Valentino, fra inverno e Olimpiadi

Valentino, fra inverno e Olimpiadi Concluse a Roma le sfilate per l'alta moda femminile Valentino, fra inverno e Olimpiadi o e e i i r e n l l o i o o d , e i o a ai e i n Il e ROMA — Da Trinità dei Monti a Piazza Mlgnanelll. Per Valentino vigili a dirottare U traffico, transenne e bandiere, un parterre di personalità della politica, di attrici all'assalto dei fotografi e dei cameramen. Cose che si vedono soltanto da Chanel a Parigi e un'lnfuocata notte romana senza bava di ponentino ha avvolto di vampa tropicale, alleata al potenti riflettori. Tutti li, come un film, mentre a via Veneto si mimava, per stranieri nostalgici, 11 periodo fatato della Roma Dolce vita: l'allampanato Darlo Argento, Elsa Martinelli in tailleur bianco, Domlzlana Giordano nascosta dai suoi capelli. Ma nessuno fotografato, acclamato come Chinaglia, In un coro di auguri e «in bocca al lupo*. Lo sport è stato, del resto, spettacolo dentro lo spettacolo, da Valentino. Con la torcia alta sul capo, balzando sulla passerella, un giovanottone In clamide è andato ad accendere 11 tripode di Olimpia e subito è apparsa, nelle eleganti divise azzurre e bianche, cloche e cappelli di paglia bionda, cravatte bianche, rosse e verdi, la squadra italiana delle prossime gare di Los Angeles. Disegnate naturalmente dal magico sarto di via Gregoriana e realizzate dal Gruppo Finanziarlo Tessile di Torino, retto per la moda da Marco Rivetti, che proprio poche ore prima della sfilata ne assumeva il ruolo di amministratore delegato, in seguito alla dolorosa scomparsa di Pier Giorgio Rivetti. Sullo sfondo del fuoco di Olimpia, dunque, in un curioso misto di candide scalinate, oblique rampe alla Wanda Osiris e avveniristico podio da premiazione di atleti, hanno cominciato a sfilare 1 modelli per l'autunno-lnverno d'un Valentino In splendida forma. La ginnastica aerobica è l'argomento del giorno: con i cappottini a ruota, in violetto, in rosso lampone, in quadrigliati bianco-nero, la vita esile solcata dalla cintura di vernice, il busto modellato, diventa esercizio necessario. Tanto più che da quei cappotti in accresciuto «new look,, sgusciano fuori scattanti donne in gonna nera plissé e un lungo sweater rivelatore delle forme. In due grigi fra gonna e corta giacchetta, quasi sempre arieggiarne lo spencer o il bolero, eccola in tailleur, due volpi unite a sciarpa, perdute le teste, ma certo non le gonfie code, sulla spalla o intorno al collo. Sotto il mantello sciolto a ruota in beige, pettegoli due pezzi in quadrettino bianco-marron si bordano di velluto. E il massimo dell'eleganza è ancora una nuova interpretazione del vestir doppio, a sorpresa, in praticità e glamour: il completo gonna di velluto, corpino di taffetas o viceversa, e giacchino uguale, sembra un tailleur già con la sua giacca blouson in pied-de-poule bianco-nero. Le gonne svettano in plissé, ampie argentine in velluto aprono il ventaglio del colore, caro a Valentino. Il viola e il nero, un viola con molto blu genziana, certi rossi focosi, i verdi smeraldini assicurano un inverno pieno di forza. Ma nulla ha uguagliato la gioia di difendersi dal freddo con grandi mantelli in giallo, in fucsia, traversati, compiti da bande, carré in nero, con un giaccone sette ottavi, fiammante, posato su gonna in pelle sottilmente illuminata da un ricamo in Strass nero. Lucia Sollazzo e r e e a MPrbstdvPrt

Persone citate: Chinaglia, Elsa Martinelli, Lucia Sollazzo, Marco Rivetti, Pier Giorgio Rivetti, Wanda Osiris

Luoghi citati: Los Angeles, Parigi, Roma, Torino, Trinità