Bettega che gioca a San Diego non sente nostalgia per la Juve di Gian Paolo Ormezzano

Bettega che gioca a San Diego non sente nostalgia per la Juve Oggi i bianconeri si radunano finalmente a Villar Perosa Bettega che gioca a San Diego non sente nostalgia per la Juve Roberto Bettega «salta» il raduno della Juventus. Lo aveva detto prima di partire per il Canada: «Una cosa che mi attira dell'America è anche la facilità di viaggiare, la normalità delle lunghe distanze. Vai a giocare a Los Angeles, invece che ad Avellino». Bene, i suoi compagni oggi vanno a Villar Perosa, lui ieri era in Florida, oggi si sposta (cinquemila e passa chilometri) in California, per giocare a San Diego. Dice al telefono: .Non sapevo del raduno bianconero, diciamo che non mi sono preparato spiritualmente alla nostalgia, alla commozione. D'altronde la nostalgia è una costante, in me, e per la commozione servono molte cose. Certe volte basta una notizia che mi arriva da un italiano di Toronto, una notizia della mia Juventus». . Onestamente oleografico, Bettega tiene comunque a precisare una cosa: «L'esperienza americana mi convìnce, mi sento sempre più di questo calcio, e al limite dovrei cercare di evitare le trappole sentimentali. Ma come si fa, quando c'è di mezzo la Juventus?». Ha seguito la campagna acquisti bianconera: «Fatta bene, come sempre. Penzo tornerà utile. Le squadre grosse si sono. in qualche modo rinforzate tutte. Prendendo Cerezo la Roma ha "ammortizzato" la partenza di Vierchowod. Diciamo che la Roma sarà costretta a giocare ancora di più per lo spettacolo, con due brasiliani, e anche a proiettarsi avanti. Un titolo di nobiltà, un incentivo e un rischio». Domanda banale, ma inevitabile: Juventus favorita? «Direi di sì, e per due ragioni: che la Juventus è sempre favorita lo è già solo per il fatto di esistere e di chiamarsi con questo nome e di avere là tradizione che ha ; poi è favorita stavolta per via delle utili ancorché dure esperienze dello scorso anno e per via degli acquisti che queste esperienze in un certo modo hanno suggerito, per non dire imposto». Si sta facendo più «spessa» la distanza di Bettega dall'Italia? i •Per certe cose no, sono le cose che stanno nel cuore da tanto e che ci rimarranno per sempre. Per altre cose si, mi sfugge un po' l'attualità, mi sembrano poco importanti particolari ai quali una volta legavo mie azioni, miei pensieri. Comunque la partenza per Villar Perosa fa parte dei ricordi fissi, struggenti e dolci. Invidio i miei amici della Juventus. Non rimpiango di essere in America, ma vorrei adesso stare in Piemonte, in un paesino dove per tredici anni ho conosciuto i sogni più belli e dove ho superare i problemi più complicati. Vedo tanta bella America, ma Villar Perosa ogni tanto torna a essere per me la capitale del mondo, di un mio mondo». Gian Paolo Ormezzano .

Persone citate: Bettega, Cerezo, Penzo, Roberto Bettega, Vierchowod