La corsa frenetica a un mare pulito

La corsa frenetica a un mare pulito In quasi 2000 chilometri di costa ognuno può trovare un angolo di paradiso La corsa frenetica a un mare pulito La grande estate si è ufficialmente Iniziata e la Sardegna raccoglie, In campo turistico, 11 suo momento migliore. SI calcola che non meno di trentamila persone giungano giornalmente nell'isola, per via mare o per aereo, trasferendosi Immediatamente «armi e bagagli» nelle strutture ricettive create lungo la costa. Una vera corsa al mare ed al sole, dopo aver lasciato dietro le proprie spalle elezioni, scrutini, esami scolastici, pratiche ancora da evadere, acciacchi e malanni dell'Inverno. L'acqua di mare curerà tutto ed il caldo sole estivo asciugherà ogni residuo di umidità nordica. Nel lungo sviluppo della costa sarda di 1849 chilometri (di cui 462 delle isole minori) troverà sistemazione la grande invasione di bagnanti che, per quanti possano essere, non avranno difficoltà a trascorrere una vacanza indimenticabile da portare a casa come ricordo e come antidoto al lungo inverno: ognuno ritroverà la piccola baia con la sabbia rosa di corallo individuata l'anno precedente; i più fortunati dotati di gommone raggiungeranno gli scogli più lontani (da quelli granitici e Usci della Gallura a quelli rossi di porfido di Arbatax) da dove tuffarsi e fare miracolose pescate di saporitissimo pesce o ammirare 1 coloratissimi fondali di questo mare ancora pulito e non inquinato. La caratteristica principale della costa sarda è proprio quella di poter offrire agli amanti del mare diverse possibilità di balneazione e pratica di sport nautici. Per 1 più piccoli e per 1 non nuotatori lunghe spiagge di sabbia bianca e fine come lo zucche¬ ro che scendono dolcemente; per gli appassionati della fotografia subacquea chiarissimi fondali; per gli sportivi la pesca, 11 windsurf, lo sci nautico, la vela. Una particolare nota di attenzione deve essere qui fatta per chi pratica la pesca sportiva. Questa è consentita esclusivamente in apnea, senza l'uso di apparecchi ausiliari di respirazione che possono essere, Invece, utilizzati soltanto per finalità diverse dalla pesca. La pesca sportiva, Inoltre, non può essere effettuata con l'ausilio di fonti luminose, ad eccezione della torcia consentita per motivi di sicurezza. Un'ultima raccomandazione: non possono es¬ sere catturati giornalmente pesci, crostacei e molluschi in quantità superiore ai cinque chilogrammi e non più di un esemplare di cernia. La costa della Sardegna per 1 suol numerosi approdi, sia naturali che realizzati dall'uomo, e per la buona ventosità, è particolarmente adatta per la navigazione da diporto a vela e a motore. Porti e porticcloli sono ben distribuiti soprattutto sulle coste nordorientali dove fanno generalmente capo le traversate dal continente italiano. Gli approdi principali sono circa cinquanta, da quelli particolarmente attrezzati della Nuova Marina di Porto Cervo nella Costa Smeralda (dispo- nlbllità di oltre 500 posti barca per cantiere, rifornimento in banchina) e Porto Rotondo a quelli di Olbia, Santa Teresa di Gallura, Stimino, Alghero, Bosa, Carlo!orte, Calasetta, Sant'Antioco, Cagliari, VWaslmlus, Arbatax, Siniscola e Cala Gonone. I venti dominanti sono quelli prevenienti dal IV quadrante. I venti da E sollevano fortemente il mare per cui occorre cautela prima di affrontare tratti di costa bassa ed esposta. Particolare attenzione va posta nel bordeggiare la' costa settentrionale all'altezza delle Bocche di Bonifacio dove predominano i venti da E e O. II mare segue l'andamento del venti, mentre le correnti di superficie sono generalmente dirette in senso orario attorno all'isola ma possono essere influenzate, naturalmente, dalla intensità e dalla forza del vento. Le correnti diventano intense nei canali fra le isole e la costa, specie su quella settentrionale, spesso con vortici e controcorrenti sotto costa. Per quanto riguarda il soggiorno al mare, la Sardegna è In grado di fornire al turista una «offerta» molto diversificata. Dalle zone note perché frequentate da un turismo di «élite» internazionale come la Costa Smeralda e Porto Rotondo a quelle di S. Margherita di Pula, Baia Sardinia, Al¬ ghero, Santa Teresa di Gallura e Villaslmlus più aperte ad un turismo tradizionale di medio livello. Numerose sono, poi, le zone di cui si possono trovare buone sistemazioni a carattere economico soprattutto con la soluzione «affitto» di case, appartamenti e residence. Gli alberghi, nella maggioranza di recente costruzione, vanno dalla prima categoria alla quarta e diversi sono, invece, 1 villaggi turistici realizzati «orizzontalmente» che consentono una vacanza più In libertà In bungalow o villette separate dal corpo centrale che riunisce i servizi comuni come bar, ristorante, sale da gioco, discoteca. Il livello professionale degli operatori locali, una volta superata la prima naturale fase pionieristica del turismo, è cresciuto tanto che oggi la qualità del servizi non solo è adeguata al prezzo del soggiorno, ma ha raggiunto un notevole standard che ha fatto dell'Isola sarda la destinazione preferita per le vacanze estive. Nel vasto panorama ricettivo sardo e delle vacanze estive, un posto di rilievo viene assunto dal campeggio sia per la sua economicità che per la possibilità di vivere una vacanza a pochi metri dalla costa e dal mare. Al primi campeggi liberi si sono succedute ottime strutture completamente dotate di ogni servizio (1 posti letto complessivamente sono circa 60.000) che benché abbiano una limitata .utilizzazione nell'arco dell'anno, In quanto aperte soltanto per l'alta stagione estiva, consentono una migliore distribuzione nel territorio del turisti nel periodo di maggior afflusso. v.f. i

Persone citate: Bosa

Luoghi citati: Alghero, Cagliari, Calasetta, Olbia, Pula, Sant'antioco, Sardegna, Siniscola