La legge marziale abolita in Polonia

La legge marziale abolita In Polonia Sarà sciolto anche il Consiglio militare La legge marziale abolita In Polonia Ma Jaruzelski ha ammonito che, grazie alle norme speciali appena approvate, «l'anarchia non tornerà nel Paese» - «Non è stato il governo a distruggere l'essenza degli accordi di Danzica» VARSAVIA — A partire dalla mezzanotte di oggi, viene abolita in Polonia la legge marziale proclamata il 13 dicembre del 1981 per stroncare definitivamente il dissenso e con esso le speranze di libertà dei polacchi. Ma il provvedimento annunciato dal presidente del Consiglio di Stato Henryk Jablonski al «Sejm» non deve creare illusioni di sorta. Le leggi speciali varate ieri dal Parlamento, il potere che è stato riconosciuto al regime di proclamare lo stato di emergenza in parte o in tutto il territorio nazionale quando ritenga che sia minacciata la sicurezza del Paese, rendono sul piano interno il quadro sostanzialmente identico. •L'anarchia non ritornerà in Polonia e qualsiasi tentativo di operare contro lo Stato sarà stroncato con la stessa decisione e prontezza evidenziatasi durante la legge marziale» ha ricordalo il gen. Jaruzelski, che per l'occasione sfoggiava l'alta uniforme con gradi ed onorificienze e ha preso la parola subito dopo. «Gli organizzatori della controrivoluzione non devono farsi illusioni di alcun genere. L'abolizione della legge marziale non vuol dire la fine, una volta per sempre, della lotta contro il crimine e il male. Gli organi incaricati di far rispettare la legge sapranno colpire duramente questa pericolosa frangia», ha aggiunto Jaruzelski preannunciando con l'occasione lo scioglimento del «Worn», il consiglio militare di salvezza nazionale Insieme al prossimo scioglimento del «Wron», jaruzelski non ha escluso la rinuncia, da parte sua, al ministero della Difesa • Credo sia giunto II momento di passare la direzione del ministero della Difesa nazionale a qualcun altro, ma chiedo al Sejm che ciò possa avvenire dopo le celebrazioni del 40* anniversario della creazione dell'esercito polacco, data alla quale mi sento profondamente legato» (si tratta della prima grande battaglia delle forze armale polacche create nell'Unione Sovietica che ebbe luogo il 12 ottobre 1943 a Lenino, n.d.r.), ha detto il capo del governo polacco. Non è mancalo da parte del generale un accenno al passato, a quegli accordi di Danzica che tante speranze avevano suscitato nei polacchi e nel movimento operaio. Ha negato che sia stato il governo a voltare le spalle agli operai e ha fatto intendere che è stato il comportamento di «Solidarnosc» il fattore scatenante della legge marziale. «L'agosto 1980 è parte della storia polacca» ha aggiunto il primo ministro, sottolineando che la data in cui lavoratori dei cantieri navali polacchi costrinsero con le loro lotte il governo a riconoscere per la prima volta in un Paese dell'Europa orientale l'esistenza di un sindacato autonomo «non può essere nascosta». «Non sono state le autorità, non e stato il governo a distruggere l'essenza di quell'accordo».

Persone citate: Henryk Jablonski, Jaruzelski

Luoghi citati: Danzica, Europa, Polonia, Unione Sovietica, Varsavia