Lo sputafuoco è sceso in piazza di Franco Giliberto

Lo sputa fuoco è sceso in piazza Esibizioni e richieste d'obolo a Firenze, Venezia, Roma, Pisa, Mantova Lo sputa fuoco è sceso in piazza DAL NOSTRO INVIATO FIRENZE — Gira per le città d'Italia e per le località turistiche più affollate una legione dì menestrelli, mimi, cartomanti, cantautori d'insuccesso, sputafuoco. pseudo fachiri, Bambini di Dio, e africani in costume senegalese o della Costa d'Avorio che vendono ricordini esotici spesso fabbricati a Busto Arsizio. E' una specie di legione straniera, fatta in parte da giovanotti italiani, in parte da irlandesi, americani, greci, tedeschi, francesi. Questi individui in genere non hanno più di trent'anni. Scelgono le piazze più fre' quentate, le città più ricche di monumenti preziosi e la sera fra le 21 e mezzanotte si esibiscono estemporaneamente tra la folla. Chiedono l'obolo o aspettano che qualcuno glie lo lanci dentro un sombrero appoggiato a bella posta sul selciato, oppure dentro l'astuccio del violino spalancato è vuoto per terra, messo 11 per attirare i quattrini dei passanti benevoli. Flautista. Pochi giorni fa a Venezia c'era un ragazzo milanese di vent'anni, emulo di Oazzelloni, che suonava il flauto in Campo San Lio. Era un giovane assai composto, bene vestito, pulito pulito. La piccola folla che lo attorniava aveva parole d'elogio: «Ma guarda che carino', 'Come suona bene', 'Meglio così che chiedendo la carità', 'Almeno si dà da fare e delizia i passanti con queste musichette del Settecento'. Molte persone gli si avvicinavano e lasciavano cadere ai suoi piedi, dentro un berretto con visiera, chi cinquecento, chi mille lire. Rarissimi gli oboli in monete. Chi ha più coraggio di regalare un centone metallico? In tre quarti d'or? quel ragazzo ha raccolto quarantaseimila lire. Contento? 'Mi sto pagando le vacanze al Udo—ha risposto—anche se i miei non sono d'accordo sul modo: (E' figlio di un ingegnere idraulico). In campo Santo Stefano alla stessa ora due maschi e due femmine si guadagnavano forse il biglietto di ritorno per l'Ohio, loro terra d'origine. Con due violini e due chitarre suonavano musica country. Le ragazze canticchiavano. Scimmia. A Mantova, poche decine di metri dal Palazzo della Ragione, un giovane occhialuto dava vita a un altro genere di spettacolo. Si mescolava a cittadini e turisti che facevano la passeggiata serale, sceglieva un individuo a caso, cominciava a tallonarlo e a imitare il suo passo, sia gli atteggiamenti o i piccoli movimenti della «vittimai Tutt'attorno, ferma ai bordi delle case e sui gradini della vicina chiesa, una folla che rideva a crepapelle per le imitazioni più riuscite. La persona che veniva scimmiottata a un certo punto si rendeva conto d'avsre intorno tanta gente che rideva; non capiva perché, comincia va a sospettare d'essere la causa di quell'allegria. Allora interrompeva la passeggiata si guardava in giro. E lo scimmiottatore che gli stava a cinquanta centimetri anch'egli si fermava, si guardava attorno, ripeteva puntualmente 1 gesti dell'altro, scatenando effetti esilaranti. Infine, o perché la persona canzonata scopriva lo scherzo a suo danno, o perché camminando in fretta usciva dal raggio d'azione dell'Imitatore, lo spettacolo finiva. Il giovane occhialuto passava allora tra gli spettatori- •complici a raccogliere un po' di soldi, prima di ricominciare 11 gioco con qualche altro passante. L'oracolo. Ma c'è anche chi cammina sui cocci di vetro, come f avevano quattro giorni fa quattro ragazzi in piazza Garibaldi a Pisa, intervallando la prova con una passeggiatala sui tizzoni accesi, imbevuti di gasolio. E c'è chi munito di «tarocchi» fa le carte all'angolo delle strade o delle piazze famose, pretendendo mille-duemila lire a prestazione. In questi casi, come avviene a Roma all'ingresso di Piazza Navona, il consulto non è discreto e segreto: una piccola folla attornia sia il' cartomante (rapato a zero, vestito alla cinese, con una vaga espressione da Jettatore) sia l'uomo o la donna che su uno sgabellino si sottopongo-1 no al consulto. E tutti ascoltano: "Alia fine del mese farai un grande incontro sentimentale...; 'Hai avuto una malattia fastidiosa, ma ora tutto è passato, vedo una fase di benessere e sicurezza Tarantola. Piazza della Signoria a Firenze e le sue strade d'accesso rimangono comunque i luoghi più ambiti dai giramondo in vena di esibizioni a pagamento. L'altra sera vi si contavano ventldue variopinti venditori africani, che offrivano a tutti braccialetti d'avorio o di bachelite e borsette di lucertola o di iguana o di plastica. Mezza dozzina di venditori di maschere da carnevale, pronti a scappare con il loro tappetino e la mercanzia all'apparire di qualche vigile urbano. Due gruppi che si esibivano al centro della piazza ottenevano il maggior successo. La prima équipe era composta da un suonatore di tamburo napole tano, da uno sputafuoco ro mano (che raccoglieva in bocca un po' di benzina e poi la spruzzava contro una fiaccola, per l'effetto-fiammata) da un suonatore di sassofono al l'apparenza scandinavo, e da un giovane che vestito sembrava un seminarista; spogliato e con un velo giallo addosso per una danza forsennata, somigliava a un morsicato dalla tarantola. I perplessi. In contrapposizione a questo primo gruppo cinquanta metri più in là c'erano dodici Bambini di Dio, con vari strumenti musicali, che suonavano e cantavano Inni alla fratellanza, all'amore fra i popoli e canzoncine-monito contro la droga pesante e leggera. Gente stupita fra gli spettatori, infastidita, divertita, perplessa. E le pattuglie di vigili urbani, polizia e carabinieri 11 ai margini, Indecise se intervenire per fare smettere quegli spettacoli (sarebbe stato un intervento illiberale?) o far finta di niente e chiudere un occhio (ma sarebbe stata un'omissione d'atti d'ufficio?). D'altro canto, chi vuole gustarsi in santa pace piazza della Signoria o tanti altri bei luoghi d'Italia, non deve scegliere luglio e agosto. Finita l'estate, i menestrelli si rintanano. Franco Giliberto

Persone citate: Tarantola