I mali dell'azienda Spagna di Alfredo Venturi

I mali dell'azienda Spagne Tagli, austerità e industrie in crisi per il giovane governo socialista I mali dell'azienda Spagne In dieci anni perduto un milione di posti di lavoro - Gonzalez chiede sacrifici e propone che il tasso di crescita dei salari resti al di «rotto dell'inflazione - Si prepara, con un vasto dibattito, il piano quinquennale per il salvataggio dell'economia DAL NOSTRO INVIATO MADRID — Alla promessa elettorale di Felipe Gonzalez, 800 mila nuovi posti di lavoro in quattro anni, Carlos Solchaga non ci ha mai creduto. Ministro dell'Industria, autore di un piano di drastici ridimensionamenti produttivi, Solchaga sventola cifre drammatiche. «In dieci anni l'industria spagnola ha perduto un milione di posti di lavoro: e se non si provvede a razionalizzarla, presto sarà 11 collasso» La razionalissazione difficilmente potrà essere indo/ore, soprattutto all'inizio. Il plano di ridimensionamento significa infatti la perdita di 50 o 60 mila posti nel settore tessile, nel siderurgico, nei cantieri navali. Se il ministro Solchaga in questi giorni se ne va a spasso per le vie di Madrid, troverà il suo nome associato in rabbiosi graffiti con un qualificativo poco lusinghiero: el descructor. A Sagunto, la mitica Sagunto dove Annibale preparava i suoi assalti contro Roma, il nome del povero ministro è associato con epiteti molto meno garbati. Qui infatti, salutato da uno sciopero generale, il suo piano è già scattato agli Altiforni del Mediterraneo; La crisi spagnola è insieme parte della crisi mondiale e fenomeno a sé. Certi suoi caratteri sono familiari anche altrove: eccesso di capacità produttiva in campo siderurgico, per esempio, crollo della domanda internazionale per i cantieri navali. Altri caratteri sono tipici di qui: macchinario tecnologicamente superato, processi di lavorazione a volte poco plU che artigianali. Fino a quando queste condizioni sono state bilanciate da un basso costo del lavoro, il sistema ha funzionato. Con gli adeguamenti salariali dell'ultimo decennio, e con una inflazione attorno al 14 per cento, quindi superiore alla me¬ dia dei Paesi industriali, anche se inferiore all'italiana, la, competitività dell'industriaspagnola è rimasta un ricordo. Né si può dire che si trovi negli altri settori di che controbilanciare la crisi industriale. Qualche ombra offusca il turismo, per esempio, da, sempre una fonte essenziale di risorse per la Spagna. Le restrizioni valutarie decise dal governo francése hanno colpi- to direttamente questo Paese:. dove da sempre il nucleo più forte di visitatori proviene dall'altro versante del Pirenei. Nel primi sei mesi di quest'anno il caio è stato del 6,4 per cento. CI sono poi problemi di moderniszazione anche in agricoltura, con in più una siccità che si trascina ormai da anni, con ripercussioni localmente anche gravi sulle produzioni. Ma il malato vero, il malato grave è l'industria. Ecco perché si parla tanto di sacrifici, oggi in Spagna. Chiede sacrifici Felipe Gonzalez, segretario del psoe e presidente del governo, proponendo che il tasso di crescita dei salari non si discosti dal tasso di inflazione, e se possibile resti un mezzo punto al di sotto. Offre sacrifici Nicolas Redondo, segretario della Ugt che è il sindacato di orientamento socialista, accettando il principio della moderazione salariale in cambio di riduzioni di orario e di investimenti per l'occupazione. Si pensa a tra-, sferimenti di risorse verso l'elettronica, il terziario avanzato. Si prepara, con un vasto dibattito, il piano quadriennale per il salvataggio dell'economia spagnola. Gli esperti concordano nel ritenere che non sarà facile. Sia per la misura oggettiva della crisi, riassumibile nella cifra dei disoccupati: due milioni e 268 mila, il 17,5 per cento della popolazione attiva, la percentuale più alta nel Paesi industriali. Sia perché la gestione ^progressista e moderata» di Gonzalez deve fare i conti non tanto con una destra che oggi appare sulla difensiva, ancora stordita dalle solenni batoste elettorali di ottobre e di maggio, quanto con un partito comunista ansioso di risalire la china. Sotto la guida del giovane Gerardo Iglesias il pce ha già recuperato qualche punto a maggio rispetto a ottobre, e si ripromette molto dalle delusioni dell'elettorato socialista più radi- caIe' Alfredo Venturi

Persone citate: Carlos Solchaga, Felipe Gonzalez, Gerardo Iglesias, Gonzalez, Tagli

Luoghi citati: Madrid, Roma, Sagunto, Spagna