Può ricorrere solo in Cassazioneil capitano di polizia condannato

Può ricorrere solo in Cassazioneil capitano di polizia condannato h h iù Padova, cinque mesi per falsa testimonianza al processo dei Nocs Può ricorrere solo in Cassazioneil capitano di polizia condannato h h iù PADOVA — Sensazione per il processo e la condanna del capitano di polizia Lucio De Santis, arrestato l'altro ieri in aula durante il giudizio nei confronti dei quattro uomini dei Nocs (Nucleo operativo centrale di sicurezza) incriminati dopo la denuncia per maltrattamenti del brigatista rosso Cesare Di Lenardo, uno dei rapitori del generale Dozier. La sentenza contro l'ulficiale del II celere, accusato dfalsa testimonianza, è statpronunciata poco dopo le 2di venerdì, dopo mezz'ora dcamera di consiglio. Decine dpoliziotti, che si assiepavandietro le transenne, l'hannascoltata in silenzio. La condanna inflitta all'ufficiale 'inferiore a quella propostdal pubblico ministero Vittorio Borraccetti: sci mesi chiesti dal rappresentante dell'accusa, cinque mesi 11 verdettdei giudici, con la concessiondella condizionale e della non menzione. E l'immediatscarcerazione dell'imputato. Niente manifestazioni ru morose, a conclusione deprocedimento per direttissii ll b a i a 3 i ma che ha ancor più scaldato l'atmosfera del processo ai Nocs. Dopo l'ingiuria lanciata da qualcuno dal fondo dell'aula, al momento dell'arresto di Lucio De Santis, e un applauso frenetico all'indirizzo di uno dei difensori dell'ufficiale, il presidente Aliprandl ha riportato energicamente la calma. Cosi, nel silenzio, s'è chiusa la burrascosa vicenda di questo capitano di polizia, che ha insistito nel dare al tribunale una versione contraddetta da altri poliziotti, su quella sera del 31 gennaio 1982 in cui Cesare Di Lenardo venne fatto uscire dalla caserma del «II o à Celere»: rinchiuso del bagagliaio di un'auto, hanno dichiarato alcuni agenti; nell'abitacolo della vettura, ha ripetuto De Santis, andando incontro all'incriminazione e all'arresto. -Che quanto sostenuto da questo ufficiale sia falso — ha detto il rappresentante dell'accusa durante la requisito ria — è dimostrato da elementi precisi: ci sono le deposizioni rese al pubblico ministero e al giudice istruttore da tre agenti che furono incaricati di sorvegliare gli arrestati». Il capitano condannato ha una sola possibilità di ricorso contro la sentenza dei giudici padovani: l'appello alla Corte di Cassazione, dato che nel caso di processo immediato di fronte al tribunale per reati di competenza della pretura «salta» il giudizio di secondo grado. Nel corso del dibattimento, 1 difensori dell'ufficiale hanno sollevato un'eccezio ne di incostituzionalità di questa norma: il tribunale ha respinto l'istanza. Qual è, in questo momento, la posizione di Lucio De Santis nella polizia? La sospensione disciplinare, ci precisano, scatta dopo una sentenza -passata in giudicato» per un reato non colposo. Quindi, il capitano dovrebbe rimanere al suo posto, in attesa della decisione della Cassazione. Il clima resta perturbato al Sap (Sindacato autonomo di polizia), mentre è a metà strada il processo al Nocs. La segreteria provinciale del Sap ribadisce il proposito di contestare, domani, la festa della polizia, non partecipandovi, -a meno che qualcuno non sia mandato di servizio». L'anno scorso, dopo 11 clamoroso arresto degli uomini del Nucleo operativo centrale di sicurezza che parteciparono alla liberazione del generale Dozier, gli esponenti del sindacato autonomo di polizia innalzarono uno striscione di protesta. Stavolta, propongono di «osservare un minuto di silenzio». La posizione del quattro uomini del Nocs sotto processo, comunque, s'è fatta ancor più pesante dopo le deposizioni del brigatisti rossi «pentiti Giovanni Ciucci, Emanuela Frascella, Emilia Libera e Antonio Savasta, che hanno parlato di una serie di maltrattamenti subiti dopo la cattura. Il dibattimento ri prende domani. Per martedì è prevista la requisitoria.

Luoghi citati: Emilia, Padova