Cinquanta tifosi, tutti per Antognoni
Cinquanta tifosi, tatti per Antognoni La Fiorentina di Allodi si ritrova con gli acquisti Oriali, Iachini e Pillici Cinquanta tifosi, tatti per Antognoni DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — Circondata da molto scetticismo la Fiorentina è tornata al lavoro chiedendo >la prova del campo». Tre sono le novità fra i viola: Oriali, Iachini e Pulici, molle conferme a cominciare da Antognoni per finire a Pecci che stava per lasciare l'Italia diretto a New York avendo già un accordo con i Cosmos. Sapeva che Allodi voleva Marchetti, perché resistere al fascino dei dollari? Poi, rimasto Marchetti ad Udine, Pontello ha convinto Pecci a desistere, ma Eraldo si è presentato ieri mattina al raduno con scarso entusiasmo anche se è arrivato in viola l'amico Pulici. Sulla società e sulla squadra incombe l'ombra di Italo Allodi, qualcuno a Firenze sussurra che è già deciso an che il destino di De Sisti: se la squadra non dovesse ingranare arriverà Giacomlni, uo mo di fiducia del direttore ge nerale il cui rinnovamento é soltanto abbozzato. Fuori, davanti al Comunale, una cinquantina di tifosi hanno atteso pazientemente i viola che nel frattempo provavano la nuova divisa, sponsorizzata Opel, per il rituale degli autografi. Qualche applauso, battute ironiche e mordaci, risatine-al cospetto di due Immense scritte tracciate nottetempo da ignoti sui muri: «Antonio non si discute, si ama» e poi «Chi vende Antonio muore-. «Non le ho scritte io — ha detto sorridendo Antognoni appena circondato dai giornalisti —, Scherzi a parte, i presupposti per la nuova Fiorentina sono buoni. Il fatto di partire favoriti o sfavoriti conta poco, la Fiorentina ha operato bene su un mercato che non offriva mollo. Si sono scritte tante cose su di me, ma se avessi voluto andar via non avrei firmato per tre anni. Era Liedholm che mi voleva alla Roma. In quanto alla lottapcr lo scudetto, le prime due le conosciamo; dietro c'è speranza per quattro o cinque squadre c fra queste potremmo esserci noi». Lo conferma Passarella appena arrivato dall'Argentina e pressoché all'oscuro del movimenti del calcio italiano. «Sarà un anno importante per me — dice il difensore —, Ito una gran voglia di far meglio rispetto alla mia prima stagione. Non ho più problemi di lingua, la mia famiglia è tranquilla, conosco il vostro calcio, prima non andavo oltre gli undici nazionali. Con l'arrivo di Oriali inoltre potrò disporre di una maggiore libertà tattica, se avanzo io Oriali potrà coprirmi. Noi non siamo la squadra da battere, questo ruolo spetta a Juventus, Ro¬ ma e Sampdoria, anche l'Udinese se prende Zico diventa temibile. L'importante sarebbe applicare la zona pure noi. Non è una coincidenza che lo scudetto l'abbia vinto la Roma e la Coppa Campioni l'Amburgo che applicano la zona. Eravamo la difesa meno battuta del campionato assieme alla Roma, ora abbiamo gente più valida a centrocampo. Dunque, occhio ai viola». Conclude De Slsti: «Potremo lavorare bene, l'organico permette soluzioni tecniche diverse. Adesso basta con le chiacchiere e sotto con i fatti. Giorgio Gandolfi
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