Savona, in carcere per le tangenti il vicepresidente della Provincia

Savona, in carcere per le tangenti iì vicepresidente delia Provincia E' il socialista Sangalli, accusato di associazione per delinquere Savona, in carcere per le tangenti iì vicepresidente delia Provincia SAVONA — «Non abbiamo nulla da temere» era stato mercoledì il commento di Gianfranco Sangalli, 56 anni, di Cairo Montenotte, vicepresidente dell'amministrazione provinciale di Savona, dopo la perquisizione del suo e di altri uffici, ordinata dai giudici che Indagano sul «caso Teardo». Ieri, a 24 ore di distanza, il vicepresidente della Provincia è stato arrestato: l'accusa è di associazione a delinquere di tipo mafioso e concussione, le stesse imputazioni già contestate all'ex presidente della giunta regionale ligure, a gran parte del presunti complici finiti in carcere (15) e al latitante Nicola Bongiornl, di Finale Ligure, titolare di una catena di locali notturni. Gianfranco Sangalli, socialista, è stato consigliere comunale di Cairo Montenotte dal 1970 al 1980 e, contemporaneamente, membro di giunta dell'amministrazione provinciale, prima come assessore e, da otto anni a questa parte, come vicepresidente. L'ordine di cattura, richiesto dal rappresentante della pubblica accusa, Giuseppe Stipo, e firmato dai giudici istruttori Francantonlo, Granerò e Michele Del Claudio, Imputa a Sangalli anche l'associazione a delinquere semplice. Secondo l'accusa, sarebbe uno degli «uomini d'oro» (con Alberto Teardo, Roberto Slccardl, e l'impresario Giovanni Dossetti) che avrebbero «manovrato» circa 490 appalti dell'amministrazione provinciale incassando tangenti per oltre un miliardo di lire. Gianfranco Sangalli sarebbe stato l'uomo-cardùie, per 1 presunti complici, nel controllo degli appalti dell'amministrazione provinciale. La carica di vicepresidente rappresentava l'anello di raccordo per imporre tangenti ai maggiori impresari che si aggiudicavano le opere pubbliche di competenza dello stesso ente: strade, scuole, lavori di manutenzione. Intanto, Nicola Guerci, 47 anni, 11 coordinatore dell'ufficio tecnico dell'Iacp di Savona, arrestato due giorni fa per concussione, avrebbe confessato tutto e tirato nuovamente in ballo Marcello Borghi, ex sindaco di Albisola Mare, e presidente dello stesso istituto, anche lui in carcere con l'accusa di associazione a delinquere di tipo mafioso e con due ordini di cattura per concussione. E' probabile che 1 magistrati inquirenti ne spicchino un terzo a suo carico. Nel frattempo proseguono le perquisizioni ordinate dai giudici. Anche il segretario generale dell'amministrazione provinciale, Aschero, è stato interrogato dal magistrati per circa due ore. Dopo l'apparente stasi dei giorni scorsi, l'inchiesta si allarga e non sono da escludere, in un prossimo futuro, nuovi mandati di cattura. Bruno Balbo

Luoghi citati: Cairo Montenotte, Finale Ligure, Savona