La situazione in quattro città (in Italia è meglio che fuori)

La situazione in quattro città (in Italia è meglio che fuori) La situazione in quattro città (in Italia è meglio che fuori) TORINO TORINO — Città dello Statuto e del suoi 64 morti, Torino soffre ancora il ricordo della tragedia, e con esso la lunga odissea per mettere le sale in regola con le norme di sicurezza: qui, proprio per quello clic è successo, i controlli sono più duri che altrove. Su diciotto cinema di prima visione chiusi in questa stagione estiva, otto non stanno facendo ferie ma lavori di ristrutturazione, oppure sono in attesa delle verificìie della commissione di vigilanza, die ha i suoi tempi. La città è anche priva per sempre di altri due grandi lo cali cinematografici nel pieno centro: il Corso, bruciato alcuni anni fa e mai rimesso a posto, e {'Astor, prestigiosa sala recentemente destinata -ad altrìusi». Fra gli imprenditori della città alle prese con i lavori, si registra un cupo pessimismo Gazzera, per le sue sale Vittoria, Capito! e Lux, conta di concludere i lavori per la fine del mese: «Facendo il possibi le per adeguare alla recente normativa 1 vecchi locali Spendiamo centinaia di mi' lioni ma non sappiamo se e quando apriremo» dice. Nel circuito Ventavoli, è pronta la nuovissima multisala Eliseo, «unica nel suo genere» dice il proprietario, con due sale al piano strada e una grande al primo piano. Ci sono anche i titoli dei film per la serata di inaugurazione: quando apre? «Appena mi danno la licenza». Il Nazionale ha dovuto rifare lavori all'impianto elettrico, sarà pronto per fine agosto, come il Gioiello, anch'esso con impianto elettrico e tendaggi nuovi di zecca. Altro locale che si è sdoppiato, il Charlie Chaplin già Punto Due, due sale da 180 posti l'una cìie saranno finite per lo stesso periodo. Le preiìisioni sono invece crìticlic per i'Augustus, t>ecchia sala del cuore della città: non solo non sono cominciati i lavori, ma non c'è ancora in piedi un progetto. MILANO MILANO — A Milano ci sono 94 sale cinematografiche, di cui 27 di prima visione, 12 di proseguimento prime, 21 a luci rosse, e le rimanenti di zona cioè adibite a seconde e terze insioni. In questo luglio e agosto ne resta chiuso un terzo. Alla ripresa autunnale, almeno una decina potrebbero non riaprire. Manclieranno sicuramente lo Zenit (mille posti in piazza Piemonte, zona che ha pretese -chic-), il Ducale (1500 posti), il Ritz, a poche centinaia di metri dal duomo, 320 posti, rifatto nel 75). Difficoltà serie si profilano per /'Arlecchino, l'America, il XXII Marzo, l'Orfeo. Inseguendo l'elenco in ordine di gravità decrescente, altre sale del centro potrebbero avere problemi (ma presumibilmente troveranno maniera di superarli, magari individuando qualche modo per ridurre le spese: si tratta di Durini, Rivoli, Arti, Capito! Manzoni, e di qualche altro ancora. ROMA ROMA — Circuito Amati: Come è noto il circuito è in vendita o meglio in smembramento. Il reSjjonsabile dell'ufficio programmazione sostiene però die, a inizio di stagione, tutte le sale riapriranno con la sola eccezione del Barberini die è tornato al tuo proprietario, Saviottt (quello del bar Piccadilly) e dell'Empire per il quale dopo l'incendio del cinema Statuto si stanno facendo dei lavori. Altre voci però affermano die l'Empire non aprirà più e' die la stessa sorte seguiranno forse anclie il Capitol e il Ritz. Circuito Gemini. Sembra che delle sue cinque sale non aprirà solo il Bclsito. Circuito Gaumont. Proprietaria di Metropolitan, Supercinema, Fiamma 1 e 2, Maestoso, Eurcine, Emba&sy, Cola di Rienzo, King, Savoia, Del Vascello e collegata con un'altra quindicina di sale di cui cura la programmazione, la Gaumont ha dichiarato di non altere alcuna intenzione di chiudere le sue sale, anzi di essere interessata a nuove acquisizioni. GENOVA GENOVA — Undici sale di prima visione su tredici, una prosecuzione- su quattro e sci cinema di quartiere su dodid, oltre a tutti i cineblub, espongono, al posto del cartelloni, la scritta -chiusura estiva-. Spesso la chiusura nel periodo delle ferie si è rivelata la premessa di una cessazione totale d'attività. Quest'anno, invece, la situazione è cambiata. La stagione, infatti, è andata particolarmente bene e, nonostante le lamentele di prammatica, gli incassi sono stati buoni rispetto al passato. Tutti i cinema genovesi, quindi, riapriranno i battenti a settembre. L'unica sala ad accusare qualche preoccupante sintomo è l'Astor di via XX Settembre.