Mazzone ha un Ascoli nuovo con in più Trifunovic e Juary

Mazzone ha un Ascoli nuovo con in più Trifunovic e Juary Mazzone ha un Ascoli nuovo con in più Trifunovic e Juary ASCOLI — «E' una squadra assai rinnovata. Avremo bisogno di lavorare molto, insieme, per trovare l'intesa. Ritengo di poter svolgere un buon lavoro con questi giocatori che conosco e stimo particolarmente. Abbiamo una "rosa" ristretta a sedici eie menti, in margine ai quali ci saranno alcuni giovani promettenti. Le premesse per far bene ci sono, adesso tocca a noi». Cosi dice Cario Mazzone, allenatore dell'Ascoli. Il tecnico dei piceni di vacanze ne ha fatte poche, quest'anno. Finito il soffertissimo campionato (l'Ascoli si è salvato solo all'ultima giornata battendo il Cagliari), Mozzone ha intrapreso un lungo raid in Jugoslavia in cerca di stranieri. Ha visto partite, visionato filmati, contattato tecnici e infine ha indicato i nomi: HaUlovlc e Trifunovic, un centravanti e un centrocampista Per il secondo tutto o.k. (Trifunovic è stato acquistato dal Partizan di Belgrado, fresco vincitore dello scudetto jugoslavo), mentre per il noto blocco degli stranieri non è stato possibile arrivare anche al centravanti. «Sono contento per Trifunovic, ma resta il rimpianto per Halilovic — dice Mazzone —. Era l'elemento giusto per l'Ascoli, un uomo-gol di grosse qualità, un giocatore sul quale scommetterei ad occhi chiusi. Juary però non lo farà rimpiangere. Il brasiliano vie ne da una stagione particolarmente sfortunata e negati va. Vuole rifarsi e le qualità per riuscire non gli mancano». E' un Ascoli rivoluzionato. Al posto di Brini, Boldini, Gasparini, Trevisanello, Carottì, Zahoui, Monelli e Pircher, sono arrivati Corti, Citterio, Perrone, Pochesci. Borghi, Juary, Trifunovic e il giovane Dell'Oglio. terzino della Nazionale di serie C, proveniente dal Trento. Con questo nuovo organico, l'allenatore intende cambiare radicalmente anche il gioco: «L'Ascoli non dovrà avere schemi rigidi, piuttosto dovrà essere in grado di cambiare partita per sorprendere l'avversarlo — spiega Mozzone —, non dovremo mai offrire punti di riferimento e quindi neutralizzabill, piuttosto dovremo mutare atteggiamento tattico anche nel corso della gara. Ho uomini duttili e quindi in grado di ricoprire ruoli e compiti diversi. Certo avremo bisogno di un po' di tempo per trovare l'amalgama... Come giocherà? Mazzone ha parlato di rotazione fra 13-14 uomini. Corti in porta al posto di Brini, poi Mandorlini e Citterio terzini, con Pochesci stopper. Menichini e Perrone in ballottaggio per il ruolo di libero. Triangolo di centrocampo costituito da Nlcolini, De Vecchi e Trifunovic con Juary e Borghi tandem di punta e Novellino a sostegno. Ma ci sono anche Anzivino e' Greco (che ieri era assente ingiustificato) die non si rassegnano al ruolo di «panchinari». Andrea Ferretti

Luoghi citati: Belgrado, Jugoslavia, Trento