Storia di 2 bancari al dì sopra d'ogni sospetto

Storia di 2 bancari al dì sopra d'ogni sospetto Storia di 2 bancari al dì sopra d'ogni sospetto Sorpresa in ufficio e tra gli amici di Mario Bovolenta, 45 anni, e Giampaolo Spaliviero, 31, dipendenti del San Paolo, entrambi delegati sindacali della Cgil, arrestati dai carabinieri per «partecipazione a banda armata» L'accusa, «partecipazione a banda armata», evoca sangue, terrore sparso a piene mani e quelli che, fino al momento dell'arresto, li indicavano come campioni dell'anonimato ora che vedono i loro volti pubblicati sul giornale hanno un sobbalzo. Chi, al contrario, non li conosceva si limita a domandarsi come sia possibile che due bancari, non più giovanissimi — Mario Bovolenta ha 45 anni e Giampaolo Spaliviero 31 — possano essere finiti, cosi come ritengono carabinieri e magistrati, in una organizzazione terroristica autonominatasi 'Nuclei comunisti rivoluzionari». Entrambi dipendenti dell'Istituto Bancario San Paolo: da quasi 20 anni Bovolenta lavorava nella filiale di Rivoli, mentre Giampaolo Spaliviero era, dal '78, in quella di Alpignano. Tutti e due delegati sindacali della Cgil. si conoscevano dal '71 quando Spaliviero, appena diplomatosi ragioniere, era stato assunto in banca e destinato a Rivoli. Nasce in quel periodo l'amicizia che li ha portati in carcere? Non si conoscono ancora le imputazioni. Arrestati a metà della scorsa settimana, sono stati già interrogati dal sostituti Bernardi e Mlletto cosi come gli altri sette che li hanno seguiti In carcere. Molto probabilmente saranno risentiti una seconda volta, poi 1 magistrati decideranno. Intanto resta lo stupore, lo sgomento In due famiglie, nella cerchia delle conoscenze e In chi vedeva in Mario e Giampaolo l'uomo tutto d'un pezzo e il giovane amante dell'archeologia. Celestina Marchetto, 30 anni, è la moglie di Spaliviero. Insegna nelle elementari di Pianezza. 'Questa storia di Giampaolo—dice—mi ha veramente lasciata stupita. Giovedì, verso l'I, sono arrivati cinque carabinieri, hanno perquisito la casa: Giampaolo l'avevano appena preso in banca. Non mi hanno detto nulla, sembravano cosi sicuri e io non l'ho più visto. Ho atteso davanti alla caserma di Pianezza e sono riuscita a vederlo una volta mentre scendeva da un pulmino con le manette, stravolto». Parla come se volesse sfogarsi, cercare di capire, di trovare una ragione di ciò che sta accadendo. Ha accolto 11 cronista («Dentro è ancora in disordine come quel piomo») nel giardino di casa, una bella villetta 'Che dobbiamo ancora finire di pagare e che ci costa un bel po' di economie*, dice rassegnata. «Giampaolo, oltre al lavoro e a quel po' di impegno per il sindacato, ama moltissimo l'archeologia — racconta Celestina Marchetto —. Pensi che la sera prima che lo arre- stassero era andato ad una cena del suo gruppo, /'Ad quintum di Collegno, dove due funzionari della Sovrlntendenza lo avevano pubblicamente lodato per la scoperta di alcuni reperti in Val di Susa». In via Paesana 16, in casa di Bovolenta, la cortesia ha pre sto il sprawento sulla comprensibile diffidenza verso chiunque voglia parlare di Mario. Affidato ad un'amica 11 figlio di 9 anni per allontanarlo da amici e vicini curiosi, la moglie ha affrontato con coraggio quella che definisce una «storia triste». Quello che stupisce di più, parlando con amici, colleghi di lavoro e familiari, è la considerazione e, fors'anche la stima, che circonda Mario Bovolenta. «Se ha fatto qualcosa di male non lo possiamo dire — spiegano — ma Mario è un uomo cosi, onesto, impegnato politicamente e che non ha mal ottenuto e voluto privilegi per la sua attività. Vede, gli piaceva vivere in questa casa che forse è brutta ma che conserva, così come piace a lui, una dimensione umana e, per questo, più vera». Beppe Mlnello Celestina Marchetto, 30 anni

Persone citate: Beppe Mlnello, Bernardi, Giampaolo Spaliviero, Mario Bovolenta, Spaliviero

Luoghi citati: Alpignano, Bovolenta, Collegno, Pianezza, Rivoli, San Paolo