Borgaro: proteste per le acciaierie
Borgaro: proteste per le acciaierie Borgaro: proteste per le acciaierie Anche la ventina di dipendenti non ancora In cassa integrazione hanno incrociato le braccia, ieri, alle Ferriere di Borgaro, durante le programmate tre ore di sciopero. Accanto a loro, ai cancelli di Strada del Francese 13, c'era una buona parte dei duecentotrenta attuali cassaintegrati. Quello che chiedono sono rassicurazioni per i loro domani. E' infatti incerto il futuro dell'azienda che, avendo Impianti obsoleti, ha chiesto e ottenuto otto miliardi e 700 milioni per cessare la produzione dell'acciaio. «Noi chiediamo che una parte del contributo assegnato, integrato con finanziamenti regionali, venga destinato alla riconversione dell'attività produttiva», spiega Maurizio Pevcrati, membro del consiglio di fabbrica, «che sia stabilito un piano di investimenti preciso e, di conseguenza, programmato il nostro rientro. Chiediamo, inoltre, dei corsi regionali di riqualificazione. L'azienda ha avanzato un'ipotesi di riconversione (si tratterebbe di un'attività marginale della produzione dell'acciaio) che prevede il reinserimento €' 'inii cinquantina di persone, di cui venticinque a breve scadenza. Ma, secondo noi, Inaccettabile». Ieri mattina, per sensibilizzare l'opinione pubblica, Il traffico di Strada del Francese è stato bloccato per mezz'ora e, alle dicci, gli operai si nino recati In corteo davanti al municipio. L'intenzione del consiglio di fabbrica è di presidiare I cancelli sino a venerdì, giorno fissato per un incontro In Regione, per Impedire lo smantellamento degli impianti. 1111111111111111111 il 111 li 111111111111111 il 11111
Persone citate: Maurizio Pevcrati
Luoghi citati: Borgaro
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