«Le scuole torinesi sono sicure» Nuove norme per edifici pubblici

«Le scuole torinesi sono sicure» Nuove norme per edifici pubblici Un'indagine del Comune dopo il tragico rogo dello Statuto «Le scuole torinesi sono sicure» Nuove norme per edifici pubblici L'assessore Chiezzi: «Nessun pericolo, eventuali interventi saranno ultimati entro settembre» » Novelli presenta a Rognoni un regolamento elaborato dai vigili del fuoco Le scuole di Torino sono sicure? La domanda è rimbalzata per mesi nelle sedi del potere amministrativo, dopo, quella tragica domenica che vide 64 persone perdere la vi-1 ta nel rogo del cinema Statuto. La paura dell'incendio, la fobia dett'.-insicuro», scatenò una campagna che non si è ancora conclusa. Certezze vecchie di cent'anni vacillarono improvvisamente, e si scoprì che gran parte dei 460 edifici scolastici della città non erano a norma di legge in tema di sicurezza. Si venne a sapere che un pretore, dopo un'accurata indagine, aveva inviato più di venti comunicazioni giudiziarie all'assessore municipale ai lavori pubblici. Lo stesso assessore però fece avere a La Stampa copie delle circolari, inviate «in epoca non sospet-' ta» agli Istituti, con cui chiedeva — Invano — maggiore attenzione al sistemi di sicurezza. La Stampa fece un'Inchiesta, Intervistando 11 Provveditore: si capi che il problema andava affrontato al più presto. Ma come affrontarlo? •Le scuole, per essere agibili — spiega l'assessore alle Opere pubbliche, Pino Chiezzi — hanno bisogno dt un certificato di prevenzione incendi. Ma in base a quali regole può essere rilasciato? E' questo il punto. La normativa è vecchia. La. magistratura, per esempio, ha inviato comunicagioni giudiziarie al mio predecessore anche perché sul tetto di alcuni edifici manca il parafulmine. In linea di prin¬ cipio può essere giusto, ma in qualche caso il parafulmine dovrebbe essere piazzato su costruzioni di due o tre piani, affogate in mezzo ai grattacieli. Sarebbe addirittura pericoloso, soprattutto per le case circostanti, molto più, alte. Quindi è necessario valutare attentamente caso per caso prima di intervenire: Ora quest'Indagine è pronta, ed è rappresentata da un cumulo di volumi che fra pochi giorni 11 Comune inviera anche al magistrato. Ma c'è di più: 11 sindaco Novelli, nei giorni scorai, ha incontrato a Roma 11 ministro dell' Interno, Rognoni, e gli ha presentato una normativa precisa cui gli edifici pubblici si dovranno attenere per ricevere 11 nulla osta all'apertura, con il certificato prevenzione incendi. Il documento, preparato dal vigili del fuoco di Torino, è stato accolto con favore dal governo e sarà trasformato, con decreto, In regolamento valido per la nostra città. Sono 14 punti, che vanno dal sistemi di prevenzione più moderni alla verifica dell'efficienza delle uscite, a meccani' smi di rilevazione e segnalazione automatica d'incendio, all'adeguamento degli impianti elettrici. «£' una normativa che al Comune costerà oltre 10 miliardi: afferma Chiezzi. • Comunque — aggiunge — ci dovremo adeguare, e sta già partendo un appalto per un miliardo. Entro settembre, in ogni caso, pensiamo che gran parte delle scuole sarà in regola. Anche se devo precisare che già adesso tutti gli edifici sono sicuri. Non bisogna cioè creare falsi allarmismi'. E per 1 parafulmini? 'L'ho detto — risponde l'assessore — è un nodo da sciogliere con buon senso. Ne stiamo installando uno, per esemplo, sul tetto dell'Istituto Figlie del militari, ma è in collina, in po stzione alta, e non crea problemi ad altri edifici. Infine, con delibera del 23 giugno scorso, da Palazzo civico è partita la decisione di creare un ufficio per la sicurezza degli edifici municipali. Servirà anche per dare Informazioni al cittadini sul modo di rendere sicuri 1 locali di pubblico ritrovo. Giuseppe Sangiorgio

Persone citate: Chiezzi, Giuseppe Sangiorgio, Novelli, Pino Chiezzi, Rognoni

Luoghi citati: Roma, Torino