Milano, secondo il pm la nascita di «Rosso» fu teorizzata da Negri

Milano, secondo il pm la nascita di ce Rosso» fu teorizzata da Negri Milano, secondo il pm la nascita di ce Rosso» fu teorizzata da Negri MILANO — Un progetto che si mantiene inalterato dal '74 all'80, che forse sopravvive, come prova la campagna condotta, seppure sfumata nei toni, dopo gli arresti del 7 aprile '79: questa è l'organizzazione «Rosso» secondo il pubblico ministero Luisa Dameno, che ieri, al processo di piazza Filangieri, ha proseguito questa inusuale requisitoria clie vede alternarsi tre pubblici ministeri. La dott. Damcno, come già mercoledì il dott. Spataro, ha categoricamente smentito la teoria di una formazione autonoma di carattere spontaneista e di base, sottolineando la «centralizzazione» e la «compartimentazione» di «Rosso» voluta da membri della «segreteria soggettiva». I nomi di Negri, Tommei, Ventura, ' Pancino e Funaro sono stati citati più volte: è a loro — secondo il magistrato — che si deve la teorizzazione di un progetto eversivo di lunga durata, del cosiddetto «terrorismo diffuso» che si radica nei collettivi di quartiere, nelle fabbriche, in tutte le realtà di base. «Non si dà un "Kalashnikov" in mano a qualcuno — ha sostenuto il p.m. — se non si ìw. dietro un lungo addestramento». La lunga serie di reati sarebbe prova di questo progetto, di questo «/i/o rosso» di cui, secondo la Damcno, non si è ancora trovata l'estremità: ■Sappiamo ancora troppo po co di questa organizzazione, molto altro c'è da scoprire». Secondo il p.m., infatti, soprattutto nel Varesotto «Rosso» sopravvive in potenza: in questo senso, ha detto la dott. Damcno rivolta agli imputati per questa banda armata (circa un centinaio), sarebbe «segno di buona volontà» far ritrovare agli inquirenti le tante armi nascoste in quella zona. Il p.m. è passato all'analisi dei fatti ricostruiti in buona parte con l'apporto dei allentiti». Sono espropri, rapine, assalti, devastazioni, alcuni dei quali rivendicati dalle «Brigate comuniste»: vanno dal 1974 (rapina di Argelato e incendio alla «Face-Standard»), alla rapina in banca di Robccchelto con Induno (Milano) del 1960. Il più grave reato addebitato è l'omicidio della guardia giurata di Varese, Luigi Salice, assassinata nel luglio 1974 durante quello che doveva essere un «disarmo» e che ebbe invece un epilogo tragico.

Persone citate: Funaro, Induno, Luigi Salice, Luisa Dameno, Negri, Spataro, Tommei, Ventura

Luoghi citati: Argelato, Milano, Varese