Il grande viaggio prigionieri dell'afa

Il grande viaggio prigionieri dell'afa Il grande viaggio prigionieri dell'afa Tutti in viaggio, sotto l'afa. Ieri, con la chiusura delle fabbriche, è partito il primo scaglione. Altri, non meno numerosi, si muoveranno tra oggi e domani sera. Le autostrade, sotto pressione fin dal mattino, registrano centinaia di ingorghi, in un crescendo che ha raggiunto la massima intensità dopo le 20. Code ai valichi (entrata e uscita), ai caselli, su tangenziali e bretelle di mezza Italia. Qualche chilometro nei casi migliori, che diventano facilmente 10-15 per i nodi «caldi». Ressa anche sui traghetti della Sardegna e a Villa San Giovanni, dove ci si imbarca per la Sicilia. Stazioni ferroviarie e aeroporti non hanno del resto avuto vita facile. Le partenze in ritardo sono di regola. Ancora una volta il caldo torrido ha peggiorato la situazione, causando disagi, malori, svenimenti. I 30-35 gradi diventavano 40-45 nelle auto in fila sotto il sole. Su Friuli e Venezia Giulia si sono abbattuti violenti nubifragi, la temperatura è scesa. Molti i tamponamenti a catena: la strada delle ferie continua a regalare esempi di imprudenza. Lunghe code di auto sulle strade che portano in vacanza. Ovunque si viaggia a passo d'uomo Le spiagge italiane sono già gremite di turisti: il mare mitiga la calura di questi giorni

Luoghi citati: Friuli, Italia, Sardegna, Sicilia, Venezia Giulia, Villa San Giovanni