Polemica e guerra di carta bollata così Predappio celebra il «suo» duce di Remo Lugli

Polemica e guerra di carta bollata così Predappio celebra il «suo» duce Il sindaco: «L'annullo postale avrebbe mancato di rispetto alla Costituzione» Polemica e guerra di carta bollata così Predappio celebra il «suo» duce Una lapide sulla casa natale «censurata» in parte dal Comune - Sulle celebrazioni mussoliniane il vicesindaco psi aveva già minacciato di dimettersi - Per il 29 luglio chiesto personale che «eviti intralci e disordini» DAL NOSTRO INVIATO PREDAPPIO — Questa storia del centenario della nascita di Mussolini fa un gran clamore sui giornali, soprattutto per via del timbro postale che avrebbe dovuto ricordare l'evento con gli annulli da apporsi ai francobolli il giorno 29 luglio, sul sagrato della chiesa di S. Casciano, a pochi passi dalla tomba del duce. Poi. per ravvivare ancora il fuoco, è arrivato il contrordine: no, l'annullo è stato annullato, non si timbrerà più niente, il ministro delle Poste Remo Gaspari ci ha ripensato e, -per evidenti ragioni di opportunità», ha disposto la revoca dell'autorizzazione. Chissà, vien fatto di pensare, che cosa se ne dirà a Predappio, quale fermento ecciterà gli animi. Assolutamente nulla, l'argomento non merita attenzione, chi ha ancora forza per parlare semmai, quando non boccheggia, parla de! caldo, degli oltre tren totto gradi. E il giorno 29? Si vedrà. 81, arriverà qualcuno in più dei soliti visitatori (al cuni pullman nei giorni testi vi, auto alla spicciolata In quelli feriali: visita alla tomba di Mussolini, rapide punta te nei due o tre negozi che vendono i ..santini- del duce e adesso anche dall'orefice Bombardi e Menghi per comperare le medaglie del cente nario in bronzo, argento, oro. -Ma abbiamo preso le nostre misure — dice il vicesin daco Franco Levi —, tutte le autorità sono state avvertite. Prefettura e Orovincia ci do vrebbero assicurare personale per dirigere il traffico, evitare intralci e disordini». Eppure, la vicenda non è cosi semplice come appare giudicando dall'esterno. Questo centenario lo si sta celebrando soprattutto attraverso le carte, le pratiche burocratiche, le interrogazioni, le interpellanze, le risposte, i telegrammi di protesta, le concessioni e le ritrattazioni. Ma prima di dire come sono andate queste cose, diamo un'immagine fotografica di Predappio: 6300 abitanti, nessun disoccupato, circa il 60% lavorano nell'artigianato e nella piccola industria, il 38 nell'agricoltura. Governa il pei col psi, sindaco un comunista, vicesindaco un socialista; nelle recenti elezioni la de è scesa dal 30 al 23%, il pei è salito di una frazione di unità, come il psi, più di un punto il pri, più di due punti l'msi, che ha superato il 10%. La prima agitazione ser poggia sul finire dell'82, quando il sindaco Mauro Strocchi, intervistato, dice che qualco sa per il centenario lo farà anche 11 Comune, non una rievo cazione ma un dibattito per esaminare i vari aspetti del fascismo. Franco Levi protesta, minaccia di dimettersi, non vuole une si faccia nulla nell'83 perché comunque avrebbe sapore di rievocazione, se ne deve parlare nell'84. Si intrecciano lettere con la Regione e i vari istituti culturali e cosi tutto viene rinviato: l'estate prossime si parlerà dell'antifascismo nell'Emilia Romagna citando anche il sacrificio di don Minzoni, del quale ricorre il quarantesimo dell'olocausto. Ma intanto la federazione msi di Forlì avanza la richiesta al ministero delle Poste di un annullo per il centenario mussoliniano. che viene accolta. Si stabilisce appunto cingdtlagnMnscisndatzsdstgdur che questo timbro sia apposto in una sola giornata, il 29 luglio, con una stazione mobile delle poste davanti al cimitero. In casa msi locale si gongola. Dice Sergio Moschi, capogruppo comunale missino (sono in due): -Il personaggio Mussolini è del popolo italiano, va collocato nel posto giusto della storia, sia in positivo che in negativo; bene ha fatto il ministro a dare il suo consenso, sarebbe stato anormale non darlo». Dice invece il sin daco, indignato: -Una cosa assurda concedere questa autorizzazione dell'annullo senza passare parola all'amministrazione comunale di Predappio. Noi l'abbiamo appreso solo dai giornali». E intanto, ha già spedito un telegramma a Pertini, al prefetto di Forlì e alla Regione con una ..decisa condanna», una richiesta di -revoca immediata del provvedimento» e un avvertimento: -Non sarà concessa alcuna autorizzazione per occupare suolo pubblico al fine dell'installazione del predetto ufficio». Contrordine, quindi, 11 timbro salta. Moschi da parte sua si infuria: «Invece di far decantare le passioni si cerca di fomentare gli odi. Avevamo in Consiglio comunale un accordo tacito per far passare il centenario in maniera serena. Penso che questa iniziativa abbia origine da qualclie ordine venuto dall'alto». Si dice di una celebrazione sotterranea, attraverso le carte. Ecco un esempio. La casa dove è nato Benito Mussolini, con la scaletta esterna che gli ormai nonni ricordano di aver visto sui libri di scuola e che ora compare nelle medaglie celebrative del conte nario in vendita a Predappio e anche in quello che doveva essere il timbro d'annullo delle poste, è disabitata, in mano al demanio e per esso all'Intendenza di Finanza. La quale Intendenza il 17 giugno scorso ha scritto al Comune per chiedere il benestare per l'Installazione sul muro della casa di una lapide a ricordo della nascita di Mussolini, secondo l'aspirazione di un gruppo di cittadini, dei quali ha allegato le firme (circa quattrocento). Spiega il sindaco: -Abbiamo risposto daìido il consenso, ma per una sola frase: "Il 29 luglio 1883 in questa casa nacque Benito Mussolini", cancellando l'aggiunta che l'intendenza o i firmatari proponevano: "capo del governo d'Italia dal 28 ottobre 1922 al 25 luglio 1943. I cittadini memori posero nel centenario della nascita. 29 luglio 1983",. Aggiunge Strocchi: -Nella lettera si dice che è stata interpellata la sovrintendenza ai beili architettonici e am Mentali di Ravenna, la quale recentemente ha manifestalo il proprio interesse all'immobile. E questo si collega forse con le voci che circolano secondo le quali sarebbero stati stanziati cento milioni per il restauro». 11 sindaco comunista si consola comunque con la soddisfazione della marcia indietro del ministro: -E' un segno di efficienza dello Stato democratico die ha evitato di mc?icare di ris]ìctto alla Costituzione». Anche in casa pri c'è soddisfazione. Stello De Carolis, segretario della federazione di Forlì, dice: -Questo timbro ci aveva lasciati fortemente perplessi perché noi, nel 1982 avevamo chiesto un annullo per le celebrazioni di Giambattista Morgagni, medico scienziato forlivese di cui ricorreva il duecentesimo anniversario della nascita e il ministro non ci aveva nemmeno risposto». Remo Lugli