Zico-Cerezo ultimo rinvio di Giorgio Viglino

Zico-Cerezo ultimo rinvio Giunta Coni òggi e venerdì Zico-Cerezo ultimo rinvio ROMA — Le riunioni della giunta Coni sono sicuramente sempre importanti, ma quella di quest'oggi esce dalla routine, che pure è routine di governo di tutto lo sport nazionale, per interessare il pubblico da stadio: la giunta Coni deve decidere sui casi Cerezo e Zico. In realtà oggi i massimi dirigenti dello sport nazionale non decideranno nulla, ma si limiteranno a rinviare ogni delibera di tre giorni in modo da dar tempo al comitato dei tecnici di trovare un adeguato supporto a quella die ormai tutti attendono come sentenza liberatoria per entrambe le società interessate. La giunta Coni ha un ordine del giorno die come di consueto non rivela assolutamente nulla del contenuto della riunione, ma che comprenderà nelle «comunicazioni del presidentel'assunzione ufficiale del caso calcistico. La giunta decide come tribunale d'appello in applicazione della legge 91, e può avvalersi di consulenti che sono nel caso specifico l'ex ministro Massimo Severo Giannini, e i professori universitari Giuseppe Guarino e Rosario Niccolò, tutti esperti del massimo livello in diritto amministrativo. I giudici veri e propri sono invece il presidente del Coni Franco Carraro, i due vicepresidenti, Arrigo Gattai, presidente della Federscl, e Primo Nebiolo, presidente delle Federazioni di atletica italiana e mondiale e di quella universitaria, i membri di giunta Filippo Carpi De Resmini (Automobile Club), Paolo D'Aloja (canottaggio), Bruno Grandi (ginnastica), Gianni Mariggi (pattinaggio a rotelle), Federico Sordillo (calcio), Enrico Vinci (basket), Giorgio De Stefani, membro del Ciò, e Mario Pescante, segretario generale. Sicuramente non ci sarà Sordillo die si astiene per ragioni di opportunità, difficilmente sarà presente Mariggi. Jn una riunione che si è svolta ieri pomeriggio, il comitato di giuristi, ai quali il Coni ha demandato l'incarico di esaminare le documen tazioni presen tate dalla Aoma e dall'Udinese, ha chiesto e ottenuto, in una riunione con il segretario generale del Coni, Mario Pescante, la convocazione delle parti. Il comitato tecnico dovrà riuscire a mettere insieme una motivazione die dia modo alla giunta di approvare il tesseramento dei due giocatori brasiliani, sema con questo mettere in crisi politicamente la Federcalcio. A Sordillo il Coni potrà quindi dire che la linea della federazione è giusta e sacrosanta, ma che, ahimé!, le leggi e i regolamenti vietano di imboccare questa strada pur ineccepibile su un piano inorale. La sentenza dovrà essere emessa entro venerdì per evitare che il Tribunale regionale amministrativo del Lazio prenda in esame il ricorso presentato da alcuni azionisti della Roma. La sorte di questo ricorso sembra destinata al successo, perlomeno temporaneo, poiché i giudici del Tar sospenderebbero il provvedimento rinviando poi al giudizio di merito di qui a uno o due anni. Cerezo (e quindi Zico con analoga azione) potrebbe giocare nella Roma, ma soprattutto si stabilirebbe il principio die le federazioni sportive non possono emanare disposizioni contrarie alla legge, principio che si conosce in linea generale, ma che finirebbe per abolire gran parte della discrezionalità dell'organizzazione sportiva, se venisse applicato spesso. Per Sordillo, impegnato all'estero, il verdetto arriverà smussato dalla lontananza, e poi d'altro canto si è già preparata una riconciliazione generale: il presidente della Roma Viola è stato proposto per una onorificenza sportiva per cui il governo calcistico dovrebbe tornare ad essere monolitico, almeno in facciata. Non ci fosse questo •scandalaccio» arbitrale, Sordillo potrebbe far il suo mestiere d'avvocato senza perder troppo tempo per questo calcio irrequieto. Giorgio Viglino

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