Seimila psichiatri a Vienna I russi, sotto accusa assenti

Seimila psichiatri a Vienna I russi, sotto accasai assenti Il dissenso sovietico al centro del Congresso Seimila psichiatri a Vienna I russi, sotto accasai assenti DAL NOSTRO CORRISPONDENTE PARIGI — S'inaugura oggi a Vienna, in un clima d'estrema tensione, il settimo Congresso internazionale di psichiatria che riunirà oltre seimila specialisti. Non vi sarà la delegazione sovietica. Dopo le polemiche e la condanna ufficiale formulata dall'organismo internazionale sei anni fa, al Congresso di Honolulu, per l'uso di pratiche d'internamento abusivo di «dissidenti» politici «curati» come malati mentali, Mosca ha scelto la politica della «sedia vuota». Come una «sfida» l'Urss continua a utilizzare l'internamento psichiatrico come mezzo privilegiato di lotta contro la dissidenza. Dal 1971 anno del Congresso mondiale di psichiatria a Città del Messico, si sono susseguiti a ritmo accelerati gli esempi di questo processo degenerativo. Prima si era registrata la clamorosa denuncia dello scrittore russo Vladimir Bukowski che, pub¬ blicando un esplosivo dossier intitolato «Una nuova malattia mentale in Urss: l'opposizione», aveva reso note le pratiche delle autorità sovietiche chiedendone la condanna al Congresso degli psichiatri riuniti a Messico. Dopo quella prima denuncia, altre ne sono seguite, con le testimonianze del matematico Leonid Pliutch, della poetessa Nathalia Gorbancvskaia, dello stesso Bukowski, che hanno rivelato al mondo l'orrore degli ospedali psichiatrici per «dissidenti» politici. Uno specialista sovietico, Semion Glouzmann, è stato internato a sua volta per aver rifiutato di adottare questa pratica di ricoveri abusivi. Al Congresso delle Hawai, dunque, nel '77, dopo un aspro confronto di natura politica ma anche deontologica, la maggioranza degli specialisti aveva adottato una mozione di censura contro «oli abusi sistematici della psichiatria a fini politici», citando specifi¬ catamente Il caso dell'Urss. Da allora la situazione non è migliorata, e Amnesty International ha pubblicato di recente un documento che riporta 185 casi d'internamento, tra il 1980 e l'83, in ospedali psichiatrici ordinari o in cliniche «speciali», sotto la diretta autorità del ministero degli Interni. Questo tipo di «espe rlenze» continua ad essere praticato, fra l'altro, secondo 11 rapporto di Amnesty International, all'istituto Scrbsky di Mosca, i cui psichiatri (sovente membri del Kgb) hanno elaborato la singolare teoria della «schizofrenia torpida» definita come malattia men tale senza sintomi. A conclusioni analoghe a quelle di Amnesty è giunta anche una apposita commissione creata in seno al Congresso internazionale degli psichiatri, che hanno so ti opo-1 sto all'Associazione sovietica) il caso di 26 persone internate, senza ottenere risposta. p. pat.

Persone citate: Bukowski, Vladimir Bukowski