Spesa agricola nel mirino Cee

Spesa agricola nel mirino Cee Verso un deciso ridimensionamento Spesa agricola nel mirino Cee ROMA — Il Consiglio dei ministri Cee ha approvato venerdì gli stanziamenti supplementari (3000 miliardi) al bilancio '83 e subito dopo hanno varato il progetto di bilancio dell'84. In ambedue i casi protagonista è stata l'agricoltura. Lo stanziamento supplementare al bilancio 83 si è reso necessario per coprire le maggiori spese della Comunità per sostenere i mercati dei prodotti agricoli. Infatti, mentre i prezzi mondiali sono risultati inferiori a quelli attesi, gran parte della produzione Cee, dal latte al vino, ai cereali, allo zucchero, alla frutta hanno dato rese eccezionali: questo ha provocato un forte aumento delle scorte e quindi un corrispondente aumento degli interventi a sostegno dei prezzi. Il progetto di bilancio per 184 è stalo invece ..decurtato- di una cifra pari a 1500 miliardi rispetto ad un importo complessivo di 33 mila. I tagli hanno riguardato in particolare il fondo regionale e quello sociale. Questo è indicativo delle intenzioni della Comunità a proposito del trattamento da riservare in futuro all'agricoltura: ridurre gii interventi dovunque possibile. La Commissione europea presenterà un programma di riforma della politica agricola alla fine del mese poi toccherà ai ministri del Tesoro. dell'Agricoltura e degli Esteri dare il loro parere: infine l'ultima parola spetterà al vertice dei capi di governo dei «Dieci» che si svolgerà ad Atene all'inizio di dicembre. Fin da ora. però, gli orientamenti si vanno definendo. Si sa. per esempio, che esiste un orientamento ad abolire il premio per la nascita dei vitelli, di cui beneficiano l'Italia e l'Irlanda. Un altro provvedimento che colpirà in particolare i coltivatori italiani sarà il blocco del prezzo di intervento dell'olio di oliva; inoltre sarà resa più rigida la sorveglianza contro le frodi e le irregolarità che si sono verificate negli anni passati. Per il pomodoro la Cee è orientata ad abolire il .premio di trasformazione» perché, afferma, questo va a vantaggio delle industrie di trasformazione e non degli agricoltori (in realtà l'abolizione di questo beneiicio potrebbe indurre le industrie ad abbandonare l'attività di lavorazione dei pomodori, soprattutto di quelli meridionali, mettendo in crisi i coltivatori. Un altro prodotto tipicamente italiano nel mirino della Cee è il grano duro: dovrebbe essere posto un tetto piuttosto basso all'entità del reattivo aiuto; verrebbero invece guidati al ribasso i prezzi del grano tenero per avvicinarli a quelli internazionali. Come si vede è un progetto che non può non inquietare i coltivatori italiani i più colpiti dalla politica di riduzione del peso delle spese agricole rispetto al complesso delle spese comunitarie. r. s.

Luoghi citati: Atene, Irlanda, Italia, Roma