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A Bayreuth l'infuocato Wagner di Georg Solfi A Bayreuth l'infuocato Wagner di Georg Solfi BAYREUTH — Tale e tanta è stata ovunque la risonanza del primo centenario della morte di Wagner che il Festival di Bayreuth, la sede wagneriana per eccellenza, sembra non eccitarsi particolarmente per la circostanza, fidando, con aristocratica flemma, nella forza della sua tradizione; ma non entrare in lizza con estrosità o colpi pubblicitari esteriori non vuol dire abbassare le armi. Bayreuth ha fatto una scelta classica (l'apertura all'ori¬ ginalità l'ha già testimoniata con il Ring diretto da Boulez e Cheraux nelle stagioni scorse), ha preferito celebrare il centenario sulla base di valori musicali sicuri, senza enfatizzare clementi che per quanto importanti siano, sono sempre un corollario alla sostanza immortale del teatro wagneriana, cioè prima di tutto la partitura musicale. In questa luce va vista la presenza a Bayreuth di Georg Soltl, chiamatovi a dirigere YAnello del Nibclungo (da lui inciso integralmente in dischi già nel 1966); Solti, nato a Budapest nel 1912, ha resuscitato la vita musicale di Monaco dopo la distruzione della seconda guerra, poi ha fatto di Londra e di Chicago i centri principali della sua attività. Sotto di lui il Covent Garden divenne nel decennio 1961-1971 uno dei primi teatri musicali del mondo, forse il primo, guardato con ammirazione da tutti per il livello delle proposte e l'eccellenza degli allestimenti. Il Wagner di Solti è glorioso, infuocato, con una forte carica positiva; molto significativa, accanto a Solti, la presenza di Hildegard Behrens come Brunilde, un'artista di fortissima, quasi violenta, incisività drammatica. Il Festival sarà inaugurato il 24 luglio da / maestri cantori di Norimberga; il primo ciclo del Ring s'inizlerà il 25 e terminerà il 30. Gli altri due cicli andranno dal 7 al 12 e dal 21 al 26 agosto. g, p.