Nel mondo perdite per 8300 miliardi

Nel mondo perdite per 8300 miliardi II passivo '82 delle grandi siderurgiche è salito del 113% rispetto all'anno precedente Nel mondo perdite per 8300 miliardi ROMA — Ammontano a 8.300 miliardi di lire le perdite accumulate dalle maggiori industrie siderurgiche del mondo nel 1982. con un aumento del 113 per cento rispetto alle perdite dell'anno precedente. Questa cifra — che .fotografa» il drammatico peggioramento della situazione dell'industria siderurgica mondiale — sintetizza le enormi difficoltà che i Paesi della Comunità europea dovranno affrontare nella trattativa che si apre lunedi 25 luglio a Bruxelles sul rinnovo delle quote di produzione dell'acciaio e sul «pacchetto» di tagli che la commissione ha messo a punto sollevando polemiche e reazioni negative in molti Paesi. Un esame dell'andamento dei bilanci delle maggiori industrie siderurgiche mondiali consente di mettere in luce le linee di tendenze che si sono verificate negli ultimi mesi e che sono alla base, oltre che dei gravi problemi dell'industria siderurgica comunitaria, dei crescenti contrasti sull'acciaio tra Stati Uniti ed Europa. Tra i cambiamenti di maggior rilievo vi è innanzitutto il netto peggioramento dei conti delle «grandi» americane che, da un consistente utile nel 1981 (523 miliardi per la US Steel a 286 miliardi per la Bethlehem), sono passate a perdite altrettanto ingenti nel 1982 (1.154 miliardi la prima, 1.990 miliardi la seconda). Il peggioramento dei conti appare comunque come il «filo rosso» che lega la maggior parte delle grandi aziende siderurgiche con pochissime eccezioni tra le quali l'Italsider che è riuscita a ridurre le perdite da 1.698 a 1.040 miliardi.

Luoghi citati: Bruxelles, Europa, Roma, Stati Uniti