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La scommessa di Reviglio La scommessa di Reviglio ROMA — ..L'Eni è un patrimonio sul quale il Paese deve investire e che deve produrre ricchezza», ha detto ieri Reviglio presentando il -libro bianco» .sui problemi e le prospettive dell'ente petrolifero. Questo patrimonio rischia ora di essere dilapidalo e bastano pochi dati per evidenziare il ..disastro- Eni: un deficit nel 1982 di 1620 miliardi (contro un utile di 42 miliardi ne! 1979): un indebitamento arrivato a 19.120 miliardi: una perdita per ogni addetto pari a 25.8 milioni nel settore chimico, a 25.6 nel minero-mctallurgico. a 18.5 nel meccano-tessile e a 9.5 nel lessile. Un deterioramento cosi rapido e ..drammatico, ha cause ben precise che il documento mette a nudo: lotte di potere interne, interferenze politiche, dissennati salvataggi di altrui crack, per di più imposti senza un'adeguata copertura finanziaria, spericolati giochi finanziari all'estero. Ora è il momento di voltare pagina, anche perche Reviglio non è intenzionato a gestire al meglio il declino dell'Eni. Accettando cinque mesi fa la presidenza dell'Ente petrolifero ha scommesso tutto sul recupero e sull'efficienza, e .-il rinnovo dei vertici Eni, la formazione del nuovo Parlamento e del governo sono l'occasione per questo sforzo-. La strategia di risanamento e di rilancio del gruppo si svilupperà lungo tre direttrici distinte che saranno portate avanti contemporaneamente: 1) ricostruire una situazione finanziaria più equilibrata: 2) ritornare alla logica di impresa, sulla base dei principi di autonomia ed economicità: 3) definire una politica industriale di gruppo per il medio e il lungo periodo, sulla base delle indicazione di governo e Parlamento. Intanto, qualcosa si è giìi latto per contrastare una ..evoluzione inerziale... come il contenimento della crescila dell'indebitamento sotto 1000 miliardi (4500 nell'82) e il miglioramento dei conti di gestione di circa 350 miliardi. Reviglio ha però avvertito che questo sforzo di risanamento potrà essere onorato solo nel medio-periodo. Nel breve periodo si dovrà usare la scure, tagliando i ..rami secchi, dell'ente e ridimensionando le capacità produttive con inevitabili esuberi occupazionali. Il presidente non ha precisato quali e quanti tagli si dovranno fare, perché ■ dobbiamo ancora preparare i singoli piani di settore, un lavoro che entro settembre sarà ultimato almeno per la chimica, il tessile, il settore editoriale e quello minero-metallurgico». All'Eni comunque circolano già da due mesi due parole d'ordine: mai accettare nuovi interventi di salvataggio che non siano coperti da adeguati mezzi finanziari; cedere attività non strategiche e puntare invece (magari anello con la partecipazione di imprese private) su nuove attività produttive nei settori ad alta tecnologia e dei beni finali ad elevato valore aggiunto e forte espansione. E' questa la via per recuperare i posti di lavoro che inevitabilmente si perderanno Emilio Pucci