Pellicce e radio nelle bare dei caduti in Afghanistan Fucilati tre piloti russi?

Pellicce e radio nelle bare dei caduti in Afghanistan Fucilati tre piloti russi? Coinvolti nello scandalo 44 aviatori Pellicce e radio nelle bare dei caduti in Afghanistan Fucilati tre piloti russi? DAL NOSTRO CORRISPONDENTE MOSCA — Sarebbero stati condannati a morte e già fucilati tre degli aviatori sovietici accusali di avere svolto un macabro contrabbando dall'Afghanistan servendosi delle bare del soldati morti; altri quattro sarebbero stati condannati a «lunghe pene detentive». La notizia è stata riferita da fonti non ufficiali: le stesse, nel silenzio della stampa sovietica, che 11 mese scorso avevano rivelato «pene severe» per i primi quattro contrabbandieri processati. Sarebbero 44 i piloti coinvolti nello scandalo. I primi due processi, ai quali altri dovrebbero seguire, si sono svolti a Chkalovskaja, una località a circa 35 chilometri dal centro di Mosca, poco lontano dalla base della brigata aviotrasportata alla quale tutti gli accusati apparterrebbero. Secondo le fonti sovietiche che hanno riferito del processo, gli aviatori portavano in Afghanistan casse di vodka nelle bare vuote. Laggiù le convertivano, presumibilmente con la complicità di altri militari sovietici, in pelli e pellicce, ma anche in radio, registratori e impianti stereo giapponesi, da vendere poi con un ampio margine di utile sul mercato moscovita. GII aviatori — ufficiali, sottufficiali e truppa; pare che l'organizzazione funzionasse su basi davvero democratiche — aprivano le casse zincate, facevano scivolare la merce di contrabbando accanto ai cadaveri dei soldati russi da riportare ai paesi di origine (e dei quali la Mosca ufficiale continua a non parlare), e sviavano in quel modo qualsiasi controllo doganale. Tornati in Urss, entravano di notte nel depositi temporanei delle bare, le schiodavano, recuperavano la merce e le richiudevano. Sarebbero stati scoperti da un guardiano, f. gal.

Luoghi citati: Afghanistan, Mosca, Urss