Negli Usa riaffiora il protezionismo

Negli Usa riaffiora il protezionismo Reagan strìnge le barriere a carne, auto giapponesi, moto e zucchero Negli Usa riaffiora il protezionismo NEW YORK — L'intenzione dichiarata pochi giorni fa dall'amministrazione Reagan di voler imporre quote sulle importazioni di carne rientra in una linea di tendenza favorevole ai protezionismo che sempre più va accentuandosi sia in ambienti repubblicani sia democratici. Oltre a considerare le limitazioni sulla carne, gli Stati Uniti hanno imposto restrizioni «volontarie» sulle Importazioni di auto dal Giappone; hanno aumentato dal 4,4 per cento al 49 per cento le tariffe sulle motociclette di grossa cilindrata; hanno ridotto drasticamente le importazioni dello zucchero dal Nicaragua; hanno lasciato cadere le Iniziative per aprire i mercati americani al bacino caraibico; si sono astenuti dal concludere un impor¬ tante accordo con la Cina per la determinazione di limitazioni all'importazione di fibre tessili cinesi a basso costo. Nei confronti dell'Europa, dopo I trascorsi che riguardavano il gasdotto siberiano e le vendite di grano all'Egitto, l'amministrazione ha deciso poche settimane fa di garantire quattro anni di crescente protezionismo ai produttori di acciaio americani, boicottando 1 produttori di acciai speciali del Mercato Comune. Queste azioni appaiono sorprendentemente contrarie a quanto dichiarato durante l'ultimo «vertice» dei maggiori Paesi Industrializzati, ma trovano ampi consensi, sia in ambienti repubblicani sia democratici, e continueranno Oggi, l'amministrazione sta conside¬ rando un ampliamento della legge che regola le Importazioni in Usa per allargarne l'azione, ma continua a sostenere, nonostante l'evidenza contrarla, di essere uno strenuo difensore dei principi a tutela del Ubero mercato. «Gli Stati Uniti chiedono al loro alleati di accettare lo stravagante concetto che una nazione che si dichiara apertamente favorevole al libero mercato agisca, in pratica, in modo contrario ai più elementari principi del libero mercato», ha scritto pochi giorni fa sul Wall Street, Journal Roy Denman, capo della delegazione della Comunità europea negli Stati Uniti il quale anticipa l'intenzione di intraprendere azioni di protesta in seno al Gatt (l'accordo generale che regola 11 commercio mondiale.

Persone citate: Gatt, Roy Denman