Tutti gli uomini di Craxi di Ezio Mauro

Tutti gli uomini di Craxi In via del Corso si prepara la bozza del programma del futuro governo Tutti gli uomini di Craxi Martelli, Spini, Amato, Covatta e Acquaviva hanno dato vita aH'«operazione computer» - Le posizioni dei cinque partiti sui grandi temi vengono sinteticamente raccolte su «schede» che evidenzieranno convergenze e contrasti - Il «super-team» si avvarrà di un'altra decina di esperti (da Forte a Nesi, da Vassalli a Marianetti) ROMA — Lo schema è quello del calcolatore. La parola d'ordine è fare In fretta. Il metodo è un misto di praticità, contrattualità, elasticità, con poca ideologia, molta prudenza, la giusta dose di novi. tà. Cosi nasce l'«operazione-computer», come è stata battezzata a via del Corso, dove cinque uomini stanno lavorando a tempo pieno per conto di Bettino Craxi a fissare le direttrici su cui dovrà marciare il programma di governo del primo presidente del Con sigilo socialista. Sono i vicesegretari del partito Claudio Martelli e Valdo Spini, l'esperto di problemi istituzionali Giuliano Amato (che molti indicano come prossimo sottosegretario alla presidenza del Consiglio), il responsabile del programma elettorale del psi Luisi Covatta, e il capo della segreteria politica Gennaro Acquaviva. Perché il richiamo al computer? Perché il programma di Craxi sta nascendo attraverso una serie di «schede», ognuna delle quali è dedicata ad uno dei grandi problemi che il governo dovrà affrontare: e nelle schede vengono smontate e rimontate le proposte politiche di tutti i partiti, per raccogliere in poche righe, questione per questione, i punti di possibile convergenza e di più aperto dissenso che al momento esistono tra le forze democratiche. E' con questa mappa indiziaria, dettagliata ma «aperta», che Craxi oggi avvierà le prime consultazioni con le altre forze politiche. Non esporrà linee di un programma onnicomprensivo e generico, ma dieci-venti punti concreti, sui quali il presidente incaricato intende misurare la propria azione di governo, vincere o cadere. Nelle consultazioni raccoglierà appunti, correzioni, suggerimenti, veti Le «schede» ne terranno conto, e su questa base, alla fine della prossima settimana (sempre che non sorgano intoppi politici tali da convincere Craxi a rinunciare), nascerà lo schema di programma definitivo che Craxi intende scrivere direttamente in prima persona, e che ha già annunciato ai suol collaboratori sarà breve e diviso in punti precisi, da usare come base di dialogo non solo in Parlamento, ma anche con l'opinione pubblica. La «griglia» di partenza di tutto questo lavoro è stata decisa pochi giorni fa in una riunione dell'esecutivo socialista con la premessa che se l'incarico non fosse arrivato, il materiale sarebbe comunque servito alla delegazione del psi nella trattativa programmatica con qualunque presidente incaricato: Craxi ha «rivisitato» 1 cinque punti del programma socialista, e all'interno di questi punti (occupazione e risanamento economico; riforma dello Stato; giustizia e uguaglianza sociale; lotta alla criminalità; pace e sicurezza) ha fissato una ventina di grandi questioni, attorno alle quali intende costruire il suo programma. Il «team» di via del Corso si è messo all'opera. «Abbiamo schedato i programmi di tutti i partiti, cercando di enucleare convergerne e divergerne, proprio come farebbe un cal¬ colatore — spiega Giuliano Amato —. E poi, abbiamo chiesto contributi specifici a esponenti del psi, sui diversi problemi». Il «serbatoio» di esperti di settore a cui Craxi attinge è formato, al primo livello, da poco più di dieci persone: sono Forte e Ruffolo per i problemi economici, Nesi per i problemi del credito, Giannini per 1 temi istituzionali, Vassalli per la giustizia, Andò per le questioni dello Stato, Giugni per i problemi sociali, insieme con il contributo degli uomini socialisti nel sindacato. Benvenuto, Del Turco, e anche di Marianetti e Mattina. Per la politica estera (che avrà un ruolo di primo plano nel programma, ma soprattutto nell'azione concreta del governo nei prossimi mesi) Craxi ha raccolto Idee e pareri, ma com'è tradizione stenderà da solo le linee del programma che Intende seguire. Tutto questo materiale, ieri mattina è tornato sul tavolo del cinque uomini che indirizzano e selezionano tutto il lavoro. L'-assemblaggio» vero e proprio è toccato a Giuliano Amato, che da ieri pomeriggio alle quattro si è chiuso nello studio, con l'aiuto di due dattilografe, per dare una stesura definitiva alle «schede», consegnate in éirsn parte già ieri sera a Craxi. Non è escluso, secondo le Indiscrezioni di via del Corso, che per tre o quattro di questi grandi problemi da affrontare, venga nominato un «Alto commissario», e cioè una sorta di sottosegretario ad hoc, che risponderà direttamente al presidente del Consiglio. Come non è escluso che accanto ad Amato vengano nominati altri due sottosegretari alla presidenza del Consiglio, con compiti settoriali e specifici. Cosi si prefigurerebbe una presidenza non solo di indirizzo e di mediazione, ma di Intervento e di Iniziativa diretta. Cosa ne penseranno gli altri partiti alleati, e prima fra tutti la de? Ezio Mauro

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