Nessuna medaglia per i fiorettisti

Nessuna medaglia per i fiorettisti Nei mondiali di scherma a Vienna Nessuna medaglia per i fiorettisti Cenoni quarto, Numa eliminato nei «quarti» Il titolo al fortissimo sovietico Romankov VIE VIENNA — La prima finale dei campionati del mondo di scherma ha deluso le attese: la premiatissima scuderia dei fiorettisti azzurri che quest'anno, specie con Numa, avevano vinto tutto il possibile, non è infatti riuscita a portare nessun azzurro in medaglia, con Cerioni a sfiorare quella di bronzo. Il titolo è cosi andato al sovietico Romankov, grandissimo campione che da anni è ai vertici della specialità e che già lo scorso anno era riuscito a conquistare l'alloro iridato a Roma cosi come, in precedenza, a Grenoble (1974), Buenos Aires, ( 1977) e a Melbourne (1979). Romankov ha superato in finale il tedesco Gey per 10-8, dopo aver cancellato in semifinale, con un netto 10-4 l'azzurro Cerioni, superato poi anche nell'assalto per la medaglia di bronzo dal polacco Sypniewski per 10-6. Il diciannovenne Cerioni. comunque ha fatto ancora più del proprio dovere raggiungendo una prestigiosa quarta piazza, che con un po' più di esperienza poteva trasformarsi in bronzo. La vera delusione l'ha fornita Mauro Numa. che. apparso irresistibile nei turni eliminatori c nell'eliminazione diretta di ieri mattina, è invece incappato in una prova poco convincente al momento decisivo. Opposto al tedesco occidentale Gey ha cominciato in maniera magistrale. Sembrava deciso, concentrato e calmo e infatti ha preso le misure all'avversario passando a condurre per 5-2 e poi per 7-3. Da quel momento ha pensato evidentemente di aver ormai la semifinale in pugno e si è scaricato psicologicamente. Il poderoso tedesco ha inseguito senza strafare. Numa si è poi portato sull'8-6. ma Gey ha pareggiato il conto ed è andato sul 9-8. Il veneto ha avuto la forza di agguantare il pareggio, ma oltre non è andato e Gey, incredulo, si è ritrovato vincitore per 11-9. Venuto cosi a mancare l'uomo di punta della formazione azzurra, le speranze si sono tutte concentrate sullo jesino (nato però a Madrid) Stefano Cerioni, vicecampione del mondo giovani quest'anno, proprio dietro Numa. Cerioni. molto aggressivo e spregiudicato nella sua scherma, ha perentoriamente eliminato il tedesco Behr con il punteggio di 10-3 ma poi ha dovuto arrendersi alla classe e maggiore esperienza di Romankov. Nell'eliminazione diretta per stabilire gli otto finalisti, in precedenza, erano caduti gli altri due azzurri ancora in gara: Andrea Borella e Angelo Scuri. Borella era stato battuto prima dal francese Omnes (10-8) quindi dal sovietico Aptiauri (10-9); Scuri aveva ceduto prima di fronte al francese Jolyot (10-9), quindi al sovietico Koretskyi (10-8). Frattanto è iniziata anche la prova femminile e dopo i tre turni eliminatori a girone sono quattro le azzurre qualificatesi per l'odierna fase ad eliminazione diretta. L'unica eliminata è Annarita Sparaclari, caduta al secondo turno. Dorina Vaccaroni, Clara Mochi. Carola Cicconetti e Margherita Zalaffi sono avanzate, invece, senza grossi problemi ed oggi affronteranno, rispettivamente, nella prima tornata dell'eliminazione diretta la Thurley (Gbr), la Dmitrenko (Urss), la Mclntosh (Gbr) e la Vostschakina (Urss). r-s-

Luoghi citati: Buenos Aires, Grenoble, Madrid, Melbourne, Roma, Urss, Vienna