Perquisizioni e controlli a Palermo per l'omicidio del gen. Dalla Chiesa

Perquisizioni e controlli a Palermo per l'omicidio del gen. Dalla Chiesa Dei 14 mandati di cattura emessi lunedì solo 4 notificati in carcere Perquisizioni e controlli a Palermo per l'omicidio del gen. Dalla Chiesa PALERMO — All'indomani dell'emissione di quattordici mandati di cattura a carico di esecutori e mandanti del delitto Dalla Chiesa e di altri tra 1 più feroci recenti crimini della mafia, polizia e carabinieri hanno perquisito più di cento abitazioni e controllato moltissime persone nelle borgate palermitane di Ciaculli, San Lorenzo, Partanna e in corso del Mille alla ricerca di boss e gregari implicati nel delitto. Nel loro studi il giudice istruttore Giovanni Falcone (11 magistrato più protetto d'Italia) e 11 sostituto procuratore della Repubblica Giuseppe Ayala non rilasciano dichiarazioni, evitano i commenti. Il dottor Falcone che ha firmato 1 mandati con 11 p.m. Ayala ha portato a termine negli ultimi mesi un'infinità di indagini per risalire ai killers che uccisero il prefetto-generale, la sua giovane moglie Emmanuela Settl-Carraro e l'agente della scorta Domenico Russo Ieri, In un'intervista al giornale pomeridiano di Palermo «L'Ora», 11 prof. Nando Dalla Chiesa, figlio del generale, tra l'altro ha detto: «Le adesioni con ti potere politico mi sembrano comunque abbastanza trasparenti. Tra gli accusati ci sono nomi di aita mafia, nomi di capi elettori. In un certo senso questi mandati dì cattura confermano le mie tesi». Rispondendo ad un'altra domanda del giornalista de «L'Ora» che l'ha intervistato, Nando Dalla Chiesa ha anche detto: «Gran parte dei personaggi accusati sono legati da generazioni al potere siciliano. Stanno dietro alla politica e addirittura dispongono di uomini e di ruoli». SI ricorderà che dopo il delitto Nando Dalla Chiesa fece dichiarazioni clamorose, citando i nomi di alcuni esponenti democristiani di Palermo che a suo dire non avrebbero sufficientemente lottato contro la mafia. Neppure ieri a livello ufficiale sono stati confermati 1 nomi del colpiti dai mandati di cattura per il delitto Dalla Chiesa, per gli omicidi Bontade e Inzerlllo e per la strage della circonvallazione. Nessuno tra gli Inquirenti si è però preso la briga di smentire i nomi che già circolano con insistenza. Uno è quello di Benedetto Santapaola, altro capo della malavita di Catania che si sarebbe alleato con 1 palermitani per eliminare Ferirlo e che peraltro avrebbe fatto tutto il possibile per togliere di mezzo Dalla Chiesa che manifestamente voleva scatenare il «finimondo» contro la mafia palermitana e contro la mala catanesc. Santapaola è latitante come altri otto che sarebbero stati accusati con lui: Salvatore e Michele Greco, detti «Senatore» e «Papa» tanta era la loro potenza; il luogotenente di Luciano Liggio. Sal¬ vatore Rilna che è ricercato da quasi vent'anni e a quanto sembra è stato unito in matrimonio con la maestrina Antonietta Bagarella (la «postina» della mafia corleonese) da padre Agostino Coppola, il religioso condannato a quattordici anni di reclusione per l'Anonima sequestri capeggiata un decennio da Liggio in Lombardia; Filippo Marchese, Rosario Riccobono, Pietro Vernengo. Carmelo Zanca, Pino Greco, Michele Prestifillppo. La scorsa settimana polizia e carabinieri a Palermo hanno arrestato, sempre con l'accusa di essere legato alla mafia, un figlio di Filippo Marchese, Gregorio: il giovane è stato trovato nascosto in un armadio in casa della madre. Gli altri quattro incriminati sarebbero Tommaso Spadaro. boss del rione Kalsa, già contrabbandiere di sigarette e poi di stupefacenti, arrestato il mese scorso con i familiari nel suo lussuoso appartamento per un vasto traffico di eroina tra la Sicilia e la Toscana; nonché i tre presunti killers siracusani al soldo di Santapaola, già arrestati nello scorso ottobre: Nuncio Salaria, Antonio Ragona e Salvatore Genovese. Antonio Ravidà

Luoghi citati: Catania, Italia, Lombardia, Palermo, Partanna, Sicilia, Toscana