Escapades, un inno alla danza ha chiuso il Festival di Nervi di Luigi Rossi

Escapades, un inno alla danza ha chiuso il Festival di Nervi «Notturno italiano», assemblaggio di classico e moderno Escapades, un inno alla danza ha chiuso il Festival di Nervi NERVI — /( Festival del Balletto chiude con una rimpatriata di giovani interpreti posta sotto il romantico titolo «Notturno italiano». Alla serata intervengono anche due compagnie, Danna Prospettiva di Vittorio Biagi e l'Aterballetto. a testimonianza di due realtà italiane maturate al di fuori del soffocante abbraccio degli enti lirici. La lunga serata assembla un po' casualmente molte cose, dalla danza accademica al classico-moderno, dal balletto jass fino a taluni esperimenti avamatl degli ultimi tempi. Delle due compagnie ospiti, Danna Prospettiva ha presentato la versione di Biagi della Sagra della primavera di Stravlnskij e l'Aterballetto una creazione di Alvln Ailey intitolata Escapades. Quest'ultima è certamente il «clou» della serata con una felicità creativa che esalta la gioia della dama sulla scatenata musica di Max Roach. Ailey abbandona qui ogni impegno e ogni protesta sociale contro l'emarginazione del suo popolo di colore per affidarsi unicamente agli euforici riti del grande batterista jazz, coniugando plausibilmente atmosfere afro-cubane con IItalianità della compagnia per] la quale è stata pensata la creazione. L'Aterballetto in-\ terpreta mirabilmente la sciolta suite, a partire dal suo direttore Amedeo Amodio, qui apmdinBnddnndcp anche in veste di danzatore principale affiancato dalla mirabile Luciana Cicerchia, danzatrice classico-moderna in continua ascesa, e da alcuni promettenti giovani come Brunella Buonomo e Alessandro Molin. La Sagra di Biagi non è una novità, ma 'S'cWtamentè uno dei più validi accostamenti degli ultimi tempi al vertigi-' noso capolavoro stravinskiano. Il ritmo pagano è ricondotto alle sue matrici barbariche, sfruttando la forza esplosiva di questa musica dirompente. In tutt'altro clima si sono posti i giovani della Scala ora attivi in Inghilterra, Renata Calderini e Maurizio Bellezza (del London Festival Ballet) e Davide Bombana con la sua collega Elaine McDonald dello Schottische Ballet. I primi due non si sono discostati dalla più rigorosa tradizióne accademica, con due versioni di Ronald Hynd dei passi a due delle Stagioni di Glazunov e dì Schiaccianoci di Ciaikovski. Hanno mostrato i frutti maturati con il lungo lavoro a Londra. Bombana, classicissimo poulain» scaligero, ha mostrato la sua eleganza nella Infiorata di Genzano di Bournonville, ma ha voluto omelie esemplare la sua validità nel moderno con Bclong di Norbert Vesak condotto su musica pop. Curioso recupero infine del sessantenne Babilée, che fu uno dei maggiori danzatori degli Anni Cinquanta, in coppia con la nostra soave Maria Grazia Galante, ora in forza al «Ballet du XX.me■Siede» di Béjart. E proprio di quest'ultimo coreografo i due hanno eseguito un singolare numero poco noto da noi intitolato Li fe, creato sulla personalità guizzante c clownesca di Babilée, rimasto l'eterno ragazzino con frangetta dei tempi del capolavoro di Roland Petit Le Jeune homme et la mori. Luigi Rossi

Luoghi citati: Inghilterra, Londra