Brutto tonfo dei fiorettisti azzurri

Brutto tonfo dei fiorettisti azzurri SCHERMA Niente medaglia ai mondiali e solo un quinto posto anche nella prova a squadre Brutto tonfo dei fiorettisti azzurri VIENNA — I mondiali non si addicono ai fiorettisti azzurri. Giunti a Vienna con la convinzione di dominare, si ritrovano a gestire un risultato complessivamente mediocre, sicuramente al di sotto delle aspettative: quarto posto di Cerionl e ottavo di Numa nell'individuale, quinto posto nella prova a squadre. Dirigenti e atleti hanno un diavolo per capello. Il presidente Nostini e il tecnico Fini hanno «tuonato» contro la mancanza di carattere dei fiorettisti che, ad eccezione del caricatissimo Borella, hanno deluso nella prova a squadre di ieri. In realtà ci sono da fare alcune considerazioni: nella giornata, dietro all'Italia, sono cadute anche Urss, Francia e Polonia; solo le due Germanie hanno mantenuto un buon livello di rendimento. Ad eliminare l'Italia è stata Cuba, che ha poi conquistato il bronzo e che è stata superata dai vincitori della Germania Ovest per il rotto della cuffia nelle semifinali, con alcune decisioni dei giudici che sono state ampiamente criticate. Quindi non è stato un crollo verticale ma solamente una giornata non esaltante. Scesi in pedana alle otto di mattina, i fiorettisti azzurri hanno cominciato bene l'incontro con Cuba, passando a condurre 2-0, poi hanno perso quattro incontri consecutivi. Sul 4-8 c'è stata una reazione, ma poi i cubani hanno conquistato il punto definitivo, chiudendo sul 9-6. Invano uno scatenato Borella ha cercato di trascinare i compagni. Ha realizzato 4 vittorie, si è sgolato per incitare gli altri azzurri: ma Numa, irriconoscibile, ha perso due incontri di fila e poi, tra la sorpresa generale, ha chiesto la sostituzione. Lo ha rimpiazzato Cerioni, che ha fatto il suo dovere : una vittoria e una sconfitta. L'altro punto debole della squadra è stato invece Angelo Scuri: 4 sconfitte. Scendendo dalla pedana era talmente sconvolto da annunciare il suo ritiro agonistico. Rincuo¬ rato, si è ripreso nei successivi incontri per il quinto posto e, dopo aver conquistato il punto decisivo dell'8-6 contro la Polonia battendo 5-0 il quotato Sypniesski, ha avuto una crisi di pianto j=» Senza infamia e senza lode, ma su livelli non esaltanti, la prova di Cervi: una vittoria e due sconfitte. Molto regolari Invece 1 cubani contro i nostri: tre vittorie di Diaz e due ciascuno di Favier, Gonzales e Garcia. Negli altri incontri dei quarti: Ddr-Urss 9-7, Ungheria-Polonia 9-7, Germania Ovest-Francia 9-7. Fuori dalle semifinali quindi le prime quattro dei mondiali di Roma. In semifinale la Germania Ovest batteva Cuba (9-7), la DPsgplOddvpucn Ddr batteva l'Ungheria (9-6). Poi bronzo alla sorprendente squadra cubana (8-8 con l'Ungheria, ma due stoccate in più) e duello pantedesco per l'oro: 9-4 per la Germania Ovest con 3 vittorie di Behr, 2 di Gey. Beck e Hein, contro 3 di Germanus e 1 di Behrens. Gli azzurri superavano invece prima la Francia (9-5), poi la Polonia, agguantando un quinto posto che veniva comunque digerito male: «Sono dei bambini — ha detto il et Fini —: nelle prove individuali riescono tutti a dare il massimo, invece quando gareggiano insieme non riescono a crearsi una coscienza di squadra. E' una questione di immaturità, non c'è altra spiegasione. C'è stato un calo di tensione.^. •Se Numa perde nell'individuale — ha affermato il presidente Nostini — dopo essere andato in vantaggio per 7-3 e poi si ripete negativamente nella prova a squadre, chiedendo la sostituzione, significa che è logoro. Non accetto il discorso del superlavoro. Le vittorie che ha ottenuto que-, sfanno dovevano caricarlo. Invece sia lui sia la squadra, ad eccezione di Borella, psicologicamente non c'erano». Ma molti non sono d'accordo e accusano 1 responsabili federali di aver troppo spremuto Numa e compagni negli ultimi sei mesi, compresa la trasferta alle Universiadi a dieci giorni da questi mondiali. In compenso le azzurre del fioretto (che a Edmonton non c'erano, come la Vaccaroni, o non si sono impegnate a fondo) hanno conquistato l'accesso ai quarti di finale (dove oggi incontreranno la Cina) superando Romania e Polonia per 9-6. Contro le romene: Vaccaroni 2-2, Cicconetti 2-2, Traversa 4-0, Mochi 1-2; contro le polacche: Vaccaroni 2-2, Cicconetti 4-0, Traversa 2-2, Mochi 0-2, Zalaffi 1-0. Decisiva nella prima gara la giovane Traversa, nella seconda la Cicconetti, mentre Dorina Vaccaroni è apparsa sotto to no. C'è comunque molta f idu eia. Oggi comincia anche il torneo individuale di spada. Numa (irriconoscibile) e compagni eliminati da Cuba, bronzo dietro le due Germanie. Soltanto Borella si è salvato. Polemiche e accuse: «Siete dei bambini» strilla il et Fini. Ma c'è chi parla di stagione troppo intensa, con l'inutile impegno delle Universiadi a pochi giorni dai mondiali. Le fiorettiste ammesse ai quarti di finale, dove affrontano oggi la Cina. Vienna. L'allenatore della Germania Ovest, Emil Beck, issato in trionfo dai suoi fiorettisti