Come va il nudo quest'anno dalle vostre parti?

Come va il nudo quest'anno dalle vostre partì? Come va il nudo quest'anno dalle vostre partì? CAMPEGGI NATURISTI LEGALIZZATI: «Le Betulle», Caa. Post. 1, La Cessa (Torino), tel. 011 53.10.80; Cooperativa «Naturagrlcola», Pino Torinese (Torino), tel. 011 53.10.58; Campo «Le Lucertole», Cas. Post. 249, 17100 Savona, tel. 019 80.41.87 (oppure a Milano 02 271.68.96); Centro Naurlsta «Ca' .e Scope», via Casti8"onl 25, 40136 Bologna, tel. 051 26.59.63; «Nudisti del Po», via Ciro Menotti 31/3, Milano, tel. 02 271.68.96; Campeggio «La Scappata», via Pietro Giuria 23/B, Torino, tel. 011 36.03.25; Campo Naturista «Leuchtenburg», presso Emilio Sperandlo, via Plani di Bolzano 9, Bolzano, tel. 0471 270.05; Campo Naturista «Il Gabbiano », Capo Rizzuto, 88076 Catanzaro, tel. 0962 79.11.85. sizione di seni «flaccidi e bislunghi», contrari, secondo lui, più al pubblico buon gusto che al pubblico pudore. Di questo passo finirà che le povere bagnanti dovranno munirsi di apposito nulla-osta? Anche per quest'estate non si prevedono schiarite quindi, e la Babele di opinioni, sentenze, ordinanze è destinata a continuare. Tutti a cercar di capire se gli italiani sono o no maturi per il seno libero. Dove la confusione sembra notevole, quasi al massimo, si direbbe sia fra i magistrati. La Coite di Cassazione, infatti, ha emesso dal '78 a oggi una ventina di sentenze che si contraddicono l'un l'altra. Ad essere precisi, la tendenza degli ultimi anni pareva avere un segno inequivocabile: quasi tutte le decisioni della Suprema Corte erano per il si al seno scoperto. Con un'eccezione, quella del cosiddetto «lunedi nero». E' il 12 luglio dell'anno scorso: in una sola seduta cie di tradizione del naturismo, oltre alle particolari zone istituzionalizzate qua e là per l'Italia. Ma c'è anche la sensazione che ormai chi vedesse gruppi di nudisti in qualche caletta appartala non si scandalizzerebbe troppo. Due settimane fa si accennava su Tuttodove alla situazione della spiaggia di Sperlonga, dove è stato raggiunto un accordo almeno sul «topless», dopo alcuni contrasti del passato. Ma in generale la divisione delle opinioni ol ritrova fra i sindaci delle località marittime. Se quello di lesolo si è reso promotore del primo progetto di campeggio naturista pubblico (un'esca per richiamare turisti?), molti altri hanno lanciato anatemi dal loro Municipi. Fino ad arrivare al caso del sindaco di Pantelleria, che la scorsa estate ha emesso un'ordinanza perlomeno bizzarra: ha vietato l'espo¬ COME si presenta questa estate la speciale geografia del nudo sulle spiagge? Si può togliere il reggiseno a San Benedetto del Tronto lungo le spiagge che hanno alle spalle 1 più bei palmizi d'Italia? Si potrà fare del nudismo in agosto nella calura di Lido degli Etruschi? Ci saranno problemi se una ragazza sta a seno nudo a prendere il sole stesa su un gozzo che bordeggia davanti a Lerici? La prima risposta a tutte queste domande è che c'è molta confusione lungo le spiagge italiane. Non si sa bene se e dove sia possibile fare a meno, del tutto o in parte, del costume da bagno. Di fatto, la primissima parte dell'estate dà la sensazione che dovunque ci sia una tendenza alla tolleranza del «topless», mentre per il nudo integrale bisogna fare riferimento ai luoghi clic hanno ormai una spe¬ vengono pronunciati ben sette giudizi sostanzialmente sfavorevoli. Il partito dei moralisti annidato nella magistratura colpisce, ma sembra un episodio Isolato, il colpo di coda prima della resa finale. E infatti l'82 si chiude con due decisioni che, pur ribadendo il no al nudo integrale, danno via libera al monokini. Ma la vera sorpresa arriva in questo 1983. Tre sentenze nel giro di un mese, fra aprile e maggio, alla viglila della stagione balneare. La prima è decisamente per 11 si, la seconda lascia intravedere l'intenzione di un frettoloso dietro-front (è quella che parla di un referendum da fare volta per volta sulla spiaggia per vedere se la tetta Incriminata, è o no offensiva), e la tersa dà lì colpo di grazia: 11 seno al vento è un reato. Risultato? Tutto continua come prima: dove c'è un pretore di larghe vedute, tutto fila Uscio, sulle altre spiagge la denuncia è in agguato. Si può stare tran¬ RECAPITI UTILI Al NATURISTI: A.N.I.T.A. (Associazione Naturista Italiana), Via Nino Blxio 32, Milano, tel. 02 20.86.24 e 271.68.96; U.N.I. (Unione Naturlstl Italiani), Cas. PosL 185, Torino, tel. 011 28.50.09 e 51.00.40; F.N.I. (Federazione Naturista Italiana), Presidente Carla Verdobblo, Via Castlgllonl 25, 40136 Bologna, tel. 051 26.59.63. GUIDE: «Guida Campi Naturlstl», pubblicato dalla I.N.F. (Federazione Naturista Internazionale), Indirizzi del campeggi europei naturlatl, 14 mila lire. Presso la libreria Hoepll a Milano, o presso' la sede dell'U.N.I. di Torino o alla Segreteria dell'F.N.I. (Federazione Naturista Italiana) di Milano, via Ciro Menotti 3113. quilli però, raramente si arriva fino al processo e le condanne comunque si contano sulle dita di una mano. Come mettere un po' d'ordine in questo groviglio di opinioni «eccellenti»? Una proposta c'è, ed è quella di riunire tutte le sezioni della Cassazione per una decisione comune e, si spera, definitiva. Ma gli esperti prevedono che non sarà possibile combinare niente prima dell'autunno e quindi anche per quest'estate vigere il topless clandestino. Ma se la magistratura ha le idee confuse, i bagnanti le hanno più chiare? Anche qui 1 dati contraddittori non mancano. E' rimasta famosa per esempio la spedizione punitiva degli abitanti delle Cinque Terre contro un gruppo di giovani nudisti sulla spiaggetta di Gimmo, un paio d'anni fa. A bordo di grossi barconi gli «indigeni» hanno raggiunto la spiaggia e giù un sacco di legnate ai turisti. A Montcrosso. «capitale» delle Cinque Terre, si dice che fossero turisti un po' particolari, pochi soldi e tanti sacchi a pelo e che la causa della lezione non riguardasse solo i corpi troppo esposti, ma presunti spadroneggiamomi e la sporcizia creala nell'accampamento. Resta il fatto che la loro nudità veniva sempre citata fra le colpe che avrebbero provocato la rissa. Ma slamo lontani dal caso più comune della casalinga quarantenne che osa levarsi il pezzo sopra del costume (tenendolo sempre a portata di mano però), per poter sfoggiare un'abbronzatura speciale al ritorno in città. Quanto sappiamo di ciò che pensa l'Italia di questo fenomeno è rilevabile soltanto da parziali sondaggi effettuati senza preciso rigore statistico, che lasciano aperte le domande se sia ormai lecito, se si può tollerare o se dà ancora fastidio. Nel '78 è stata svolta dall'Istituto Makno la prima indagine demoscopica sul¬ fiammiferi nelle tenebre. Il primo sondaggio è stato di Panorama e ha dato un risultato plebiscitario: il 94 per cento dei lettori è favorevole al seno scoperto e quasi il 70 per cento approva anche il nudo integrale, per chiunque e dovunque. Solo un piccolissimo 6 per cento si è pronunciato contrario su tutta la linea. La doccia fredda giunge invece dall'analogo referendum promosso da Bolero. Una schiacciante maggioranza (tre persone su quattro) hanno detto no a chiare lettere, niente monokini. La carta «tematica» — come dicono 1 cartografi — della geografia del seno nudo è dunque più che mai affidata al tanto discusso buon senso di ciascuno. Qui no, là si, secondo le circostanze, 11 momento e il criterio anche nella grande estate 1983. l'atteggiamento degli italiani nel confronti del nudo, sollecitata dal Tribunale Penale di Milano. I risultati parlano di un terzo della popolazione decisamente contrarlo al nudo sulle spiagge, sempre e sotto ogni forma. Gli altri due terzi sono mollo più aperti e si dividono a loro volta in una minoranza liberalizzatrlce e una maggioranza più cauta, che non vuol sentir parlare di prigione, ma che propone limitazioni in nome della moralità comune. In sostanza ne escono tre Italie: quella del no, del si e del ni. Passando a sondaggi più recenti troviamo ancora dati in netta contraddizione. Due periodici hanno invitato In giungo 1 propri lettori a esprimersi con il sistema del tagliando da compilare e spedire al giornale. Logicamente la loro attendibilità è quasi nulla, ma sono comunque due Paolo Calvani Come va il nudo quest'anno dalle vostre partì? Come va il nudo quest'anno dalle vostre partì? CAMPEGGI NATURISTI LEGALIZZATI: «Le Betulle», Caa. Post. 1, La Cessa (Torino), tel. 011 53.10.80; Cooperativa «Naturagrlcola», Pino Torinese (Torino), tel. 011 53.10.58; Campo «Le Lucertole», Cas. Post. 249, 17100 Savona, tel. 019 80.41.87 (oppure a Milano 02 271.68.96); Centro Naurlsta «Ca' .e Scope», via Casti8"onl 25, 40136 Bologna, tel. 051 26.59.63; «Nudisti del Po», via Ciro Menotti 31/3, Milano, tel. 02 271.68.96; Campeggio «La Scappata», via Pietro Giuria 23/B, Torino, tel. 011 36.03.25; Campo Naturista «Leuchtenburg», presso Emilio Sperandlo, via Plani di Bolzano 9, Bolzano, tel. 0471 270.05; Campo Naturista «Il Gabbiano », Capo Rizzuto, 88076 Catanzaro, tel. 0962 79.11.85. sizione di seni «flaccidi e bislunghi», contrari, secondo lui, più al pubblico buon gusto che al pubblico pudore. Di questo passo finirà che le povere bagnanti dovranno munirsi di apposito nulla-osta? Anche per quest'estate non si prevedono schiarite quindi, e la Babele di opinioni, sentenze, ordinanze è destinata a continuare. Tutti a cercar di capire se gli italiani sono o no maturi per il seno libero. Dove la confusione sembra notevole, quasi al massimo, si direbbe sia fra i magistrati. La Coite di Cassazione, infatti, ha emesso dal '78 a oggi una ventina di sentenze che si contraddicono l'un l'altra. Ad essere precisi, la tendenza degli ultimi anni pareva avere un segno inequivocabile: quasi tutte le decisioni della Suprema Corte erano per il si al seno scoperto. Con un'eccezione, quella del cosiddetto «lunedi nero». E' il 12 luglio dell'anno scorso: in una sola seduta cie di tradizione del naturismo, oltre alle particolari zone istituzionalizzate qua e là per l'Italia. Ma c'è anche la sensazione che ormai chi vedesse gruppi di nudisti in qualche caletta appartala non si scandalizzerebbe troppo. Due settimane fa si accennava su Tuttodove alla situazione della spiaggia di Sperlonga, dove è stato raggiunto un accordo almeno sul «topless», dopo alcuni contrasti del passato. Ma in generale la divisione delle opinioni ol ritrova fra i sindaci delle località marittime. Se quello di lesolo si è reso promotore del primo progetto di campeggio naturista pubblico (un'esca per richiamare turisti?), molti altri hanno lanciato anatemi dal loro Municipi. Fino ad arrivare al caso del sindaco di Pantelleria, che la scorsa estate ha emesso un'ordinanza perlomeno bizzarra: ha vietato l'espo¬ COME si presenta questa estate la speciale geografia del nudo sulle spiagge? Si può togliere il reggiseno a San Benedetto del Tronto lungo le spiagge che hanno alle spalle 1 più bei palmizi d'Italia? Si potrà fare del nudismo in agosto nella calura di Lido degli Etruschi? Ci saranno problemi se una ragazza sta a seno nudo a prendere il sole stesa su un gozzo che bordeggia davanti a Lerici? La prima risposta a tutte queste domande è che c'è molta confusione lungo le spiagge italiane. Non si sa bene se e dove sia possibile fare a meno, del tutto o in parte, del costume da bagno. Di fatto, la primissima parte dell'estate dà la sensazione che dovunque ci sia una tendenza alla tolleranza del «topless», mentre per il nudo integrale bisogna fare riferimento ai luoghi clic hanno ormai una spe¬ vengono pronunciati ben sette giudizi sostanzialmente sfavorevoli. Il partito dei moralisti annidato nella magistratura colpisce, ma sembra un episodio Isolato, il colpo di coda prima della resa finale. E infatti l'82 si chiude con due decisioni che, pur ribadendo il no al nudo integrale, danno via libera al monokini. Ma la vera sorpresa arriva in questo 1983. Tre sentenze nel giro di un mese, fra aprile e maggio, alla viglila della stagione balneare. La prima è decisamente per 11 si, la seconda lascia intravedere l'intenzione di un frettoloso dietro-front (è quella che parla di un referendum da fare volta per volta sulla spiaggia per vedere se la tetta Incriminata, è o no offensiva), e la tersa dà lì colpo di grazia: 11 seno al vento è un reato. Risultato? Tutto continua come prima: dove c'è un pretore di larghe vedute, tutto fila Uscio, sulle altre spiagge la denuncia è in agguato. Si può stare tran¬ RECAPITI UTILI Al NATURISTI: A.N.I.T.A. (Associazione Naturista Italiana), Via Nino Blxio 32, Milano, tel. 02 20.86.24 e 271.68.96; U.N.I. (Unione Naturlstl Italiani), Cas. PosL 185, Torino, tel. 011 28.50.09 e 51.00.40; F.N.I. (Federazione Naturista Italiana), Presidente Carla Verdobblo, Via Castlgllonl 25, 40136 Bologna, tel. 051 26.59.63. GUIDE: «Guida Campi Naturlstl», pubblicato dalla I.N.F. (Federazione Naturista Internazionale), Indirizzi del campeggi europei naturlatl, 14 mila lire. Presso la libreria Hoepll a Milano, o presso' la sede dell'U.N.I. di Torino o alla Segreteria dell'F.N.I. (Federazione Naturista Italiana) di Milano, via Ciro Menotti 3113. quilli però, raramente si arriva fino al processo e le condanne comunque si contano sulle dita di una mano. Come mettere un po' d'ordine in questo groviglio di opinioni «eccellenti»? Una proposta c'è, ed è quella di riunire tutte le sezioni della Cassazione per una decisione comune e, si spera, definitiva. Ma gli esperti prevedono che non sarà possibile combinare niente prima dell'autunno e quindi anche per quest'estate vigere il topless clandestino. Ma se la magistratura ha le idee confuse, i bagnanti le hanno più chiare? Anche qui 1 dati contraddittori non mancano. E' rimasta famosa per esempio la spedizione punitiva degli abitanti delle Cinque Terre contro un gruppo di giovani nudisti sulla spiaggetta di Gimmo, un paio d'anni fa. A bordo di grossi barconi gli «indigeni» hanno raggiunto la spiaggia e giù un sacco di legnate ai turisti. A Montcrosso. «capitale» delle Cinque Terre, si dice che fossero turisti un po' particolari, pochi soldi e tanti sacchi a pelo e che la causa della lezione non riguardasse solo i corpi troppo esposti, ma presunti spadroneggiamomi e la sporcizia creala nell'accampamento. Resta il fatto che la loro nudità veniva sempre citata fra le colpe che avrebbero provocato la rissa. Ma slamo lontani dal caso più comune della casalinga quarantenne che osa levarsi il pezzo sopra del costume (tenendolo sempre a portata di mano però), per poter sfoggiare un'abbronzatura speciale al ritorno in città. Quanto sappiamo di ciò che pensa l'Italia di questo fenomeno è rilevabile soltanto da parziali sondaggi effettuati senza preciso rigore statistico, che lasciano aperte le domande se sia ormai lecito, se si può tollerare o se dà ancora fastidio. Nel '78 è stata svolta dall'Istituto Makno la prima indagine demoscopica sul¬ fiammiferi nelle tenebre. Il primo sondaggio è stato di Panorama e ha dato un risultato plebiscitario: il 94 per cento dei lettori è favorevole al seno scoperto e quasi il 70 per cento approva anche il nudo integrale, per chiunque e dovunque. Solo un piccolissimo 6 per cento si è pronunciato contrario su tutta la linea. La doccia fredda giunge invece dall'analogo referendum promosso da Bolero. Una schiacciante maggioranza (tre persone su quattro) hanno detto no a chiare lettere, niente monokini. La carta «tematica» — come dicono 1 cartografi — della geografia del seno nudo è dunque più che mai affidata al tanto discusso buon senso di ciascuno. Qui no, là si, secondo le circostanze, 11 momento e il criterio anche nella grande estate 1983. l'atteggiamento degli italiani nel confronti del nudo, sollecitata dal Tribunale Penale di Milano. I risultati parlano di un terzo della popolazione decisamente contrarlo al nudo sulle spiagge, sempre e sotto ogni forma. Gli altri due terzi sono mollo più aperti e si dividono a loro volta in una minoranza liberalizzatrlce e una maggioranza più cauta, che non vuol sentir parlare di prigione, ma che propone limitazioni in nome della moralità comune. In sostanza ne escono tre Italie: quella del no, del si e del ni. Passando a sondaggi più recenti troviamo ancora dati in netta contraddizione. Due periodici hanno invitato In giungo 1 propri lettori a esprimersi con il sistema del tagliando da compilare e spedire al giornale. Logicamente la loro attendibilità è quasi nulla, ma sono comunque due Paolo Calvani

Persone citate: Associazione Naturista Italiana, Carla Verdobblo, Emilio Sperandlo, Paolo Calvani, Rizzuto