alcuni testimoni (che compariranno in tribunale) e dallo stesso vigile, che non ha negato il suo comportamento. Le persone che hanno visto sono due uomini e una donna. Il primo, un camionista, è intervenuto fermando l'auto e chiedendo alla guardia cosa stesse facendo di quella povera bestia agonizzante legata alla sua macchina. Per tutta risposta, il vigile urbano avrebbe richiesto 1 documenti alla persona che aveva «osato» apostrofarlo poi — visto che le carte erano perfettamente in ordine — se ne sarebbe andato ignorando quell'intervento e continuando a trascinare il cane sanguinante. Alla scena avevano assistito anche altri due testimoni, il camionista in compagnia loro si è subito recato alla sede milanese dell'Enpa. Al funzionario che ha raccolto le rispettive testimonianze, i tre hanno ag¬ giunto di avere visto la macchina comunale Inoltrarsi In una strada che conduce a una discarica e a una roggia e di averla vista poco dopo tornare Indietro senza 11 cane. Sono passati alcuni giorni e il caposervizio dell'Enpa milanese, Ermanno Giudici, è andato a Buscate per un sopralluogo: sull'asfalto, c'erano ancora le macchie di sangue del cane, e 1 segni delle unghiate con cui disperatamente aveva cercato di opporsi a quelle ruote che continuavano a trascinarlo. Il funzionario ha fotografato i segni e si è recato a parlare con il vigile il quale ha ammesso tutto spiegando che quel cane sembrava non avere un padrone e che la locale Usi non svolge un efficiente servizio di accalappiamento; ha poi espresso 11 timore che l'animale fosse pericoloso e subito dopo ha aggiunto di averlo avvicinato e di essere riuscito senza problemi a legarlo al paraurti della sua vettura. Alla domanda su quale fosse stata la fine del cane, la risposta è stata : «Non lo so perché a un certo punto, in campagna, l'ho lasciato libero». Presumibilmente 11 cane, invece, è stato scaraventato vivo nella roggia. L'Ente nazionale protezione animali intende costituirsi parte civile al processo. Una delle aggravanti a carico della guardia municipale sarà quella di avere, con una macchina pubblica, nell'esercizio delle sue funzioni, infranto le norme che vietano il traino di animali. Non solo, ma esiste un'altra disposizione della quale 1 vigili dovrebbero evidentemente essere al corrente che ordina di tenere per tre giorni in osservazione i cani accalappiati, ai fini della profilassi antirabbica. 0a r_

Persone citate: Ermanno Giudici

Luoghi citati: Buscate, Milano