Verso il caos sanitario per crisi del personale

Verso il caos sanitario per crisi del personale In Piemonte almeno 7 mila posti da coprire Verso il caos sanitario per crisi del personale Al San Luigi il nuovo reparto ha bisogno di 24 infermieri • All'Infantile ne mancano 304 ■ La Regione chiede deroghe urgenti La clinica universitaria di patologia medica, trasferita all'ospedale San Luigi di Orbassano, dovrebbe diventare operante da lunedi prossimo, 1" agosto. Il titolare prof. Emanuela porterà con sé un aiuto, un ricercatore e una biologa; l'assemblea dell'Usi discuterà questa sera l'organico di sua competenza della nuova Divisione: 2 aiuti, 8 assistenti. 2 caposala e 24 infermieri professionali. Ma si sa già che, se non accadrà nulla di nuovo, questa «pianta organica» resterà sulla carta, perché, come è noto, la legge finanziaria (n. 130) blocca qualsiasi assunzione di personale in enti pubblici. Non tocca solo gli ospedali, ma è certo che sono i più penalizzati. In pratica per il San Luigi significa che nessun malato potrà fruire, per ora, di un servizio altamente qua' lificato. Oltre a questi 24 infermieri professionali e 2 caposala l'organico ha già 90 posti vacanti; .e il blocco ci vieta anche di assumere le 20 professionali che si diplomano in questi giorni nella nostra scuola interna-, lamenta il presidente dell'Usi, dott. Gallo. Ospedale infantile Regina Margherita. -La nostra pianta organica — dice il direttore sanitario dott. Tapparo — elenca 905 infermieri e circa 150 medici. Per questi ultimi non ci sono quasi problemi, di infermieri in servizio adesso ce ne sono 601. Quindi abbiamo 304 posti vacanti. Mi dica un po' come si fa a lavorare Non possiamo sostituire chi va in pensione. E entro fine anno saranno numerose le infermiere ette se ne andranno temendo, dopo la polemica sulle baby pensioni, di non poter più fruire del pensionamento dopo 19 anni e 6 mesi e un giorno di servizio come previsto dalla legge-. Sono due esempi di come la sanità ospedaliera e territoriale si avvìi al disastro (anche se non è la sola causa, come tutti sappiamo). Sentiamo in Regione. In tutto il Piemonte (53 Unità lo cali, più quella torinese 1-23) l'organico della sanità ha 50.531 posti di cui circa 4 mila medici. Sono vacanti 3189 posti; altri 3150 sono coperti da personale non di ruolo; 3140 tecnici e paramedici precari sono stati confermati fino a dicembre; 809 persone an dranno in pensione entro l'anno. -Soltanto coprendo i posti già vacanti e quelli che si renderanno liberi per dimissioni e confermando i non di ruolo — dice l'assessore regionale alla Sanità, Bajardi — si possono offrire ai giovani 7 mila posti di lavoro. Le pare poco?-. Assisteremo alla mobilitazione dei sindaci come in Emilia? -I sindaci possono far poco —* dicono in Regione—ma noi siamo stati i primi ad avviare un'azione per far recedere il governo da questa posizione assurda che ci impedisce an die il normale turnover-. In effetti, appena varata la legge nazionale, la Regione ha chiesto i decreti di deroga che sono arrivati 1*11 maggio e il 17 giugno e prorogano fino al 31 dicembre i contratti dei precari. Il 23 giugno la giunta regionale ha fatto quello che han- no fatto i sindaci emiliani nel giorni scorsi. Con una delibera ha Invitato le Usi a 'garantirsi nell'esclusivo interesse del cittadino la priorità dei servigi sanitari-, anche per impedire un aggravamento delle spese regionali verso i servizi privati convenzionati. Perché è chiaro che se uno ha bisogno di un'analisi del sangue e la struttura pubblica, per mancanza di personale o qualsiasi altro motivo, non gllel'asslcurà entro tre giorni, secondo l'ormai famosissimo decreto Pertini, ha diritto di rivolgersi a una struttura pri vata, a spese del servizio sanitarlo nazionale. Ma il commissario di governo ha respinto, il 18 luglio, la delibera regionale e quindi siamo ricaduti nel caos.. Ora la Regione torna all'assalto mettendo in rilievo l'esasperante situazione di reparti che rischiano di chiudere per mancanza di personale. E abbiamo parlato solo di quello addetto direttamente al malato, non degli amministrativi delle Usi e ospedali. Che sono in situazione forse più grave ancora, -Noi facciamo tutto quel che possiamo — dicono in Regione — e con lo stipendio di agosto pagheremo già un acconto dei miglioramenti previsti dal contratto che è uscito sulla Gazzetta Ufficiale il 20 luglio. Vorremmo avere più gente a cuipagarlo-, Domenico Garbarino

Persone citate: Bajardi, Domenico Garbarino, Gallo, Pertini, Tapparo

Luoghi citati: Emilia, Orbassano, Piemonte