Battaglia nella Bekaa, tregua a Beirut Il leader dei drusi «spacca» il Libano

Battaglia nella Bekaa, tregua a Beirut Il leader dei drusi «spacca» il Libano Sono ripresi ieri gli scontri tra i ribelli e i lealisti di Al Fatah Battaglia nella Bekaa, tregua a Beirut Il leader dei drusi «spacca» il Libano Walid Jumblatt annuncia un Fronte di opposizione a Gemayel che dovrebbe amministrare il territorio occupato dalle truppe siriane, Tripoli compresa - Arafat in Arabia Saudita: ci sarà anche il ministro degli Esteri di DaSoddisfazione in Siria per il siluramento di Habib, rammarico in Israele - Mosca: non cambierà nullamasco NOSTRO SERVIZIO BEIRUT — Nella valle della Bekaa sono ripresi Ieri pomeriggio (e sono cessati In serata) i combattimenti tra 1 «ribelli» di Al Fatah e le forze fedeli al presidente dell'Olp, Yasser Arafat (dieci persone sono rimaste ferite). La rottura della tregua, che durava da alcuni giorni, è coelncisa con la riunione, a Tunisi, del Comitato esecltlvo dell'Olp, che ha discusso l'eventuale convocazione del Consiglio nazionale palestinese (11 Parlamento In esilio) e lo stato della crisi tra Siria e Olp alla viglila della visita di Yasser Arafat in Arabia Saudita (dove oggi è pitoso anche il ministro degli Esteri di Damasco, Khaddam). Il Comitato ha anche fatto il punto sugli ultimi colloqui avuti a Damasco dalla Commissione speciale di conciliazione, istituita il 2 luglio scorso. Mentre il sovrano saudita Fahd riceverà (non si sa se assieme o separatamente) Arafat e Khaddam, l'iniziativa di plomatica sarà sviluppata an che a Damasco dal segretario generale della Lega araba, Chedli Kllbi, che ieri, dopo un incontro con il presidente del l'Olp, è partilo alla volta della capitale siriana. A Beirut, dopo i violenti bombardamenti di venerdì, c'è molta tensione ma la tregua regge. L'aeroporto internazionale è aperto al traffico. Le cannonate dell'altro giorno hanno colpito soprattutto i quartieri cristiani della periferia Nord della Città e una trentina di località della montagna che circonda Beirut. Secondo la stampa la batta¬ glia di venerdì tra drusi musulmani e cristiani conservatori è stata la più dura da quando Israele ha invaso il Libano. Le milizie cristiane unificate hanno bombardato a lungo il villaggio di Mukhtara, roccaforte del leader druso Walid Jumblatt, mentre le milizie di quest'ultimo hanno preso di mira Bickfaya, feudo della famiglia Gemayel. Per tutta risposta Jum blatt, presidente del partito socialista progressista, ha an nunclato ieri la costituzione di un «Fronte di salvezza nazionale» di opposizione al governo del presidente Amin Gemayel, con un passo che gli osservatori giudicano decisi-, vo verso la spartizione del Paese. In una conferenza stampa a Baalbek, nel Libano', orientale controllato dal Siria-1 ni, 11 leader socialista ha detto" che il Fronte avrà un comando composto da lui stesso, da' Sulelman Frangie (ex presidente del Libano, maronita) e Rashld Karame (ex presidente, sunnita). Jumblatt ha aggiunto che il nuovo Fronte h>; tende collaborare con Siria e Libia per sventare «il coni-, plotto di spartizione contro <j. Libano» e adoperarsi per evi-, tare una guerra civile tra pa7 lestlnesi. Il comando — ha proseguito — istituirà organi esecutivi'per amministrare gli affari finanziari, economici, militari," sociali, d'informazione e di si-.' curezza in quelle che ha definito le «zone liberate» del Libano. Egli si riferiva alle zone sollo controllo siriano, comprendenti la maggior parte: del Libano settentrionale, tra cui la seconda città del Paese, Tripoli, e la valle della Bekaa,' nell'Est, dove si trova Baalbek. Insieme con Jumblatt erano presenti alla conferenza stampa diversi esponenti dell'opposizione, del partito comunista libanese e di varie organizzazioni filosirianc e filolibiche. Tutti — lia detto il leader druso — hanno firmato la nuova carta. Sul plano diplomatico da segnalare le reazioni al silu-, ramento da parte di Reagan del mediatore per il Medio Oriente, Philip Habib. Nessun commento ufficiale a Damasco, anche se la Siria da sempre era contraria all'azione di Habib, considerato troppo flloisraeliano. La nomina di Robert McFarlane dovrebbe quanto meno sbloccare le resistenze «personali., di Assad. . Rammarico, invece, in Israele. Un portavoce del primo ministro Begln ha tuttavia dato il benvenuto a McFarlane, «diplomatico agguerrito che sa quali obiettivi vuole raggiungere». Habib è stato comunque definito, a nome di Begin, «uno dei diplomatici più brillanti che gli sia stato dato di conoscere». ', L'agenzia sovietica Tass ha scritto ieri che la sostituzione del mediatore americano noti è che «una manovra tattica» che non camblerà la politica di Washington e che, anzi, prelude semmai a «un ulteriore irrigidimento della linea degli Stali Uniti nei confronti dei Paesi arabi die rifiutano di appoggiare le cosiddette iniziative di pace del presidente Reagan, iniziative die non hanno nulla in comune con una giusta soluzione del problema del Medio Oriente».' e. st.' Washington. Dopo i loro colloqui il presidente libanese Gemayel (a sin.) e quello americano. Real>nn cercano di calmare i |>iornalis(i che vogliono notizie sulla situazione nel Medio Oriente