In dodici anni ha sposato sette donne Mite condanna: non ha tratto vantaggi

In dodici anni ha sposato sette donne Mite condanna: non ha tratto vantaggi Un anno (con la condizionale) al superbivamo inglese anti-divorzio In dodici anni ha sposato sette donne Mite condanna: non ha tratto vantaggi LONDRA — Frank Monkhouse, 34 anni, venditore di auto, crede nel matrimonio: ' negli ultimi 12 anni si è sposato sette volte, divorziando soltanto in due occasioni. «Credo nel matrimonio ma non nel divorzio», ha spiegato al giudice londinese durante il processo per bigamia conclusosi con la sua condanna a un anno di prigione con la condizionale. Dal 1968 a oggi Monkhouse si è lasciato alle spalle una lunga scia di cuori infranti, di matrimoni illegali, di fughe improvvise, dt mogli e figli dimenticati. L'accusa ha spiegato che Monkhouse si è sposato per la prima volta nell'aprile 1968 con Norma Parsons, dalla quale ha divorziato nel gennaio 1973. Il problema è che nel frattempo il rubacuori, massiccio e barbuto, si era giù sposato altre due volte. Della prima sposa illegale, Sonia Humphries, Monkhouse si ricorda perfettamente. Della se¬ conda, Jean Toy, l'imputato non ricorda più nulla. «Non ho mai visto questa donna in vita mia», ha detto alla polizia. Quando i poliziotti hanno mostrato a Monkhouse il suo certificato di matrimonio con Jean Toy e copie delle foto nuziali, il superbigamo non si è scomposto: «Se ho sposato questa donna, dovevo essere totalmente ubriaco». Nel 1973 Monkhouse, che si trovava in prigione per scontare una condanna a nove mesi per truffa, ottenne un permesso speciale per uscire dal carcere e sposare Carol Lynford. Il matrimonio, per effetto del precedente divorzio, era stavolta perfettamente legale. Non altrettanto si può dire per le nozze numero 5 con Denise Overing (luglio 1977) che furono illegali e brevi: dopo una settimana Monkhouse uscì di casa per andare a comprare un pacchetto di sigarette e sparì nel nulla, per rie¬ mergere nel novembre 1978 col suo matrimonio numero 6, anche questo illegale, con Patricia Stoplier. Nel frattempo due fratelli della sposa numero 4, Carol Lynford, riuscirono a rintracciarlo, costringendolo a tornare a casa, dalla moglie legale. Terrorizzato dai fratelli di Carol, Monkhouse accettò di tornare per qualche settimana dalla quarta moglie, ma poco tempo dopo avviò le pratiche di divorzio. Nel gennaio 1979 la pratica era completata e Monkhouse era nuovamente libero. Ma di nuovo per poco: nel 1980 l'imputato si sposò ancora, per la settima volta, con Alvina Mayez. Il matrimonio è legale e la coppia, trasferitasi in una casa fuori Londra, ha avuto due bambini. Se Monkhouse aveva scordato le sue mogli precedenti, queste non si erano però dimenticale di lui. Nel 1980 due delle sue ex mogli, dopo una lunga ricerca congiunta, giunsero insieme nella nuova abitazione di Monkhouse e picchiarono violentemente il bigamo, che si vide costretto a chiamare la polizia per sottrarsi all'ira delle sue ex fiamme. Monkhouse si è detto colpevole, in tribunale, solo di due reali di bigumia. La difesa ha sottolineato che l'uomo non aveva tratto «vantaggi economici o sessuali» dai matrimoni in serie. Se l'è cavata, dopotutto, con una sentenza abbastanza mite.

Persone citate: Carol Lynford, Denise Overing, Frank Monkhouse, Jean Toy, Norma Parsons, Patricia Stoplier, Sonia Humphries

Luoghi citati: Londra