L'amor mio si chiama Adele e mangia solo angurie

Divertirsi d'estate con l'alfabeto Divertirsi d'estate con l'alfabeto L'amor mio si chiama Adele e mangia solo angurie PER l'estate abbiamo consigliato, come gioco in scatola, 11 Ludo ovvero il Non t'arrabbiare. Da qualsiasi cartolaio trovate per esempio quello distribuito dalla Editrice Giochi di Milano. «Giochi in scatola» si definiscono merceologicamente 1 giochi che richiedono attrezzature speciali e istruzioni in foglio opuscolo o libretto. Alle classificazioni merceologiche si sottraggono i giochi orali e quelli a caria-e-matita. Per l'estate vi consigliamo di praticare sistematicamente giochi orali e a carta-e-matita relativi alle lettere dell'alfabeto. Tanti ne abbiamo fatti insieme in questi ultimi tre anni. Tanti restano da sperimentare o da inventare. Alcuni vi sembreranno giochi scemi, totalmente scemi. Attenzione. Un gioco che sembra scemo a voi. adulti lettori di questo giornale, può risultare tutt'altro che scemo se lo fanno dei bambini, o se lo fa un poeta. Per quello che riguarda i bambini, a voi stessi può risultare utile qualche gioco orale, per tenerli buoni durante un lungo viaggio in macchina, o qualche gioco a carta-e-matita, per tenerli buoni durante un lungo pomeriggio di pioggia nella camera d'un albe rghetto senza hall, senza saletta-tv, senza niente. sta sequenza di parole di Meneghello: pómo zugo figo beco baso cuco biso véro gnaro sòco pico béco casso fógo buso pésso paro boto musso sigo glasso lógo buto risso péro E scopre che all'interno di ogni verso la prima sillaba di ogni parola ha una vocale sempre differente, disegnando lo schema di un quadrato magico dove le vocali (le cinque vocali) sono tutte rappresentate sia orizzontalmente sia verticalmente: ouiea u ie a o ieaou eaoui aoule Cosa succeda poi considerando le diagonali, potete scoprirlo da voi. Ma veniamo a suggerire qualche gioco. Meneghello ci ha fatto parlare di una università inglese. Prendiamo come guida un libro inglese, The Penguin book of Word Games di David Parlett(1982). Il primo gioco che si può fare è «Amo A». Esemplo: 'Amo A perché è Astuta. Non la amo perché è Arrogante. L'ho portata a Albisola e le ho dato da mangiare Angurie e Albicocche. Si chiama Adele e viene dall'Angola-. Gioco scemo, ma infinitamente meno scemo di «E' arrivato un bastimento carico di Gioco in ogni caso scemo in italiano e un po' più difficile in inglese. Le prime testimonianze di questo gioco in Inghilterra ci portano verso il 1750 e rendono evidenti le implicazioni didattiche. C'erano tre signore di buona estrazione sociale che lo giocavano, e la prima dovendo amare qualcuno con la N diceva che era un Night (invece di Knight), la seconda per la G diceva Glustus (invece di Justice), la terza per la F diceva Fizician (invece di Phlsician). Primo gioco, prima variante: «Amo A perché è Alto, Bello, Coraggioso. Deciso, Erculeo, Fiero, Generoso, Leale, Magnanimo, Napoletano, Onesto, Pio, Quieto, Remissivo, Silenzioso, Timido, Umile, Volenteroso, Zelante». Si può fare con oggetti precisi, per esempio un'automobile: -Amo la mia macchina perché è Antica, Biposto, Costosa, Difettosa, Eccezionale, Fantastica, Garantita, Lussuosa, Mastodontica, Nuova, Opel, Pesante, Quotatissima, Rotta, Straniera, Torinese, Usata, Veloce, Zozza-. Infinite varianti incrociate si ottengono introducendo avverbi (Argutamente Audace, Banalmente Bolso...), verbi e avverbi (Ascolta Attentamente, Balla Buffamente...) ecc. Il secondo gioco che si può fare è quello dell'alfabeto In viaggio. Esempio: « Vado a Ancona per Aggiustare Attaccapanni Arrugginiti, vado a Bologna per Barattare Bambole Brune, vado a Como per Cucinare Cavoli Cappucci, vado a Domodossola per Domare Dodici Draghi, vado a Empoli per Eseguire Esercizi Estrosi- ecc. Questo secondo gioco può avere molte varianti. Gli esempi che abbiamo dato si possono considerare «puri» perché accostano tre parole senza connettivi. Vengon facili coi plurali, ma anche col singolare si può andare a Mantova per Mangiare Molta Minestra. Si possono accettare esempi «impuri» dove fra parola e parola si intromettano articoli, congiunzioni, preposizioni: «Vado a Livorno per Lavare le Lenzuola con la Lisciva, Dado a Torino per Tirarti un Tavolo In Testa...-. DAL 30 agosto al 3 settembre un gruppo di ragazzi parteciperanno a una vacanza, o a una avventura, senza precedenti: un trekking di sopravvivenza postatomica intitolato «Il monte analogo». Sema precedenti, i>a bene, ma cos'è «Il monte analogo-? cos'è un trekking di sopravvivenza postatomica? 'Il monte analogo- è un racconto incompiuto dello scrittore francese René Daumal (1908-1944). edito a Parigi nel 1952, disponibile da noi in edizione Adelphi. A riassumerlo, sembra un racconto fantastico di Borges: due studiosi si dedicano a indagini sulla montagna come simbolo nelle antiche mitologie e si persuadono che «La Montagna» c'è davvero. Esiste geograficamente un punto di contatto fra la terra e il cielo. La cima forse sarà inaccessibile, ma la base si può raggiungere. Bisogna incrociare con pazienza nella ■parte privilegiata di questi luoghi da Eden o da Purgatorio: il Pacifico meridionale... Il racconto di Daumal è legato alla «patafisica» (di cui continua a Milano la mostra su cui ci siamo già intrattenuto, e la sua forza polemica va verso elli si vale della sola attività intellettuale per giungere alla -conoscenza-. Il vero «ricercatore-, secondo Dau- Una vacanza-gara: il trekking del «Monte analogo»