L'Iran minaccia i suoi vicini «Vi attaccheremo se Baghdad bloccherà il nostro petrolio »

L'Iran minaccia i suoi vicini «Vi attaccheremo se Baghdad bloccherà il nostro petrolio » L'Iran minaccia i suoi vicini «Vi attaccheremo se Baghdad bloccherà il nostro petrolio » NOSTRO SERVIZIO TEHERAN — La guerra del Golio tra Iran c Iraq sta avendo sviluppi importanti che potrebbero avere ripercussioni sulle esportazioni petrolifere dalla regione. Dopo mesi di guerra in trincea, con operazioni limitate, l'offensiva lanciata venerdì scorso dall'esercito iraniano, aprendo un quarto fronte, ha permesso a quest'ultimo di pontrare nel Nord dell'Iraq. Te heran intende chiaramente impedire al nemico, rafforzatosi con materiale militare francese, di stroncare il suo export di greggio. Domenica, dopo I primi successi dell'offensiva, Ali Akbar Velayati, ministro degli Esteri iraniano, ha mmonito - il regi me sionista d'Iraq» che -se un qualsiasi incidente impedirà l'esportazione di petrolio iraniano, nessun Paese della regione potrà poi esportare il suo». E' la prima volta dal settembre '82 che l'Iran minaccia cosi apertamente di tron care le esportazioni petrolife re dei Paesi cht si affacciano sul Golfo. La nuova offensiva iraniana, lanciata nel territo rio kurdo-iracheno, era fino a Ieri ben sostenuta. Mentre domenica il portavoce milita re Iracheno affermava che «la maggior parte delle unità iraliane impiegate nel Kurdistan erano state distrutte» e parlava di 1400 nemici uccisi, Teheran moltipllcava 1 bollettini di vittoria, che Baghdad non ha smentito. Le forze iraniane si sarcb bero impadronite del caposaldo di Hadj-Omran, nel Kurdistan iracheno, a sei chilometri dalla città di confine iraniana di Plranshahr. La Montagna del re» (2600 metri) che domina, in questa impervia regione, Hadj-Omran e che serviva all'artiglieria irachena per bombardare località iraniane, è ugualmente caduta nelle mani dei pasda- ran, che l'hanno ribattezzata «Montagna della libertà». Domenica sera gli iraniani assediavano la guarnigione irachena di Chouman-Mustafa, annunciando poi di aver abbattuto tre aerei (ma non si tratta comunque dei Super-Etendard «prestati» poco tempo fa dalla Francia a Baghdad). Al massimo le truppe khomelniste si sarebbero spinto a una quindicina di chilometri dalla frontiera; la situazione viene considerata abbastanza grave a Baghdad tanto che il presidente Saddam Hussein, accompagnato da alti ufficiali, sabato è stalo al fronte per ispezionare le truppe. E' probabile che l'offensiva non abbia come obiettivo i nazionalisti kurdi (antikhomeinlsti, ma neanche ben visto da Baghdad e da Ankara) e che questo teatro di guerra non abbia alcun valore strategico. Quello che oggi Teheran teme è che Baghdad, in possesso dei micidiali Super-Etendard, possa attaccare il terminal petrolifero di Kharg, il cui funzionamento è vitale sia per l'Iran sia per l'economia occidentale. Tarek Azlz, ministro degli Esteri Iracheno, ancora mercoledì 20 luglio affermava che il suo Paese era «deciso a colpire gli interessi petroliferi e economici iraniani nel Golfo». Due giorni dopo arrivava la risposta iraniana sul monti del Kurdistan. Copyright i-Ia- Mondi-li e ih r l'Italia ci.11 Stampa»

Persone citate: Ali Akbar Velayati, Saddam Hussein, Tarek