Ora spunta l'antropologo nella tesi dello studente in Lettere di Nico Orengo

Ora spunta l'antropologo nella tesi Ora spunta l'antropologo nella tesi dello studente in Lettere logica, fosse l'esigenza a comprendere, ma che la comprensione del testo rimane sospesa fino a quando il lettore non comprende se stesso. Molti giovani, per istinto, sentono questa doppia esigenza. Sentono che l'osservatore è in gioco proprio se vuole osservare qualcosa. Capiscono che c'è questo aspetto "scientifico" ed "esistenziale". Un ethos della ricerca*. — Lei cosa chiede che sia una tesi di laurea? -Nel "decoro medio", l'obiettivo verso cui tendiamo, una volta individuato il tema, è un discorso dove, insieme ad una specificità di analisi, ancorata a testi e documenti, emerga un "senso generale", problemi di fondazione più ampi. Un esempio: perché la letteratura?*. " ' — ' Come Sono mutati gli interessi, verso quali zone di indagine si muovono i ragazzi, oggi? -Faccio un nome come esempio, quello della scuola di Warburg fondata dal grande storico dell'arte. C'è curiosità e disponibilità a movimenti inconsueti. A una interdisciplinarità. A vedere di un problema più facce, tra chiarezza e complessità. Nell'analisi letteraria i giovani privilegiano quell'indagine che da un prospetto filosofico si muova verso un orizzonte antropologico. In questo senso la situazione dal 77 ad oggi non è radicalmente mutata. Ci sono tendenze più forti ma non esclusive. Direi che il Movimento va dal politico all'antropologico, con una idea die la realtà è un insieme articolato di situazioni complesse, l'ideologia non è una chiave, ma un problema insieme ad altri problemi». — Quando incominciate a pensare la tesi? «Vista questa nuova disponibilità ad un curriculum, verso l'oggetto comune, alla fine del primo anno. Ci sono discussioni settimanali, esercitazioni, mentre altri interessi culturali cominciano a intersecarsi ai problemi di linguistica. Dai corsi tematici e prospettici che tengb.nascono spinte, domande di tesi. E anche dalla capacità di porsi problemi all'esterno della sola teoria della letteratura nascono domande. I punti di riferimento esterni sono importanti, come l'incontro con le grandi personalità intellettuali: Wittgenstein, Febvre, Benjamin, più che Lukacs. E' l'esigenza di personaggi che arrivino dentro e diano luce. Perso¬ naggi che spiegano le ragioni del testo ma anclie il rapporto che quel testo ha con la storia, il destino, la libertà*. — I temi verso i quali lavorate di più, In questo senso, quali sono? «C'è una grande attenzione verso la letteratura di consumo, le forze subaliterne, i problemi di teatralità e oralità. Tematiche a cui ha contribuito una concezione statica idealistica. E' ripreso quel flusso alto-basso basso-alto che in letteratura , sia Borges o Dickens, Gadda o il romanzo dell'Ottocento, o il giallo, non porta fuori strada ». ' — Niente più tesi allora su Leopardi, Manzoni, D'Annunzio, gli ismi? «No. Qui c'è una tesi sugli "Inni sacri", una su "La retorica autobiografica del Cellini"euna sul problema dello spazio nella poesia di Leopardi, una sull'iconologia stilistica in D'Annunzio. No. Vuol dire usare più strumenti, cercare su un autore o su un tema nuove prospettive, modelli meno tradizionali, più cosmologici. C'è l'interesse per il nuovo, ma anche al recupero di tradizioni sconfitte». — Se dovesse suggerire un campo di tesi che cosa sceglierebbe? «Penso alle grandi bi¬ NARRATIVAITALIANA Autore Titolo Lire Editore P.ti Sett. Todisco II seduttore pentlto 15.000 Rizzoli 25 1 Calvino II barone rampante 5.800 Einaudi 22 1 Bevilacqua II curloso delle donne 14.000 Mondadori 14 21 Chiara 40storle 14.000 Mondadori 11 3 Pratolini Metello 4.500 Mondadori 10 1 Svevo La cosclenza dl Zeno 4.500 Dall'Oglio 9 39 Ginzburg La famlglla Manzonl 18.000 Einaudi 9 16 Pirandello II fu Mattla Pascal 4.500 Mondadori 7 26 Calvino II cavallere Ineslstente 5.000 Einaudi 7 1 Sllone Fontamara 4.000 Mondadori 7 43 Bassanl II glardlno del Flnzl Contlnl 5.000 Mondadori 7 1 Vittorlnl Conversazione In Slcllla 8.000 Einaudi 6 1 Eco II nome della rosa 15.000 Bompiani 5 101 Pavese La luna e I laid 4.000 Mondadori 5 2 Calvino Marcovaldo 4.000 Einaudi 4 2 NARRATIVA STRANIERA Bobbins L'lncantatore 16.000 Mondadori 22 2 Yourcenar Alexis o II trattato della lotta vana 8.500 Feltrinelli 16 4 Pearson Czarda 16.000 Longanesi 15 1 Krantz La llglla dl Mistral 16.000 Mondadori 14 7 Hesse Slddharta 4.000 Adelphi 13 117 Clavell Shogun 8.000 Bompiani 11 4 Deschamps La slgnora della bouganvillea 18.000 Rizzoli 9 5 Styron La scelta dl Sophie 16.000 Mondadori 8 5 Ludlum Strlscla dl cuolo 12.000 Longanesi 6 5 Amado Alte unlforml e camlcle da notte 15.000 Garzanti 6 2 Garcia Marquez L'lncredlblle e trlste storla della Candida Erendira 12.000 Mondadori 6 6 Clarke 2010 Odlssea due 16.000 Rizzoli 5 3 Yourcenar Novelle orlentall 12.000 Rizzoli 5 3 Myrer II V6rde deslderlo 19.000 Rizzoli 4 2 Hemingway II vecchlo ell mare 4.000 Mondadori 4 2 Suyin Flnche verra II mattlno 16.500 Sperling &K. 3 5 SAGGISTICA DeCrescenzo Storla della fllosofla greca 12.000 Mondadori 100 5 Hamann Slssl 18.000 Longanesi 12 5 Montanelll- Cervl L'ltalla della dlsfatta 12.000 Rizzoli 11 1 Buttafava Carl flgli del 2053 12.000 Rizzoli 10 3 Ronchey Dlverso parere 14.000 Mondadori 9 3 Vacca Come ammlnlstrare se stessl 10.000 Mondadori 9 9' Pasquarelll Prelatorla del potere 14.000 " Rusconi 9 1 Gervaso II grlllo parlante 15.000 Bompiani 6 7 Cederna Casa nostra 12.000 Mondadori 6 17 ArrigoLevi Ipotesl sull'ltalla 10.000 II Mulino 3 1 VARIA Varl Guida Mlchelln Italia 1983 13.800 Michel m 11 14 Vari Campeggl evlllaggl turisUcI Italia'83 15.000 T.C.I. 10 5 Cajati Erbe e fantasia con le rlcettedl Meseegut 16.000 Mundici-Zan. 0 6 Fonda II mlo llbro dl glnnastlca 14.000 Mondadori 8 25 blioteche, in area emiliana fra Sei e Settecento. Biblioteche a cui corrispondono grandi eruditi, gli enciclopedisti prima dell'Enciclopedia. Oppure alla letteratura scientifica, non solo Galileo e i galileiani. In elle rapporto era, sempre fra Sei-Settecento, l'elogio scientifico con la biografia, l'autobiografia dello scienziato. Cos'è il medico in contrapposizione al filosofo. Oppure penserei a che cosa erano i giornali nel 700. Vorrei saperne di più su quelle entità regionali che erano veramente europee». . — Quando all'inizio lei parlava di esigenze di élite da parte di una università di massa si riferiva ad un problema di strutture organizzative interne? «La macchina organizzativa universitaria corrisponde a dati intemi ed esterni. Bisognerebbe chiedersi se tutte le varie discipline sono omogenee, non c'è più stata una verifica da tempo. Bisogna chiedersi quali rapporti ci sono all'esterno: con la città. le sue strutture culturali, ambientali, chiedersi cosa farà e dove andrà l'intelligenza prodotta nell'università, perché non può restare tutta all'università». Nico Orengo

Luoghi citati: Italia