Tutte le promesse del governo Craxi

Tutte le promesse del governo Craxi Il documento programmatico approvato dopo le verifiche con i partiti della maggioranza Tutte le promesse del governo Craxi Risanamento dell'economia, lotta all'inflazione, riforma istituzionale, nuovi strumenti contro la criminalità ROMA — Gli «orientamenti programmatici» del presidente del Consiglio incaricato, Bettino Craxi, dopo le riunioni dei giorni scorsi, culminate nella «collegiale» di ieri, sono costituiti da cinque capitoli e da una premessa. Il primo capitolo riguarda il «risanamento dell'economia e della finanza pubblica ai fini di una politica di sviluppo ed occupazione». Il secondo, i «principi e criteri delle politi crie socian„, y terzo ia „rifor ma c modernizzazione delle istituzioni». Il quarto la «lotta ane grandi criminalità, pro blemi della giustizia, ordina mento carcerario». Il quinto cd ultimo gli «obiettivi ed ini ziativc dell'Italia nella politi- ca internazionale» Risanamento delPccono miB _ L'obicttivo dominante immediato è ridurre l'infia ?jlone „onde creare condizioni durevoli per la ripresa economica e risanare la finanza pubblico». Quale obicttivo di medio termine si indica «quello dello sviluppo e dell'occupazione, in un quadro slabile di riordinamento e di risanamento', e si prospetta la necessità di comprimere le tendenze inflazionistiche min modo da rendere agibile l'obiettivo del dieci per cento medio annuo nel 1984 e di una ulteriore riduzione sia nel 1985 sìa nel 1986'. Si accenna anche alle modifiche dei meccanismi istituzionali che «hanno contribuito alla abnorme crescita di spesa e di disavanzi negli ultimi anni'. Il documento sottolinea la necessità di contenere il disavanzo tendenziale per il 1983 stimato attorno al 90 mila miliardi. E' prevista la riduzione progressiva del disavanzo rispetto all'attuale 16 per cento del Prodotto interno lordo, ipotizzando la discesa fino al die ci per cento. Per il 1984 il disavanzo dovrà essere contenuto — si afferma poi — in una percentuale attorno al 13,5 per cento del Pil, nell'ipotesi di una crescita di questo del 12 per cento, con una manovra attuata per tre quarti sul lato delle spese e per un quarto sul lato delle entrate. Un altro punto riguarda la politica tributaria e parla del mantenimento della pressione delle entrale al 44 per cento del Pil che si attuerà proseguendo nell'azione di riequilibrio sia fra lavoro dipendente e altri redditi sia fra contribuenti che assolvono ai tributi e quelli che evadono o sfuggono legalmente. «Nel quadro della politica economica generale die il governo si propone di attuare — si afferma nel programma — la graduale riduzione dei tassi di interesse per le imprese e per le famiglie è un obiettivo realistico e perseguibile in rapporto ai risultati della lotta all'inflazione. Alla realizzazione di tale obiettivo dovrà anche concorrere l'abbattimento del costo dell'intermediazione, conseguilo attraverso un'accresciuta concorrenzialità, efficienza e redditività del sistema bancario». Sempre sullo stesso argomento si scrive che «irrinunciabili esigenze, non solo di equità ma anche di efficacia in vista dell'impegno anti-inflazione, comportano die oltre all'invarianza delle retribuzioni reali per ora lavorata sia altresì assicurata nel triennio una similare evoluzione degli altri redditi e die impegni responsabili siano assunti per quanto attiene a indicizzazione, prezzi, tariffe e fisco». Il governo provvederà alla introduzione di innovazioni tributarie e adotterà iniziative tese a rendere possibile un andamento responsabile dei prezzi. 11 documento indica anche ulteriori misure specifiche per l'occupazione che investono l'apparato pubblico, e prospetta la necessità di modifiche al diritto de) lavoro e in particolare delle misure «intese a rivedere la normativa sulle assunzioni obbligatorie e sulla chiamata nominativa, nondié quelle intese a consentire flessibilità alla durata del lavoro». L'ultimo punto afferma che «dovranno essere messe a fuoco forme di partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese». Politiche sociali. Si afferma innanzitutto che «la politica del rigore nella spesa sociale deve essere impostata in modo non indiscriminato, tenendo conto della necessità di destinare la spesa stessa al soddisfacimento di bisogni reali, in particolare dei meno abbienti e della connessione delle riduzioni di spesa con Un'incisiva riforma degli istituti». Il documento prospetta la necessità di ordinare le discipline che riguardano la previdenza, con mtsure che prevedono tra l'altro l'elevazione graduale dell'età pensionabile, la revisione delle pensioni di invalidità, la questione del l'integrazione al mìnimo, gli adeguamenti automatici nonché il problema della previdenza in agricoltura. Si parla inoltre di una riforma della cassa integrazione guadagni e si prospetta nuovamente la sospensione della retribuzione «in caso di malattia per brevi periodi con conguaglio a fine anno». Politica della casa. Il docu mento sottolinea l'impegno ad avviare «o concreta realizzazione gli obiettivi tante volte proclamati dell'aumento dell'offerta, della flessibilità delle locazioni, nel rispetto delle legittime esigenze di socialità, della mobilità complessiva della nostra società». Tra i provvedimenti indicati, c'è la riforma dell'equo canone. Riforma delle istituzioni. Si auspica una sollecita ripre-. sa dell'esame parlamentare di questi temi attraverso la costituzione della Commissione intercamerale decisa nella precedente legislatura. Il documento segnala all'attenzione delle due Camere una serie di temi che vanno dalla questione del voto palese a quella della conversione dei decretilegge, alla programmazione dei lavori, alle sessioni di bilancio, alla approvazione della legge finanziaria e del bilancio. Il documento afferma anche che il governo si dovràimpegnare ad un uso oculato dei decreti-legge. La lotta alla criminalità.«Continuerà l'impegno fondamentale di lotta del governo, nei confronti del terrorismo, la cui attuale regressione non deve indurre a deporre gli intenti e gli strumenti con i qua- ' li è stata sino ad ora condotta l'inflessibile azione dello Sta-to contro la minaccia eversiva». Il documento parla anche della lotta «ai centri oc-culti di potere», della lotta al-^ la mafia, per la quale si indicano in concreto una serie di provvedimenti operativi che' tendono ad assicurare massima operatività ed efficienza agli strumenti informativi. Si paria anche della lotta ai grandi fenomeni di criminali-', tà e di «nuove e più incisive misure» nei confronti della diffusione della droga. Politica internazionale — Il documento, riguardo al ' negoziato sui missili afferma: ' In rapporto di stretta concer- lozione con gli altri Paesi eu- ' ropei e di equilibrata respon- • sabilità con gli Stati Uniti, il ■ governo italiano dovrà com-, piere ogni sforzo perché il ne- , goziato in corso a Ginevra su-, gli armamenti nucleari e quel-'lo di Vienna sugli armamenti' convenzionali approdino a ri-' sultati positivi. Il governo, di' fronte alla perdurante perico- ■ losità dei sistemi missilistici sovietici direttamente puntati. sul nostro Paese, dovrà man-, tenere ferme le decisioni as--t sunte nel 1979, che diverranno} operative nei tempi previsti, qualora il negoziato dovesse^fallire nei prossimi mesi».

Persone citate: Bettino Craxi, Craxi

Luoghi citati: Ginevra, Italia, Roma, Stati Uniti, Vienna