I due gioielli ammalati

I due gioielli ammalati Le statue di Santa Cristina e San Carlo corrose dallo smog I due gioielli ammalati Sembra che non ci sia rimedio al cancro della pietra che sta divorando le facciate delle due chiese di piazza San Carlo - Secondo la Soprintendenza ai monumenti, neppure le resine usate per i restauri danno sufficienti garanzie - Le pericolose vibrazioni del traffico CI sono monumenti malati, altri In coma irreversibile, altri sull'orlo dello sfascio. Il problema è antico quanto l'inquinamento atmosferico. Perché 11 mal di pietra che deforma, sfalda, intristisce splendide testimonianze che parevano destinate a sfidare il tempo sta nell'aria stracarica di acidi corrosivi che battono attorno il monumento, sta nella pioggia che porta il veleno scivolando sulle pietre e deposita le sue terribili uova nei pori, negli interstizi. LI, batteri una volta sconosciuti lavorano come tarli in un mobile. Sulle vetuste pietre lo smog forma patine mortali, raggruma sostanze che nessuno sa combattere. Santa Cristina, una delle due chiese che fanno da ingresso tra piazza S. Carlo e via Roma, è minacciata dalla corrosione. Le statue che ornano la bella facciata juvarresc.a perdono lentamente il loro profilo baroccheggiantc, si accumulano su esse buchi deturpanti, cadono falangi di dita protese. In aprile, per effetto della corrosione avanza¬ ta, si era staccato un piccolo blocco del cornicione della pa i-alici a chiesa di S. Carlo. Più volte s'è gridato allo scandalo perché le due chiese sono nel cuore dei torinesi come il vicino Cavai 'd brons, come la Mole o la basilica di Superga (altri monumenti malati) e cento altri più o me no insigni Abbazie (Vezzolano). Duomi, statue, tacciate di palazzi sparsi nel Piemonte Aria e pioggia avvelenate vibrazioni dovute al traffico insulti ecologici a creazioni architettoniche innalzate per r durare nel silenzio: basta dare uno sguardo alle statue che decorano i Giardini Reali per avere la malinconica conferma della devastazione galoppante. Dalla Soprintendenza ai monumenti la voce della dot toressa Clara Palmas cancel la speranze e voglie polemiche: «Datemi un metodo sicuro di restauro e metterò subito in molo un cantiere. Ditemi che le attuali "cure" domani non accelerano il processo dideterioramento e provvederò immediatamente «. Spiega che le resine usale per conservare la pietra non danno garanzia, aggiunge che eventuali restauri sono troppo rischiosi. «Assicuratemi elle è possibile interrompere il traffico in piazza S. Carlo e ne sarà lieta perché alle sta tue minacciate arriveranno meno scarichi nocivi e meno vibrazioni». Il problema vero 6 tutto qui: 11 cancro della pietra nasce con l'inquinamento atmosferico, lo smog deturpa e corrode, le vibrazioni insistenti sono il secondo subdolo nemico della pietra. Per certi monumenti facili da smontare la conservazione è possibile: ba sta portarli in un musco . Ma per gli altri? «C'è chi ha proposto di impaccltcltarli: vedete un po'». Che fare? Forse una speranza piccola piccola c'è: la Regione sta studiando di con venzionarsi con l'università per mettere su un centro del restauro a misura-Piemonte Sarebbe un passo avanti doveroso, necessario, atteso, Chissà, che da questa iniziativa possa venir fuori anche la cura giusta per le belle, aeree statue che fanno di S. Cristi na un gioiello. p.p.b, vs l.c splendide statue dal profilo baroccheKgiante di Santa (risiina Manno sfaldandosi

Persone citate: Clara Palmas, Manno, Piemonte Aria

Luoghi citati: Santa Cristina