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I piloti protestano e chiedono cne i soccorsi siano immediati La Federmoto inglese apre un'inchiesta I piloti protestano e chiedono cne i soccorsi siano immediati LONDRA — «Sono passato tre volte davanti ai corpi di Brown e Huber immobili in mezzo alla pista prima che la corsa fosse interrotta». L'americano Randy Mamola, come tutti gli altri piloti della classe 500, ha vivamente protestato per la lentezza con cui il direttore ha fermato la gara per soccorrere Norman Brown e Peter Huber. L'incidente mortale ha messo ancora una volta in discussione le condizioni di sicurezza delle gare motociclistiche. «La caduta fa parte del nostro mestiere — ha dichiarato Randy Mamola — ma se un giorno io dovessi essere vittima di un incidente simile vorrei che gli Infermieri accorressero immediata mente A questo proposito va rilevato che sono stati gli stessi piloti ieri a rallentare spontaneamente l'andatura vista la gravità dell'incidente, forzando cosi la decisione del direttore di corsa. «Ci siamo guardati ed abbiamo deciso di fermarci» ha spiegato Freddie Spencer, l'americano che fino a ieri era in testa alla classifica mondiale. Barry Sheene, che l'anno scorso proprio a Silverstone fu autore di una grave caduta, ha Invece fatto notare: «I piloti che erano in testa alla corsa hanno rallentato prima ancora che i commissari esponessero la bandiera rossa I piloti ora sono decisi, dopo aver ottenuto con anni di lotte che venissero sistemate protezioni supplementari sui circuiti in cui si svolgono gare motociclistiche, a battersi affinché l'intervento delle squadre di soccorso sia ovunque istantaneo. In seguito alle critiche mosse da più parti ai commissari di gara per non aver più solle-, cltamente fermato la corsa, la Federazione motociclistica inglese (Auto Cycle Union) ha deciso di aprire un'inchiesta ufficiale per accertare le responsabilità.