Le lettere della domenica

Le lettere della domenica Le lettere della domenica Le dimissioni di Donat-Cattin Il signor A. E. Carpi, di Roma, ritiene -grande e offensiva presunzione- l'aver io considerato inelegante, per la verità, la mancata offerta di dimissioni da parte del segretario politico del mio partito. De Mita, dopo la sconfitta elettorale del 26 e del 27 giugno 1983. Le dimissioni in circostanze analoghe sono senza dubbio una prassi abbastanza consolidata nei partiti di tutti i Paesi democratici. Ma non voglio convertire il signor Carpi alla semplice tesi, mentre mi preme replicare ad una sua affermazione infondata: -Donat-Cattin il "gesto elegante" non l'ha mai saputo fare-. Non è vero. Sono con riferimento pubblico dimissioni rassegnate, in due distinte occasioni, al presidente Moro da incarichi di governo: e fu pure data notizia delle mie dimissioni, date, respinte e reiterate da vicesegretario della de nel maggio dell'80. Carlo Donat-Cattin, Torino La salute del professor Sraffa L'articolo di Gaia Servadio sull'economista Piero Sraffa (La Stampa del 6 luglio) ne drammatizza in misura eccessiva le condizioni di salute. E' certamente vero che il professor Sraffa negli ultimi tre anni ha sofferto di vari malanni connessi soprattutto all'età. Ma fortunatamente non è vero che sia stato colpito da trombosi, né è vero che abbia -dimenticato l'inglese». . Al riguardo la professoressa Krlshna Bharadwaj, alla quale ho tradotto l'articolo della signora Servadio, mi chiede di riferire quanto segue: «Ho visitato Piero Sraffa nella Hope Nursing Home il 22, 23 e 24 giugno scorsi. Non ha avuto alcuna difficoltà a riconoscermi e a intrattenersi con me in inglese. So però che preferisce parlare in francese e soprattutto in italiano che, come ama ripetere, dopo tutto è la sua lingua madre-. Alessandro Roncaglia, Roma La lotta per la casa Leggo su La Stampa del 7 luglio l'articolo sotto il titolo .Famiglia senza casa occupa con un letto la Galleria di Milano- riferito a due famiglie di occupanti abusivi sfrattati dall'Istituto case popolari. Credo che la cronaca del fatto meriti un approfondimento. Ambedue le famiglie hanno una casa dove andare: in particolare la famiglia Negri, che ha portato il letto in Galleria, si è sistemata nell'alloggio popolare dove già abitava con la madre che ora è deceduta. Questo per correggere l'impressione negativa ingenerata nell'opinione pubblica da un gesto plateale che sembrerebbe atto di disperazione ma invece è più assimilabile alla -sceneggiata». A fine '82 gli alloggi occupati abusivamente erano 1819 e a fine aprile '83 erano saliti a 2152. Nell'ultimo anno e mezzo abbiamo recuperato 206 alloggi: non è certamente un gran risultato poiché rappresentano il 14% circa. Il fenomeno è grave e non lo abbiamo mai nascosto. Sento acutamente il dramma umano delle famiglie che hanno occupato per disperazione, ma è chiaro che debbo agire secondo legge in difesa di migliaia e migliaia di legittimi assegnatari che attendono di essere sistemati. Ancora una volta siamo al centro di una guerra fra disperati: tutti hanno bisogno di case, ma non ce ne sono per tutti. Crediamo che la vera soluzione stia nel costruire di più e meglio, e più in fretta possibile. Per questo stiamo mettendo a punto modalità di realizzazione dei programmi per nuove case finanziati dallo Stato, che permettano efficienza massima nell'impiego del fondi. Paride Accetti Presidente I.A.C.P. della provincia di Milano Quei souvenirs della Mecca Abbiamo letto su La Stampa la notizia pubblicata in data 6 luglio 1983 sotto il titolo «Souvenirs israeliani alla Mecca-. Non risponde a verità che siano in vendita riproduzioni della Kaaba di fabbricazione israeliana. La notizia concludeva che secondo la tradizione musulmana la «Kaaba.. venne consegnata a Abramo dall'arcangelo Gabriele. Non è cosi. Trascrivo la traduzione dei versetti del Corano riguardanti la «Kaaba-: Surah II - Versetto 127 ■£ dopo che Abramo e Ismaele ebbero posto le fondamenta della casa, cosi pregarono: Accetta, oh Signore, poi che tu, solo tu, sei colui che ascolta e colui che conosce-, Surah XXII - Versetto 26 -E quando preparammo per A bramo il luogo per la casa dicendo: Non uninni ad altri e santifica la mia casa per coloro che la circondano, che si inchinano o che si prostrano-. Ufficio stampa dell'Ambasciata dell'Arabia Saudita Bianchi con 1/32 di sangue negro La Stampa del 7 luglio scorso, riporta in prima pagina un articolo a firma di Ennio Caretto. nel quale si afferma che sarebbe caduta in Louisiana l'ultima legge di discriminazione razziale. Tale legge prescriveva per le persone che avevano un trentaduesimo di sangue nero l'indicazione su documenti di appartenenza alla razza nera. La notizia desta qualche perplessità. Infatti o la norma era rimasta stranamente in vita, ma era già in precedenza caduta per le persone aventi un sedicesimo, un ottavo, un quarto, ecc. e questo sembra molto strano, oppure cade la norma per il trentaduesimo, ma rimane in vita per tutte le percentuali più elevate di sangue nero e in tal caso come si può parlare di eliminazione di ogni discriminazione? Sembra invece che discriminazioni ben gravi esistano tuttora. Gianni Gismondi, Foggia // 32' di sangue era il minimo, evidentemente: a maggior ragione chi ne aveva un sedicesimo o un ottavo era considerato negro. L'articolo sottolinea che l'abolizione formale della legge, rimasta precedentemente in vigore per tutto il tempo, non cambia la discriminazione che di fatto ancora esiste. (e. c.) Suffragi inutili? Giustamente molti cittadini pensano che i suffragi ottenuti dal partito pensionati siano da considerare espressioni di legittime speranze, ma nulla più. Probabilmente sono nobili gli Intenti e le aspettative di chi ha aderito — votandolo — a quel neopartito. Ma era logico che si trattasse di un'aspirazione velleitaria: anche un deputato o due, se fossero stati eletti, non avrebbero potuto sviluppare in Parlamento quell'azione che un partito tradizionale, con solide e sperimentate strutture, avrebbe più efficacemente potuto svolgere. I socialdemocratici per esempio, che hanno dimostrato di avere a cuore le legittime istanze dei pensionati, possono ora soltanto rammaricarsi di non aver avuto l'apporto di qualche centinaio di migliaia di voti in più. voti ibernati dal nuovo partitino. In effetti, quel potenziale dinamismo — costituito da tanti cittadini con desideri comuni — ricorda il piccolo mammut siberiano, incastrato dalla preistoria in un enorme blocco di ghiaccio: a guardarlo suscita ammirazione e la sua mole fa pensare alla forza. Ma tutti sanno che rimarrà per sempre, inevitabilmente, immobile. Nazareno Pagnanelli. Padova C'è di nuovo il P.M.N. Nessun giornale ha ritenuto opportuno e doveroso riportare la notizia della ricostituzione del Partito Monarchico Nazionale. Eppure, appena nato, que- ! sto partito è riuscito a presentare proprie liste nella circo-1 scrizione laziale ed attualmente è in lase di espansione su tutto il territorio nazionale. Carlo Vaechi, Grado Duecento anni dopo Beccaria La vicenda giudiziaria relativa ai Nocs costituisce un buon momento di verifica dei livelli di coscienza etica e sociale degli italiani: c'è chi si straccia le vesti gridando al sacrilegio per la condanna di poliziotti rei -di aver fatto solo il loro dovere-. ma ce anche chi. come il presidente Pertini. sa saggiamente distinguere il ruolo insostituibile delle lorze di polizia svolto contro il terrorismo dagli abusi commessi nello svolgimento di tale ruolo: è come dire: puniamo chi vuole ripagare della stessa moneta, e dimentica di lar parte di una civiltà che ha prodotto da 200 anni le idee di Beccaria. Ai poliziotti autonomi che hanno manifestato la loro solidarietà agli inquisiti sarà bene ricordare un insegnamento fondamentale non solo della psicologia ma anche della storia: la convinzione di -stare dalla parte giusta- (il famoso -Gott mit Uns- dei nazisti) può incoraggiare espressioni di violenza che sono solitamente tenute a freno dalla morale e dai condizionamenti sociali. Stefano Bovero. Torino L'impalcatura e il patibolo Ho seguito con attenzione i resoconti sul processo Calvi, da Londra. Vorrei suggerire un particolare che credo interessante, e che a quanto mi risulta non è ancora emerso. La parola ùiglese «scaffolding>. impalcatura, (e a un'impalcatura, ricordiamoci, è stato ritrovato il corpo di Calvi) significa, a partire dal 1570. come indica l'Oxford Dictionary. anche -patibolo-. Questo mi suggerisce un'ipo¬ tesi: sembra verosimile che l'autore, o gli autori, del delitto (se di delitto si è trattato) debbano essere inglesi, per conoscere una sfumatura linguistica del genere. E che abbiano voluto inviare un messaggio preciso a qualcuno. Robert Wangler. Roma L'ipotesi è interessante. Ma va notato anche die il patibolo è appunto fatto a impalcatura, e che quindi il doppio significato potrebbe spiegarsi più semplicemente, le. n.l La tiratura di Prometeo A pagina 3 de La Stampa del 7 luglio, nell'articolo a firma di Alfredo Venturi dal ti tolo - Un oceano di riviste sot to il Duomo-. si afferma, nel terzo capoverso: -Le tirature?... fino a settemila di Prometeo, trimestrale mondadoriano di scienze e storia-. Della rivista Prometeo sono usciti fino ad oggi due numeri. Il primo, datato febbraio aprile, ha avuto una ti ratura di 18.280 copie più una ristampa, dato il grande sue cesso di vendita, di 4020 pezzi per un totale di 22.300 copie. Il secondo numero, attualmente in vendita, datato maggio luglio, ha avuto un tiratura di 18.534 copie. B. Palmiro Boschesi Amministratore Editoriale di Prometeo. Milano Complimenti. La cifra di settemila era stata fornita dagli organizzatori della manifestazione milanese, (a.v.) Il richiamo del computer Leggendo l'articolo di domenica 10 luglio (Il computer dice: tempo di semina) mi sono convinto che i vantaggi offerti dal computer nel mondo agricolo possono essere effettivamente tanti. Non solo un aumento della produttività e migliore qualità (meno prodotti inquinati), ma anche (e ce lo auguriamo) un ritorno dei giovani alla campagna. Alberto Amico. Torino I privilegi dei deputati Mi è successo più volte per partecipare a concorsi di lavoro di dover presentare certificati di carichi pendenti. Sarei grato se qualche giurista mi spiegasse per quale motivo questo non è richiesto per essere eletto nel Parlamento italiano. Gianni Rosso, Milano